sabato 14 dicembre 2019

La mistica nazionale


In questo video vi espongo il concetto di mistica nazionale, inteso come valore limite dell'asprezza del conflitto politico interno, un valore perduto a causa della disastrosa vicenda del fascismo. Il fascismo fu la soluzione politica al conflitto sociale e politico interno voluta e foraggiata dalla borghesia cotoniera dell'epoca, anch'essa traumatizzata, come tutto il popolo, dagli esiti disastrosi che ne seguirono. Questa classe, tuttavia, oggi detiene il monopolio del potere politico, per cui è compito del popolo sia ricostruire un equilibrio di classe che agire nei suoi confronti in senso pedagogico per guarirla dal trauma, di cui patisce, per le sue responsabilità, un profondo senso di colpa che la rende inadatta a partecipare collegialmente alla guida della Nazione.

In sintesi, vi parlo dell'assoluta necessità storica di un movimento dal basso, senza il quale la Patria sarà perduta.

p.s. sono un visionario, lo so.

1 commento:

  1. Ho riletto le due definizioni di "mistica", che mi suggeriscono percorsi e visioni diverse.

    Nella prima sarebbe il contatto con il sacro/divino che farebbe elevare l'anima individuale (Illuminazione: tutto è Uno/Dio/Amore, la molteplicità, nonostante le apparenze, è sacra espressione di unità), nella seconda, invece, la sublimazione, sul piano etico, accadrebbe attraverso l'adesione al programma politico di un soggetto politico.

    Sorvolando sulla distinzione dei piani esistenziali, cioè tra l'esperienza spirituale (illuminazione) e quella psicologica (sublimazione: subordinazione delle esigenze individuali a quelle di un'entità collettiva), un aspetto critico di entrambe le possibilità semantiche attiene alla loro autenticità, in definitiva il problema della doppia morale.

    Se a parole ciascuno può proclamarsi santo, illuminato, comunista, fascista o no-euroista è dalla prassi che si dovrebbe provare a decidere circa l'autenticità di quello che si vorrebbe rappresentare di se stessi.

    Per me, fatta salva la mia capacità di riconoscere la presenza o meno di Compassione nelle parole di chi parla di valori, in particolare di Armonia e mezzi idonei a perseguirla, andrebbero bene entrambi i percorsi mistici (un illuminato può essere, più di qualunque sardina, un fattore politico), sebbene il secondo sembrerebbe più attinente al piano politico.

    Il punto è chiedersi se una politica senza doppia morale paghi, cioè se dichiarare senza filtri la propria visione o strategia sia un fattore di "efficienza proselitistica".

    Sembrerebbe che in politica e in religione quelli che provano ad applicare i valori in basso siano molto influenzati dall'esempio di quelli che stanno in alto, quelli che decidono leggi e canoni in materia, tanto più rigidi tanto più vincolanti al "corpo mistico" degli aderenti.
    Penso che dopo un anno di guerra con le scarpe rotte l'idea che un gerarca fascista, un re o un papa speculi sull'equipaggiamento dei soldati farebbe crollare ogni mistica, fede e propensione al sacrificio.

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