giovedì 4 ottobre 2018

Il triorchidismo, malattia infantile del sovranismo

Premessa

Questo post perderebbe del tutto di senso se si verificasse, per iniziativa di questo governo, la mitica uscita dall'euro un venerdì sera. In tal caso chiederei umilmente scusa e, dal considerarmi una seconda fila, passerei alla terza o alla quarta, tra quelli che non capiscono una fava. Tuttavia non è neanche possibile continuare a tacere perché, forse, il governo farà la mitica uscita dall'euro un venerdì sera, correndo così il rischio che i peggiori timori di un salto della quaglia si avverino senza che ci sia una reazione. Serve qualcuno che, offrendosi come volontario, si metta a rischio. E siccome non mi considero un (as)soldato, ma un guerriero (addendum: italico), mi faccio avanti.

Élitismo e democrazia

Da molti anni mi sforzo di ricordare che l'essenza della democrazia consiste nella partecipazione militante alla vita politica, come ho ribadito ultimamente in occasione di un convegno al quale sono stato invitato dall'amico Ippolito Grimaldi. Partecipazione militante che implica, quando si è raggiunto l'obiettivo della conquista del potere, il cosiddetto assalto alla diligenza - o mercato delle vacche da fiera di strapaese - che tanto terrorizza, e ha terrorizzato in passato, i circoli liberali italiani culturalmente guidati dal gruppo editoriale l'Espresso, diretto quasi da subito da Carlo Caracciolo - 9º Principe di Castagneto e 4º Duca di Melito , fratello di Marella Caracciolo moglie di Gianni Agnelli, e oggi controllato attraverso la GEDI da Carlo De Benedetti

Costoro, insieme con altri, sono la controparte culturale - ispiratrice di quella politica - dunque di classe del popolo lavoratore, che riescono a controllare e manipolare grazie a un'indefessa azione che ha lo scopo ultimo di rafforzare, sempre di più, le loro organizzazioni politiche, demolendo, al contempo, quelle del popolo lavoratore. Questo avversario di classe è capace di agire con una sapienza e una capacità di coordinamento stupefacenti, tali da lasciarci sempre spiazzati. Anche quando crediamo di essere riusciti ad aprire un varco, ecco che, sistematicamente e regolarmente, ci ritroviamo ad essere nuovamente circondati e respinti nel recinto dell'ininfluenza.

Una delle tecniche di maggior successo è quella di incanalare il dissenso su un binario morto. Questa consiste nel fingere un ripiegamento per lasciare spazio alla crescita di movimenti di opposizione, all'interno dei quali vengono posti loro agenti i quali sono, successivamente, aiutati nella scalata ai vertici. Pian piano i movimenti di opposizione sono disattivati, e ricondotti ad un agire politico compatibile con i loro interessi.

Questo è accaduto in questi ultimi anni col M5S e con la Lega, ma anche con il movimento di opinione di quanti, avendo compreso la necessità di dotarsi delle conoscenze tecniche indispensabili per partecipare consapevolmente al dibattito politico, sono facilmente giunti alla conclusione che l'Italia debba recedere al più presto dal più importante e pervasivo progetto politico che l'élite politica e finanziaria italiana ed europea hanno perseguito da 40 anni a questa parte: l'euro e l'Unione Europea. Un progetto, per altro, accuratamente messo in sordina, del quale alle élites sarebbe piaciuto non si parlasse nemmeno e si continuasse invece ad ascrivere ai vizi italici il progressivo impoverimento del popolo lavoratore, onde rendere definitiva la marginalizzazione del suo peso politico.

