martedì 22 maggio 2018

La mobilitazione delle masse

Frame-clipConfessa! Vergogna! (Trono di spade)


Social frame (by Andrea Guglieri): «Suggerì che Bagnai si occupasse di euro.
Quindi, insieme a Giorgio La Malfa e a Vincenzo Scotti, passò a preparare il cinque stelle di governo.


Savona, con La Malfa, è uno dei primi critici della Ue dall'interno dell'establishment. Anche nel primo decennio duemila, sono loro, a sprazzi e senza troppa visibilità a continuare la critica, via via che si vedono i danni dell'euro. Un protegé di Savona è Antonio Rinaldi, figlio di un boiardo di banca pubblica. Rinaldi, esuberante, si lancia in un pamphlet divulgativo, un po' superficiale, contro l'euro. Nel frattempo Rinaldi fa il pendolare da Roma a Pescara, dove ha una piccola cattedra. Chissà, avanti e indietro, quante chiacchiere con altri pendolari. Un collega professore associato, Bagnai, in particolare ad un certo punto ha accolto il suggerimento di Rinaldi: vai a vedere un po' sto euro, se Savona dice che è il momento di attaccare che poi arrivano i rinforzi, da oltreoceano o da qualcun altro, hai visto mai che facciamo il botto? Il Bagnai, fino a quel momento ignaro, si fa prendere la mano. Avevano visto bene la sua brillantezza, e fu abile divulgatore. Lo avevano portato in giro e introdotto in qualche circolo che Bagnai mai avrebbe potuto accostare. Un centro di elaborazione interessante e ben collegato sottotraccia, dove Rinaldi portò Bagnai, fu la Link Campus University di Vincenzo Scotti, stesso giro di La Malfa e Savona. Ma a Bagnai difettò il carattere, troppo vanesio e bizzoso. Già diceva in giro che a breve sarebbe diventato il leader di un nuovo partito eurocritico, talmente ben appoggiato da prendere il potere in poco tempo. Sarà per quello, sarà per tanti motivi che non sappiamo, Savona e La Malfa sembravano in stand-by e Bagnai lasciava trasparire un certo vittimismo di vate inascoltato (ovvero abbandonato). Tra il 2015 e il 2016 appare sempre più chiaramente che quel "giro", a cui nel frattempo con Scotti si univano altri suggeritori a cavallo tra la vecchia politica italiana, correnti "moderate" Usa e Vaticano, puntano dritti sui cinque stelle, già a metà e più dell'opera, senza dover partire da zero con i no euro radicali e dominati da figure ormai marchiate di eccentricità e inaffidabilità come Bagnai. Di Maio, che una grandissima parte dell'opinione pubblica si rifiuta o è sviata dal riconoscere come un ottimo talento (dato il panorama) da crescere, viene adottato per il progetto in corso.» [Credits: Andrea Guglieri]

1 commento:

  1. Fosse vero Albertillo ne uscirebbe cone un predestinato, un vinculato in partenza (Come vengo a sapere male le cose...! Montezemolo-Crozza).
    E io che pensavo che tutto ruotasse intorno al suo centro di vanità con permanente (intesa come autopercezione tricologica).

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