venerdì 11 maggio 2018

Il Capoguardia di tonnara Italia

Silvio Berlusconi
«Quando tutti i tonni vengono tirati sulle imbarcazioni il Rais dichiara conclusa la pesca. Il Rais si toglie la coppola ed urla: "Sia lurato u nomi di Ggesù" e tutti risponderanno "Ggesù, Ggesù, Ggesù»

L'11 maggio 2018, 68 giorni dopo le elezioni, non abbiamo ancora un governo. C'è un uomo che ha in mano la chiave della tonnara, e non è Sergio Mattarella bensì Silvio Berlusconi. E' così da 25 anni, dalla famosa discesa in campo del 1993, solo che oggi la situazione è invertita: se nel 1993 Berlusconi trattava la salvezza dei suoi interessi in cambio della sua astensione benevola sull'ingresso del nostro paese nella tonnara dell'euro, oggi tratta la salvezza dei suoi interessi per consentire l'apertura di uno spiraglio per uscirne.

Leggete cosa scrive su FB Alessandro Gilioli, seguito commentatore del gruppo Espresso-La Repubblica:

«Le loro (di Confalonieri e Letta - n.d.r.) pressioni per la nascita di questo governo sono quindi spiegabili solo sulla base di una loro ragionevole certezza (o quanto meno di una maggiore probabilità) relativa al buon trattamento del Gruppo (l'impero Mediaset - n.d.r.) e del suo proprietario da parte della futura maggioranza e del futuro esecutivo.
Insomma, questo è avvenuto: forse non con una trattativa diretta - più probabilmente con una negoziazione mediata dalla Lega - tuttavia il M5S sta facendo proprio quello che in questi vent'anni è stato (non a torto) imputato ai Ds e al Pd, a D'Alema e Violante: piegarsi a Berlusconi per quanto riguarda il suo gigantesco conflitto d'interessi e la salvaguardia politica dei suoi affari.»

Ho evidenziato il passo significativo. Certo, il Gilioli conclude la sua analisi in stile "travaglino": «Io questa la ritengo - già oggi, e anche se alla fine il governo non dovesse nascere per la questioni dei "nomi" su cui cui si sta discutendo - una sconfitta epocale. Ma proprio una gigantesca sconfitta morale e strutturale

Ma a noi di ciò nulla cale. Il punto è che, parole di Alessandro Gilioli, per anni dai Ds al Pd, a D'Alema e Violante ci si è piegati a Berlusconi. Mi sia concessa una domanda (la metto bene in evidenza):

Come ha fatto, Silvio Berlusconi, a piegare tutti per anni, dai DS al PD, a D'Alema a Violante?

Io sono un piccolo blogger di campagna, non ho contatti né gole profonde, per cui l'unica cosa che posso fare, mentre taglio l'erba del prato o strappo i rovi dalla siepe, è pensare, e l'intuito mi suggerisce che forse, dico forse putacasomai, nel 1993 Silvio Berlusconi ha contrattato la salvezza del suo impero in cambio del suo benevolo assenso all'ingresso del nostro paese nella tonnara dell'euro. E forse, dico forse putacasomai, oggi ha nuovamente contrattato la salvezza del suo impero in cambio del suo benevolo assenso ad aprire un pertugio d'uscita dalla tonnara dell'euro.

Mi sono ripetuto (ne sono consapevole) ma la questione è della massima importanza. Credo valga la pena riflettere su questa chiave di lettura, per verificarne la congruità con i fatti accaduti negli ultimi decenni e con quelli futuri che sono già noti. Uno di questi è il passaggio, nei prossimi cinque anni, del sistema televisivo nazionale dalle frequenze attualmente in uso a quelle sulle quali viaggeranno le reti mobili 5G, nonché il cablaggio in fibra ottica delle principali dorsali della rete Telecom, oggi in mano a un fondo americano. La conseguenza dovrebbe essere una forte perdita di valore delle frequenze in possesso di Mediaset, e quindi una svalutazione degli assets del gruppo che rischia di trovarsi di nuovo, 25 anni dopo, esposto con le banche. Inoltre, non deve essere dimenticato che la rilevante frazione del mercato pubblicitario italiano, oggi nelle mani di Berlusconi, potrebbe ridursi sensibilmente in assenza di solidi accordi preventivi di salvaguardia a tutela di Mediaset.

Niente male l'arzillo di Arcore, vero? Come si fa a negare che sia un grande? Grande "cosa" ognuno di noi lo decida da solo, possibilmente in silenzio perché gli avvocati costano.

2 commenti:

  1. Certo che Berlusconi avrà avuto le sue debite garanzie , ma da vecchia volpe , in un recinto di polli , ha guardato molto piu' lontano , allo sputtanamento della Lega e dei 5 Scontrini , perchè come dice il filosofo Cacciari , e non bisogna essere tanto filosofi per capirlo , chi governa oggi perde inesorabilmente consensi . Non siamo piu' ai tempi di Giulio ( Andreotti ) quando diceva che il potere logora chi non ce l'ha .

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  2. Da oggi B è di nuovo candidabile, sapevatelo!

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