sabato 12 maggio 2018

Pausa

Ragazzi, la situazione è indecifrabile ragion per cui io mi taccio per un po' in attesa che le acque si schiariscano. Oddio, non è che non abbia un'opinione, che vi ribadisco così da fissare il punto. Poi, se avrò ragione, mi ringalluzzirò - ma non più di tanto - se avrò torto darò ragione a chi avrà avuto ragione. Ad esempio i marxisti dell'Illinois.

Io penso, oggidì 12 maggio 2018, che i grillini (aka il Credo militante) siano un movimento eterodiretto dall'estero, che la Lega sia un movimento nazionale seppur liberista, e che Silvio Berlusconi stia trattando la salvezza del suo sacro deretano cercando di capire come andrà a finire, prima di schierarsi coi vincitori in cambio del massimo che potrà ottenere. Della "sinistra" non parlo perché, se lo facessi, rischierei di essere trascinato in tribunale per vilipendio, e inoltre commetterei peccati di cui rispondere davanti a San Pietro.

Comunque un modo per verificare c'è, ed è la misura del deficit che il nuovo governo porrà nel DEF (Documento Economico e Finanziario) il quale una volta si chiamava DPEF (Documento di Programmazione Economica e Finanziaria). Evidentemente la parola "programmazione" era dettata dallo dimonio, sicché è stata soppressa. Nel libero ordo mercato non si programma un cazzo, se non il grado di consolidamento fiscale cui devono attenersi quelli che perdono la mano.

Vi ricordo che nell'eurozona, in assenza di un'unione di trasferimento e senza una politica espansiva (reflazionaria) nei paesi in surplus di bilancia commerciale, quelli in deficit, o che in passato hanno accumulato deficit, possono agire solo ed esclusivamente sulla deflazione salariale, da perseguire attraverso continui consolidamenti fiscali. Derogare a questa regola è il sommo peccato, per cui sarà proprio questo il parametro che ci dirà tutto, ma proprio tutto, sul governo giallo-verde. Se ci sarà.

A che serve continuare a discutere coi marxisti dell'Illinois, coi sovranari della Lega, con i fedeli del Credo militante, tutti convinti che il governo giallo-verde sarà 'na svorta? Aspettiamo e vediamo quello che succede.

Delle due l'una: se mi sbaglio e il governo giallo-verde farà una manovra in deficit sostanziosa lo riconoscerò; se così non sarà... e niente, avrò avuto ragione e basta. Io mica devo fare carriera politica.

A proposito di carriera politica! Ve lo ricordate il povero Paolo Ferrero quando parlava di disobbedire ai trattati? E vi ricordate come fu trattato dal sommo economista Alberto Bagnai, al secolo Illo? Io c'ero con la mia telecamerina.


Era la metà di dicembre del 2012, poco prima che tra me e il sommo economista Alberto Bagnai, al secolo Illo, scoppiasse la guerra termonucleare. Chissà, tra un po' il sommo ci dirà che ormai il dentifricio è uscito dal tubetto (qui il mio post del 10-05-2013 - se il vecchio sito funonzia). Ma bando alle ciance: ho aspettato sei anni, posso pazientare ancora per qualche settimana...

19 commenti:

  1. Da sei anni il surplus commerciale dell' Italia è secondo solo a quello della Germania; il consolidamento fiscale serve soprattutto ad erodere la ricchezza privata cioè il debito pubblico; i margini per una politica espansiva ci sarebbero dal lato della bilancia commerciale un po' meno dal lato debito pubblico, se ben condotta sul lato degli investimenti e se la congiuntura internazionale lo consentirà, la sostenibilità del debito potrebbe migliorare notevolmente; se questo quadro dovesse avverarsi l' Euro recupererebbe in desiderabilità rispetto ad una moneta nazionale.
    Vediamo cosa ci riserverà l' eterogenesi dei fini.

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    1. "il consolidamento fiscale serve soprattutto ad erodere la ricchezza privata cioè il debito pubblico"

      Se mi permetti, hai espresso male il concetto. Meglio dire: se erodi la ricchezza privata aumenti il debito pubblico, e viceversa. Si chiama moltiplicatore keynesiano.

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    2. Lo so, la mia era solo un'osservazione stilistica.

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    3. Il debito pubblico italiano è il più sostenibile dell'intera Eurozona (vedi Fiscal Sustainability Report 2015 della Commissione Europea). L'Italia è in avanzo primario più o meno dal Pleistocene. I margini per politiche espansive tecnicamente ci sarebbero sul lato del debito pubblico, eccome se ci sarebbero. Il fatto che non ci siano è dovuto a scelte politiche, che come sappiamo non sono in capo all'Italia ma ai suoi nemici (Germania in primis). Violare i vincoli di bilancio significa andare allo scontro frontale, il punto è se sei disposto poi ad andare fino in fondo. Questo la Lega lo ha sempre detto, che poi lo avrebbe fato davvero è un altro paio di maniche.
      In ogni caso non lo sapremo mai, leggo su Repubblica di oggi della resa di Di Maio e Salvini. Il presidente del consiglio sarà un tecnico, il ministro dell'economia un cinquestellato. La Lega avrà le briciole e non conterà un cazzo. Prepariamo la vaselina.
      Quanto a giocarsela sul lato degli avanzi commerciali, può essere. L'avanzo commerciale è stato realizzato massacrando la domanda interna, si potrebbe allentare un po' la presa e ridare ossigeno alla domanda interna a scapito dell'export.
      Tecnicamente ha senso, ma non è questo il punto. Il punto è che sono in arrivo nuovi sacrifici, dall'UE ci chiedono ancora sacrifici del tutto insensati sul piano tecnico, il che significa che c'è un disegno politico dal quale dobbiamo divincolarci.
      Se politicamente sia più efficace lo scontro immediato o la tattica di lungo periodo proposta dalla Lega, questo proprio non saprei dirlo.
      Ma non lo sapremo mai. Prepariamo la vaselina.

