lunedì 26 febbraio 2018

The MORO Files (da Byoblu)

Prosegue l'ottimo lavoro di Byoblu (al secolo Claudio Messora) che, in questa serie di interviste a Gero Grassi (grande esperto del caso Moro e conoscente personale del Presidente ucciso, promotore e membro della Commissione d’indagine Parlamentare “Moro 2” conclusa il 13 dicembre 2017), ripercorre la vicenda personale di Aldo Moro. Al netto di alcuni passaggi, ad esempio quando Grassi, nel secondo filmato, afferma che l'Italia degli anni '60 era una democrazia gracile mentre adesso che siamo in Europa... #DAR (un errore - forse - causato dal fatto che chi si dedica molto al passato tende a sconnettersi dal presente) le prime due interviste già realizzate sono assolutamente da visionare.

In attesa della terza puntata (sulle cinque previste) vi invito caldamente a visionare le prime due.


1 commento:

  1. Wow...agenzia del terrore globalizzato al massimo livello di coordinazione. Che crema di caffé al Bar Olivetti!

    Ricordo forse l'ultima estate di Aldo Moro, indicatomi dal vicino che con la sua famiglia mi aveva portato al mare quella domenica, passeggiava pensoso e malinconico lungo il bagnasciuga di Terracina seguito da un uomo di scorta.

    Via Fani è paradigmatico per comprendere tutti i segreti di Pulcinella italiani, ma si devono seguire i soldi che arrivano ai mercenari.

    Immagino lo sgomento di Moro quando viene minacciato da Kissinger, non diverso da quello di Borsellino quando torna dal viaggio a Roma, forse nemmeno diverso da quello di Craxi che più scaltro pensava che con le amicizie sicule-milanesi l'avrebbe passata liscia per Sigonella.

    Non solo soldi Americani e Sovietici ma anche inglesi, che per dominare colonie come india e Cina sanno meglio degli altri come oliare l'ingranaggio.

    Fare politica senza tener conto di questa tradizione di spie e venduti dentro casa significa votarsi al teatrino dei personaggi in cerca di untore.

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