venerdì 23 febbraio 2018

Dichiarazione di voto

Con questo post esprimo la mia dichiarazione di voto alle regionali del Lazio e alle politiche.

Regionali del Lazio


Voterò per il Fronte Sovranista Italiano, candidato Presidente Stefano Rosati.

Elezioni politiche


Voterò per il Partito Comunista Italiano guidato da Marco Rizzo.

Considerazioni


Non mi dilungo sulla scelta di votare per il FSI. Le ragioni sono evidenti.

Alle politiche ho deciso di votare per il PCI di Marco Rizzo (attenzione: la sigla "PCI", o similia, è usata anche da altri raggruppamenti con i quali non intendo avere nulla a che fare) dopo aver letto questo: 

17 dicembre 2017di csp
Abbiamo appreso da agenzie stampa l’adesione a movimenti animalisti collocati nell’ambito del centrodestra di alcune persone della sinistra radicale, tra cui risulterebbe un nostro iscritto, Andrea Ziccaro. La scelta ovviamente è del tutto incompatibile con la linea del nostro Partito, in contrasto totale e insanabile con la nostra azione, per giunta mentre il Partito è impegnato nella presentazione di una candidatura autonoma alle elezioni politiche, radicalmente alternativa al centrodestra e al centrosinistra. Pertanto la Commissione di Garanzia ha provveduto alla sua immediata e irrevocabile radiazione dal Partito, proibendo agli iscritti qualsiasi forma di contatto con lui.»

C'è scritto "immediata e irrevocabile radiazione dal Partito, proibendo agli iscritti qualsiasi forma di contatto con lui". 

Questo è un atto esteticamente sublime, e la bellezza merita di essere premiata. Non aderirò al PCI, perché ci devo ancora riflettere. Vi dico solo che mi sto leggendo, con attenzione, i loro documenti congressuali, in particolare questo. Vi posso anticipare che difficilmente farò il passo, ma intanto li voto. Nel video, l'intervista di Byoblu a Marco Rizzo.

7 commenti:

  1. Da una parte vota Fronte sovranista e dall’altra “Mai stati sovrani”?? Non si sa se ridere o piangere.

    Di Rizzo e del PCI che dire? Sono il meglio che è rimasto della sinistra che fu. Due gli aspetti problematici del loro programma:

    1) essendo antisovranisti sfiorano l’altroeuropeismo più utopista quando fantasticano di uno smantellamento consensuale dell’euro. Aspettiamo anche di sapere come pensano di mettere la NATO fuori dall’Italia senza vent’anni di guerre contro il conquistatore statunitense; proprio al contrario gli USA di Trump possono costituire un formidabile punto d’appoggio per far saltare l’eurodittatura.

    2) Essendo marxisti s’inventano che la conflittualità dirimente debba per forza essere quella capitale/lavoro, quando non solo la storia umana straripa di conflittualità eterogenee, ma l’immiserimento attuale è dovuto principalmente al travaso di ricchezza che il capitalismo globalizzato realizza a spese dei Paesi ex-sviluppati e in favore del Secondo e Terzo mondo (con trasferimento di industria e tecnologia in un senso e di orde di disperati nell’altro).

    Dimodoché – anche a prescindere da sensibilità identitarie che Rizzo ha statuito per definizione essere irrilevanti (stat rosa pristina nomen, nomina nuda tenemus) – fa una differenza enorme se l’operaio italiano lavora alle dipendenze del capitalista italiano in una cornice nazionale, sovranista e protezionistica, o se lavora alle dipendenze di Amazon in un contesto governato dalla finanza apolide. Rizzo si guarda bene dallo specificare come pensi di salvaguardare il benessere del Primo mondo senza invertire la sua diluzione nella miseria degli altri due (tantopiù in un contesto di decrescita ecologica).

    P.S. : al frocio, pardon al gay (ma non eravate contro il soft power amerikano?) acquattrinato va meglio che a quello povero solo finché si trovano nella (in)civiltà dei diritti. Quando vengono spediti entrambi sul rogo o in un campo di sterminio le differenze economiche si rendono irrilevanti, e le sfere della religione/ideologia e della politica riaffermano il loro primato sulla crematistica.

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    1. Anche a me piacerebbe dialogare con te, V.o.p., scambiando punti di vista sui miei molti dubbi e sulle tue graniche certezze, implicite nel tono perentorio con il quale ti esprimi, apparentemente inconsapevole che il limite dell'autoreferenzialità possa riguardare anche te.
      Voglio dire che potrei anche condividere alcune cose che dici ma se non so perché le dici non posso decidere se aggiungere o togliere qualcosa al mio punto di vista.

      Per esempio con "sul rogo o in un campo di sterminio le differenze economiche si rendono irrilevanti, e le sfere della religione/ideologia e della politica riaffermano il loro primato sulla crematistica" stai polemizzando con l'impostazione comunista che fa discendere il Diritto (cultura/civiltà) dalla "Struttura" o con l'uso strumentale che si può fare dei diritti civili?
      Se non si dichiara la prospettiva dalla quale osserviamo il mondo si rischia l'effetto "ecumenico" di giudicare e perdonare tutto-i, che solo un Bergoglio può permettersi, da buon gesuita.