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    4. Concordo con te Paolo, alla fine il problema è sempre lo stesso, quello di utilizzare una moneta straniera perché dal punto di vista macroeconomica ci sono gli spazi per una politica meno restrittiva. Certo che se anche Lega e 5S ritengono che bisogna arrivare al 60% del rapporto deficit/pil allora siamo morti.

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    5. Paolo e Ippolito: L'incubo dello Schwarze Null

      Che detto in termini "popolani" (tipo baretto di Castro dei Volsci) suona così: se provi a competere alla deflazione salariale con un paese che parte da salari doppi del tuo sei fritto.

      Dunque o si esce o si prendono per culo gli elettori. Cosa farà il prode Illo?

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    6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    7. ho reperito male, le cifre degli interessi dovrebbero essere più basse... in ogni caso il surplus commerciale, ottenuto con il consolidamento fiscale, dovrebbe consentire al nascente governo di poter spendere qualcosa in più per consolidare il consenso; a quel punto si vedrà se veramente il moltiplicatore fiscale e/o monetario sarà in grado di diminuire il rapporto deficit/PIL.
      ora provate ad immaginare cosa succederà se il giochetto dovesse funzionare e cosa invece potrebbe accadere se non funzionerà

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    8. ma l'avanzo primario non comprende anche il surplus commerciale?
      saremmo a 80 di interessi - 50 di avanzo. no? per cui alla fine ci ritroviamo con 30 circa cioè il 2% di deficit.
      per cui si può solo alzare il deficit.
      o mi sfugge qualcosa?

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    9. e poi scusatemi ma in tutto questo le clausole di salvaguardia dove stanno? perchè pare che siano cosa separata. cioè se abbiamo il 2% di deficit ora perchè mai dobbiamo tagliare circa 32 miliardi nei prossimi 2 anni? l'obiettivo non era arrivare allo 0,8% entro il 2020?
      ci sono diverse cose che non tornano ma si sa che le regole europee cambiano a seconda di chi le applica e di chi deve rispettarle.
      voi avete più chiaro di me questo puzzle?

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    10. La Germania ha più volte detto che la mutualizzazione del debito pubblico, che è tappa fondamentale per la costruzione degli USE,si potrà compiere solo quando tutti i singoli deficit pubblici convergeranno vero il 60% del PIL.
      Surplus estero e avanzo primario sono cose diverse.
      Il surplus estero, di circa 50 miliardi ed ottenuto sulla pelle dei lavoratori, è finito si nella economia reale, ma solo nelle tasche di quel famoso e vincente 1%.l' avanzo primario, al netto degli interessi, è la dfferenza tra spesa pubblica e recupero da tassazione, circa 50 miliardi, massacrando sempre il solito 99%. Gli interessi sul debito circa 60-70 miliardi.

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    11. La Germania ha più volte detto che la mutualizzazione del debito pubblico, che è tappa fondamentale per la costruzione degli USE,si potrà compiere solo quando tutti i singoli deficit pubblici convergeranno vero il 60% del PIL.
      Surplus estero e avanzo primario sono cose diverse.
      Il surplus estero, di circa 50 miliardi ed ottenuto sulla pelle dei lavoratori, è finito si nella economia reale, ma solo nelle tasche di quel famoso e vincente 1%.l' avanzo primario, al netto degli interessi, è la dfferenza tra spesa pubblica e recupero da tassazione, circa 50 miliardi, massacrando sempre il solito 99%. Gli interessi sul debito circa 60-70 miliardi.

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    12. e allora come facciamo ad avere un deficit al 2%?

      50 avanzo + 50 surplus - 80 e rotti di interessi fa un AVANZO di oltre un punto di pil.
      invece abbiamo un deficit circa al 2%.

      mi sembra che non quadri.

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    13. Perché il surplus commerciale non devi contarlo, lo incassa mica lo stato, è ricchezza privata.

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    14. comunque scusa Luca la colpa è mia che mi spiego male: il bilancio dello stato è solo una componente dei saldi settoriali:
      SALDO SETTORE GOVERNATIVO + SALDO SETTORE NON GOVERNATIVO + SALDO SETTORE ESTERO = 0
      ovvero
      (SPESA PUBBLICA-TASSE) + (RISPARMI PRIVATI-INVESTIMENTI) + (EXPORT-IMPORT) = 0
      poiché EXPORT-IMPORT = +50 miliardi, allora si può ridurre con opportune politiche questo surplus in favore degli altri due

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    15. ah cavolo è vero....ora sì che mi torna.

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