Di seguito l'estratto dall'articolo "Lo spin professor" letto nel video.
Bagnai "spin professor"
«Ritengo che Bagnai manterrà fede al suo impegno di non fare "er partito" perché saranno altri a farlo. Ad essi Bagnai fornirà supporto, indirizzando il consenso, anche elettorale, delle vaste platee mediatiche che gli verranno offerte dopo l'uscita del suo secondo libro. Ed è proprio questa prospettiva tattica che rende necessaria l'eradicazione, innanzi tutto all'interno del suo followerame, di tutti coloro che aspirano a diventare protagonisti in prima persona del processo democratico.
Come è facilmente intuibile, si tratta di un obiettivo assolutamente funzionale agli interessi profondi delle classi dirigenti, le quali temono oltre ogni misura proprio l'irrompere della partecipazione popolare nel meccanismo del consenso elettorale. A differenza di Paolo Barnard, che di questa manipolazione è stato, a mio parere, strumento inconsapevole, ma similmente a Grillo&Casaleggio che al contrario ne sono sempre stati edotti, anche Bagnai intende prestarsi a questa operazione. Con una differenza: il professore "pescarese" ritiene, in buona fede, di essere lui stesso parte delle classi dirigenti di questo paese!
Nessuno, dunque, può accusarlo di essere un venduto, per la semplice e lapalissiana ragione che non ci si può vendere a sé stessi. Certo, ci si può domandare se ciò che Bagnai crede di sé stesso corrisponda a verità, oppure se egli non coltivi, invece, la puerile convinzione di far parte delle classi dirigenti pur essendo, a tutti gli effetti, null'altro che "un idiot savant". Ma tutto ciò fa parte dell'analisi psicologica, che esula dall'ambito della politica.
Ai fini politici Bagnai deve essere invece considerato un pericolosissimo avversario. Abile, spregiudicato, capace di infingimenti, piagnone quanto basta per accalappiare la buona fede dei semplici, e tuttavia spietato coi suoi avversari, il "pescarese" è lo spin professor ideale per arginare, ancora una volta, la spinta dal basso della partecipazione popolare al processo democratico. Sarà usato, dalle vere classi dirigenti di questo paese, e premiato se saprà stare al suo posto, ma non sarà mai un vero leader politico. I suoi limiti psicologici, e caratteriali, lo condannano ad essere uno strumento dell'altrui volontà e, in mancanza di questa, una macchietta caricaturale. In definitiva, un idiot savant.»
E per finire ecco a voi la perla (con la precisazione che la telefonata non era partita da me, bensì da Illo, ma voi adepti potete credere quello che vi pare). Il link è questo, il grassetto evidenziato l'ho aggiunto io.
«A proposito! Qualche giorno fa mi telefona uno che credevo intelligente, e che invece è un ominicchio, e mi dice: "Sai cosa ho pensato quando hai chiesto quella cosa dei grafici? Che tu volessi vedere se eravamo ancora infiltrati dal pensiero donaldiano...". E a questa osservazione ho capito quanto quella persona fosse mediocre e quanto avevo fatto bene a sputarla dalla mia bocca. Come può venire l'idea che io vi faccia una richiesta per effettuare una pulizia etnica del blog? Come si può pensare che a me freghi qualcosa di quello che pensate (siete liberi!) e che, laddove mi interessi, ricorra a metodi indiretti e subdoli per accertarlo? Quanta mediocrità, quanta mancanza di personalità in una supposizione simile... Se vi chiedo un consiglio è perché voglio un consiglio, è perché mi fido di voi, è perché ho imparato da voi, e questa (oltre a un trascurabile, impercettibile pizzico di narcisismo) è la mia forza: voi. Questo non capiranno i mediocri, che si ammantano di umiltà, ma che in realtà pensano di essere fuuuuuuurbi, e di avere le "loro" idee, delle quali sono gelosi, oh! quanto gelosi! Poveracci... Hanno sbagliato tutto in vita loro, e non vivranno abbastanza per pentirsi del loro ultimo errore... Ma non angustiamoci, andiamo avanti con l'aneddoto.»
Naturalmente di sassolini da togliermi dalla scarpa ce ne sono altri, perché molti sono gli "ominicchi" - e le "femminicchie"- che si sono infilat* in questo mondo no-euro per le più disparate spregevoli ragioni.
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