martedì 8 maggio 2018

La battaglia delle tre Case

Premessa


Io sono un piccolo blogger di campagna di importanza marginale, letto da quattro gatti marginali come me. A volte scrivo, altre faccio video, insomma faccio come mi pare. Naturalmente penso a modo mio, ed ecco come vedo la situazione.

Svolgimento


Pare che si tornerà a votare, non si sa con quale legge elettorale, probabilmente quella che abbiamo. Ci sono tre schieramenti in lotta, nessuno espressione autentica del popolo sovrano ormai ampiamente incapace di auto organizzarsi e quindi costretto nella veste di spettatore. Qui trovate i risultato delle ultime elezioni. I tre grandi schieramenti rappresentano forze sociali ed interessi, tutti non popolari, che hanno blandito il popolo con le promesse più varie, senza mai parlare con voce di verità. Ora, se si andasse a votare tra qualche mese con la stessa legge elettorale, perché mai il risultato dovrebbe cambiare? Con la stessa legge elettorale c'è un solo modo per ottenere risultati diversi, ed è quello di parlare al popolo (che passivamente assiste) con un altro linguaggio. In definitiva, dopo una campagna elettorale a base di bufale e ambiguità, la prossima e imminente potrebbe aprire nuovi spiragli nei quali inserirsi per avanzare verso l'obiettivo dei veri sovranisti: la riconquista della piena sovranità nazionale e popolare, così come statuito nella Costituzione del 1948.

Identifichiamo i tre schieramenti. 


Ci sono gli euristi, riuniti sotto le bandiere del PD e di LeU. Costoro sono una classe politica, nazionale, completamente devota al fogno europeo, sul quale hanno puntato la scommessa della loro esistenza, sebbene il PD sia, al momento, guidato da uno scaltro avventurista che potrebbe riservarci in futuro delle sorprese. Sempre che non venga affossato dal loro braccio militare: la magistratura. Li chiameremo la rosa rosa.

C'è una coalizione di tre forze che, da sempre, hanno rappresentato un freno alle aspirazioni di egemonia della rosa rosa. Al suo interno i rapporti di forza stanno cambiando. Nel loro insieme costituiscono una classe politica, nazionale, che per molto tempo ha assecondato il fogno europeo, ponendosi tuttavia in competizione con la rosa rosa per gestire questo processo nel modo più consono sia agli interessi delle forze sociali di cui sono rappresentanza, sia a quelli di colui che ne è stato per molto tempo l'azionista di maggioranza: l'arzillo di Arcore. Li chiameremo la rosa nera.

C'è una nuova entità, il M5S, sorta quasi dal nulla pochi anni fa. Non ha un passato, non ha una storia, non ha un'ideologia. I rapporti di forza al suo interno sono del tutto imperscrutabili, non costituiscono una classe politica organica ma appaiono molto organizzati. Li chiameremo il Credo militante. C'è chi sostiene che siano stati evocati dalla Regina, ma altri pensano che agiscano ormai in modo indipendente e incontrollabile. 

In questo caos, che non è un pozzo ma una scala, si agita una moltitudine di personaggi di varia levatura, ognuno con il suo personalissimo fogno.

Mentre le tre Case si combattono, grandi eserciti stranieri sono in movimento: da est - da nord - da ovest - da sud, ma nessuno sembra preoccuparsene.

L'ultima speranza


Ci sono momenti, nella storia del mondo, in cui la battaglia decisiva non è politica, e neanche militare, ma morale. E' la battaglia per salvare la verità. Questa è la bandiera che i veri sovranisti sono chiamati a raccogliere in questo frangente. Non possiamo partecipare alla battaglia delle tre Case, ma possiamo dire la verità. Ognuno, nel suo piccolo, può farlo: testardamente, cocciutamente, senza paura, tanto nessuno fa caso a noi. Può sembrare un piccolo compito, nel momento del fragore dello scontro al quale assisteremo a breve, ma questo avrà termine. E allora, se saremo riusciti a salvare la bandiera della verità, potrà avere inizio la nostra lunga marcia.

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