      A proposito del PC di Marco Rizzo, a pelle.
      Dopo il comunista (gatekeeper?) Bertinotti l'asciuttezza di Rizzo non dispiace, e umanamente le sue origini operaie me lo rendono simpatico.
      I compagni di Sollevazione rimproverano al PC di Rizzo (a parte i trascorsi del leader durante i governi di centro-sx, su Serbia e Euro) l'astrattismo dottrinario, il settarismo, il massimalismo di "rivoluzione o niente" e anche un richiamo nostalgico allo stalinismo, prefigurando: "Il PC non pensiamo potrà superare la soglia del 3%. La domanda vera comunque è: serva alla causa popolare e proletaria un frezeer in cui congelare forze sane per poi tirarle fuori in attesa del fantomatico giorno X?".

      L'urgenza di fare fronte comune, Fiorenzo, il più ampio possibile, ma al netto di entristi e false flags, era stato discusso ai tempi de "l'enigma del Tuscolano" (?) tu proponevi di essere inclusivi (Cp) rimandando i confronti ideologici a dopo la riconquista della sovranità, nel caso, e se ho ricordato bene, oggi saresti paradossalmente coerente votando sì un partito antiliberista ma che non vuole però essere incluso nei/dai gradualisti di oggi anche se compagni di domani.

      Alle regionali ok per Rosati, ma alle politiche punto alla maggioranza.




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    2. p.s. dimentico sempre di filtrare il commento con il correttore ortografico, non esistendo anche quello sintattico.
      non esistono certezze del melograno, granitiche, ma solo refusi.

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    3. Francesco, io non ho alcuna granitica certezza. Il tono veemente deriva dalla mia esasperazione nel trovarmi in mezzo a scimmie umane che ci tengono più a introiettare i miti, simboli e pregiudizi aggregativi che rendono la loro vita possibile e degna di essere vissuta, che non a perseguire un criterio di lucidità sradicata culminante nella perfetta equivalenza di tutte le opzioni di valore. Di qui la tendenza a specchiare verbalmente l’enfasi con cui le scimmie glabre sostengono le loro tartufesche autoconvinzioni dell’io-sono.

      Per quanto riguarda l’allusione ai froci, volevo solo confutare l’accenno che Rizzo fa in conclusione del video per dimostrare che tutte le differenze identitarie, di genere ecc. si risolverebbero in opposizioni di classe.

      Per quanto infine riguarda le vostre sottili disquisizioni di voto mi sembrano aria fritta. L’impero mondiale statunitense (che per amalgamare i suoi satelliti ha creato il cartello dell'industria pesante che è poi diventato la UE) è in piena decadenza e la scelta è fra accompagnarne paciosamente la discesa nel caos o sforzarsi di precipitarne il tracollo. In entrambi i casi, e comunque ci si arrivi, il risultato sarà un ciclo di guerre che azzereranno la società attuale e rivoluzioneranno il discorso politico. Nell’eccezione la forza della vita reale rompe la crosta di una meccanica irrigidita nella ripetizione.

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    4. Grazie per la tua disponibilità a dialogare con me.

      Suppongo che secondo la tua "sradicata" (da cosa?) "lucidità" disquisire di aria fritta rientri tra le attività delle scimmie glabre, nel loro tartufesco tentativo egoico di sentirsi degni dei miti e pregiudizi introiettati.

      Sarebbe bello che tu condividessi il criterio individuato da applicare al caos incombente, magari mi eviteresti tutta questa enfasi nello specchiare le cose che dici sull'aria fritta, essendo certo che il tuo "io-sono" è solo un espediende per adattarti alla platea.

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    5. P.s. "Nell’eccezione la forza della vita reale rompe la crosta di una meccanica irrigidita nella ripetizione"

      Se dici questo dopo aver parlato di guerre sembra che tu alluda a chissà quale potere emancipativo dalla "meccanica irrigidita nella ripetizione", corretto?

      btw, "espediende" è un omaggio a un politico introiettato negli anni 80.

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  2. Ti rispondo SENZA NEMMENO AVER LETTO TUTTO IL TUO COMMENTO.

    Chiariamo: sei un anonimo, e qui non dovresti nemmeno stare, per cui se vuoi continuare a starci parla con più rispetto. Punto!

    Nel merito.

    Dire, come fa Rizzo, che non siamo mai stati sovrani, non significa respingere il concetto di sovranità, quanto piuttosto prendere atto che l'Italia, nella sua storia, non è mai riuscita ad averla.

    L'idea di sovranità del PCI di Rizzo è diversa da quella di noi sovranisti, in quanto INCARDINATA sulla necessità di spezzare i rapporti di produzione capitalistica. Per noi sovranisti c'è anche dell'altro, ma questo non significa non prendere atto del fatto che il PCI sia contro l'UE in quanto costruzione che replica i rapporti di produzione capitalistica.

    Poi, quando mi sarà passato l'ascesso di rabbia leggerò il resto che hai scritto, ed eventualmente ti risponderò. In ogni caso, ti chiedo di esprimerti in modo meno aspro e più dialogico. A me mandare a quel paese un anonimo non costa niente.

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