Il solo modo per contrastare efficacemente la costante azione di infiltrazione e manipolazione di questo, come di ogni nuovo movimento di idee, sarebbe dovuto essere quello di renderlo il più possibile plurale, ma così non è stato. Fin dall'inizio, infatti, in esso è stato inoculato il veleno letale dell'élitismo nella sua forma più deteriore, che è quella tecnico-scientifica. La forzatura più palese è consistita nel far passare l'idea che l'economia sia una scienza, invece che sublime artigianato, con ciò ottenendo il duplice risultato di predisporre gli scranni da leader per soggetti facilmente ricattabili, in quanto appartenenti all'accademia, e di porre la vasta platea dei cittadini interessati al dibattito in una posizione subordinata.

E' così accaduto che i soggetti che sono stati capaci di conquistare il maggior seguito, diciamo le drag queens più arrapanti, sono diventati, per il popolo dei no-euro, gli unici e soli depositari della verità scientifica. A questo punto il compito per le élites è diventato semplice: gli è bastato intervenire su un numero limitato di caporioni per sviare e disattivare la potenzialità, questa sì rivoluzionaria, di una mobilitazione dal basso che poteva diventare estremamente pericolosa.

Blandire un numero ridotto di triorchidi, alias individui dotati di tre testicoli e dunque "credibili", è molto più semplice che farlo con una moltitudine di capi e capetti, ai quali sarebbe potuto venire in mente - non sia mai! - di organizzare un assalto alla diligenza, o mercato delle vacche da fiera di strapaese che dir si voglia. Il più noto dei triorchidi è un tipetto noto perché farebbe strame dei suoi nemici in progressione geometrica di ragione tre. E più non dimandate, perché non ho i soldi per rispondere a una querela.

Il triorchidismo è stato la malattia infantile del sovranismo, dal quale molti di voi devono ancora guarire. Io non l'ho presa perché, essendo nato in una casa con annessa stalla, in un paese che non aveva neanche le strade asfaltate, sono immunizzato dalla nascita. Voi, se volete immunizzarvi, mischiatevi col popolo lavoratore. Che poi, vedrete, mangerete bene e, se sarete fortunati, troverete anche moglie. 

19 commenti:

  1. Ciao Fiorenzo, secondo me la mitica uscita dall'euro un venerdì sera non può avvenire per due semplici motivi: il primo perchè il PDR non firmerebbe mai il decreto legge; secondo motivo, il provvedimento per essere efficacie avrebbe bisogno della massima riservatezza, purtroppo però nei posti che contano si annidano decine se non centinaia di soggetti venduti al progetto eurista.
    Ciò che mi lascia perplesso, basito, incredulo è osservare la violenza con cui l'establishment italiano ed europeo si sia scagliato contro questo governo per una manovra che di fatto è nel solco liberista. Con il disposto combinato di Flax-tax e reddito di cittadinanza, che altro non è che la nostra riforma Hartz, non vedo nessuna discontinuità con le politiche precedenti. Non è concepibile scatenare una guerra di religione per uno 0.6 decimale, sembra abbiano volutamente scatenato una tempesta in un bicchiere d'acqua. Figuriamoci cosa succederebbe se questo governo iniziasse un programma massiccio di nazionalizzazioni e contemporaneamente facesse circolare una valuta parallela, come da programma della Lega? ( mini bot di Borghi)
    Dall'altra parte mi lascia sempre più attonito la reazione flebile della maggioranza, soprattutto nei suoi elementi Sovranisti se così si possono ancora definire. Fa parte di alta strategia e tattica politica che una persona semplice come me non può comprendere? Basterebbe citare Milton Friedman:"puoi avere uno stato assistenziale e puoi avere i confini aperti, ma non puoi averli entrambi contemporaneamente." Tradotto, basterebbe dire i continuazione che gli immigrati servono per smantellare lo Stato sociale ed abbassare il costo del lavoro, per fare ribollire le Piazze. Mi chiedo perchè non organizzano una oceanica manifestazione a sostegno del Governo contro i continui attacchi dei media italiani e da Bruxelles?

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    1. Mauro, ti ricordo la differenza tra i preti e i santi: i preti dicono le cose giuste, i santi le fanno.

