giovedì 12 dicembre 2019

Boh!

La situazione è caotica e i Sollevatori ci mettono del loro. Dopo il mitico articolo "BAGNAI È VIVO E LOTTA ASSIEME A NOI di Sandokan" del 5 aprile 2019 (quindi prima del Papeete) e la successiva apparente fase di allontanamento dalla cricca dei quattro (Borghi-Bagnai-Rinaldi-LBC) quelli che furono sprezzantemente definiti - dal secondo della su riportata lista - come "I marxisti dell'Illinois", tornano ai vecchi ammmòri. Un movimento altalenante, una sorta di frequenza di base, come l'eco di un lontano big-bang politico dopo la vibrazione quantistica del nulla, nel vuoto cosmico generato dall'annichilimento della tradizione socialista.
Al primo colpo di picca su un muro colorato, in quel di Berlino.

2 commenti:

  1. Forse una chiave per capire le intenzioni politiche dietro a certi tatticismi potrebbe essere che siamo (Italia) ancora in piena strategia della tensione.

    Da noi oggi una vera (autentica) strategia sovranista nessuno può permettersela senza andare a toccare la rete filo atlantica che da 50 anni (piazza Fontana) agisce indisturbata attraverso le sue agenzie (gladio, p2, anello, ufficio affari riservati, falange armata, etc); allora non resterebbe che una residuale attività politica migliorista/riformatrice che non minacci l'equilibrio geopolitico di fondo.

    Credo che da un certo punto in poi un qualunque soggetto politico, cresciuto in visibilità/consenso, viene "reso edotto" di quali uova nel paniere strategiche verrebbero calpestate se perseguisse determinati obbiettivi tattici.
    Quando la magistratura si avvicina troppo ai termini del ricatto a cui è sottoposta la politica il depistaggio è assicurato.

    Forse l'ultimo di quelli "resi edotti" e che ha provato a ribellarsi al ricatto (per onorare l'amicizia con Falcone) è stato Paolo Borsellino.
    Il magistrato tornò sgomento da una visità in un qualche palazzo del potere istituzionale di Roma, non ho idea di quale foto, documento o parole gli svelarono le fattezze dell'Entità o la portata della Strategia in atto.
    Ma a posteriori, di fronte al dilemma di Philippa Ruth Foot, chi avrebbe deviato il treno sul binario con 5 persone vive (scorta) se l'alternativa era un binario con il cadavere di un amico?
    Solo se disposti ad abbracciare una prospettiva vietcong (btw, non molto popolare ai Parioli) si possono comprendere e giustificare tali scelte ideali.

    Se "la Germania", quale obbiettivo polemico principale dei vari economisti no-euro, fosse in realtà solo tattica eterodiretta in chiave geopolitica resta il dilemma con cui si misureranno le prossime generazioni, se è vero che certi segreti si portano nella tomba, o ti portano ad essa.

    «SOTTOSANTI: Ci sono troppe cose che non posso dire. Mettiamola così: in quei giorni, io sentii fare discorsi gravi, che ho compreso solo dopo aver letto gli atti di piazza Fontana
    BIONDANI: Ricapitolando: lei non ha incastrato Valpreda, ma ha saputo comunque i retroscena della strage.
    S.:Lei non ha capito: la mia verità non è un sentito dire. Di certi fatti io fui testimone oculare.
    B.:E allora perché non parla? Di fronte a una strage impunita, non si sente in dovere di aiutare la giustizia?
    S.:In nome di cosa? Per questa Italia di oggi? No, guardi, i miei segreti io me li porterò nella tomba.»

    https://comedonchisciotte.org/forum-cdc/#/discussion/54750/la-svolta-filo-atlantica-del-pci-il-ruolo-di-nap

    https://www.youtube.com/watch?v=gdHhnBhpb6c




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  2. A parte un paio di congiuntivi da collocare, correggo: "...non ho idea CON quale foto, documento o parole gli svelarono le fattezze dell'Entità o la portata della Strategia in atto...".

    A proposito della difficoltà nel decifrare improvvisi "prima" e "dopo" politici, individuali o collettivi, secondo me ci sarebbe la relazione tra la politica e gli strumenti legittimati a darne espressione: sotto linko un video di "palazzinari" che parlano di palazzi del potere, istituzioni democratiche e non, che hanno una "vita propria", fatta di persone che lavoreranno prima e dopo il politico/re di turno che vi abiterà.

    Anche quelle persone, osservatori privilegiati, con le loro esigenze di carriera e umane, possono in qualche modo influire sulla Storia, accellerando, frenando o impedendo un processo storico?
    È più complottista ipotizzare selezioni del personale, nei ruoli apicali, secondo strategie e piani non dichiarati in Costituzione , oppure che il vero potere, quando occorre, di volta in volta entra con le buone o le cattive in qualunque palazzo?

    Forse un altra chiave per capire certe conversioni o inversioni a "U" è che ci sono tanti modi per far sentire il primo degli eletti l'ultimo arrivato...

    Divertente Giuliano Amato che si lamenta della figura da burattino/vittima che i media a volte possono far fare a un politico...come se al contrario la figura da burattino/genio (Dott. Sottile) gli dispiacesse.

    https://www.youtube.com/watch?v=yD9SCXyUkEI

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