martedì 27 febbraio 2018

L'eclissi del sovranismo

Premetto che questo è un post scritto da un sovranista, ed è rivolto ad altri sovranisti. Ricordo che su questo blog dire "sovranismo" implica sottintendere "costituzionale", altrimenti userei il termine "nazionalismo". Fuori di qui è necessario specificare "costituzionale", ma questo è un blog semantically correct. Infine ricordo che, poiché nessuna lista sovranista è presente alle elezioni politiche del (febbraio) 2018 (ma ce n'è una alle regionali del Lazio che, ovviamente, voterò) non considero più sovranista nessuno dei tanti interlocutori di questi anni i quali, con l'occasione delle elezioni politiche, hanno scelto di candidarsi in liste che sono tutte non sovraniste, quali che siano le motivazioni da essi addotte.

Sarebbe stato difficile immaginare, poco più di un anno fa dopo la vittoria referendaria, un esito così disastroso. Invece le centinaia di persone con cui ci eravamo confrontati direttamente, e le migliaia mobilitatesi in occasione del referendum, hanno scelto in grandissima parte la linea dell'opportunismo di piccolo cabotaggio, talora piccolissimo e in qualche caso miserrimo. Dopo essersi riempiti la bocca con la parola "Costituzione" declamandola dai palchi e in mille interviste, costoro non sono stati capaci né di farsi promotori di una lista saldamente ancorata ai valori sostanziali e letterali della nostra Costituzione del 1948, né hanno risposto all'appello lanciato, in extremis, da un piccolo gruppo che non intendeva rassegnarsi a un esito così deludente. Anzi! perfino tra quelli (pochi in verità) che in un primo momento avevano aderito, con l'avvicinarsi della scadenza ultima si sono fatte strada altre considerazioni, che non intendo in questa sede discutere, sicché molti di essi sono ora presenti in liste non sovraniste.

A tutti loro auguro ogni bene in famiglia e nella vita privata, ma anche il fallimento delle loro scelte. Quello che è emerso con prepotenza è stato il fenomeno dell'opportunismo, lo stesso che ha reso fragili e permeabili, alle infiltrazioni del nemico liberista, le organizzazioni di partito e sindacali quando è stato sferrato l'attacco che ha segnato la fine dei gloriosi trenta. Una cosa che il popolo lavoratore sa bene, che si è tramutata nel diffuso disprezzo nei confronti di quella "sinistra" traditrice ma anche, purtroppo, nell'adesione inconsapevole agli interessi del capitalismo, camuffati dietro rivendicazioni secondarie il cui vero scopo è stato, ed è, quello di distogliere l'attenzione dalla questione politica principale: il conflitto irriducibile tra gli interessi del mondo del lavoro, nelle sue varie articolazioni, e il grande capitale nazionale e cosmopolita.

Bene fa, dunque, il Partito Comunista Italiano (l'unico che c'è, diffidate delle imitazioni) a denunciare con forza i comportamenti opportunistici, posizione alla quale ha dato sostanza anche recentemente con l'espulsione di un iscritto per indegnità politica.

Foss'anche solo per questo, il PCI merita il mio voto e lo avrà!

Anche noi sovranisti siamo chiamati ad adottare una linea di uguale rigore, perché l'eclissi che stiamo vivendo non è causata dalla debolezza delle nostre analisi ma da quella dei nostri quadri, entro i quali sono stati accolti personaggi che, al primo stormir di foglie, si sono levati in volo per farcela in testa.


5 commenti:

  1. In Lombardia Rizzo non c'è ( e manco Bagnai..)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Astieniti e continua a lavorare per l'Italia.

      Elimina
    2. Astenersi è un po come votare per tutti. Mi turerò il naso...

      Elimina
    3. Caro Mora vota Lega cosi dai delle chance a Bagnai ,anche se in modo indiretto . Bisogna avere più voti di FI per fare politiche anti UE .

      Elimina
  2. l' eclissi è per sua natura temporanea seppur ricorrente

    RispondiElimina