      I triorchidi le cose giuste le sanno, e le hanno dette, ma sono preti e, come tutti i preti, finiscono col costituirsi come clero, dunque con lo scendere a patti col potere. Noi abbiamo creduto, e questa è una nostra responsabilità, che alcuni di €$$I fossero santi, ma così non è. Ora, come sai, ai santi si deve deferenza, mentre i preti vanno sbertucciati. D'altronde non si può chiedere a nessuno di essere santo, ma chi, potendo essere santo, sceglie di fare il prete, conosce il prezzo che consiste nella perdita dell'autorità morale.

      Siamo soli.

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  2. Ciò che afferma Mauro mi sembra ragionevole. La situazione è veramente surreale, l' opposizione della commissione si mostra per quella che è, semplicemente ottusa perché ottusi sono i dogmi economici su cui si fonda questo orrendo accrocchio di stati europei.

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    1. Caro Ippolito la situazione surreale che a te non sfugge,e la perplessità e il rimanere basito di Mauro potrebbero a mio avviso essere interpretati in questa chiave:E' già stato deciso nelle altissime sfere che bisogna disfarci dall'euro, che ci danneggia tutti. Chi se ne è avvantaggiato e chi ci ha rimesso.
      Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto,chi ha dato, ha dato, ha dato,scurdámmoce 'o ppassato, simmo 'Europei paisá!.
      Però ci vuole un capo espiatorio per presentarsi poi al proprio popolo come vergini. " Eh signora mia l'euro era tanto bello,ma poi quei stronzi dei populisti.....ecc" (prima versione). "Eh signora mia l'euro era tanto bello ma quei stronzi della UE....ecc) (seconda versione)
      In sostanza un gioco delle parti da entrambe le sponde.
      Eh VERGINITA' quanti sotterfugi nel tuo nome!
      Buona Vita a tutti.

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    2. Olà, finalmente siamo d'accordo Gianni! Dunque libera circolazione di tutto nei confini europei, via l'euro con ritorno a una specie di SME, e ovviamente ancora più potere alle élites!

      Come disse quel simpaticone di Milton Friedman: "puoi avere lo stato sociale e la libera circolazione, ma non contemporaneamente".

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    3. No Gianni io non credo in Essi...o almeno, se esistessero bisognerebbe cominciare a dubitare della loro raffinatezza mentale.
      Il progetto europeo è tutto tecnicistico e poco politico; io credo che la timidezza degli obiettivi economici del nostro attuale governo non sia sufficiente a scardinare la tecnicalità di questo accrocchio, quanto piuttosto serva invece a distruggere quell' europeismo acritico ancora troppo presente nell' elettorato italiano, nella speranza di piazzare il maggior numero possibile di militanti in quel simulacro di democrazia che è il parlamento europeo;

      é la strategia giusta? personalmente non so rispondere.

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    4. Caro Ippolito neanche io credo in Essi, e soprattutto non credo che esistano menti raffinatissime. Credo nella lotta delle elite per il predominio economico.Poi più banalmente sostenevo l'ipotesi,che non Essi ma i Prodi,i Monti i Tsipras,gli Holland,i Macron le Merkel e tutti i loro tirapiedi,finito il sogno europeo,potrebbero essere sottoposti nei rispettivi paesi ad una Norimberga nel peggiore dei casi e ad una esclusione a vita nell'agone politico nel migliore.Se si vogliono riciclare devono presentarsi vergini nei rispettivi Paesi.
      E questo si può fare solo esasperando i toni dello scontro con le forze populiste, per ottenere che si arrivi così ad uno scontro e addossare la colpa alle forze anti UE del fallimento dgli USE. Siamo sinceri non si capisce il perchè di questa guerra mediatica con la UE per un misero mezzo punto di percentuale in più rispetto al passato.
      La tua idea che questa guerra serva a piazzare un maggior numero possibile di militanti in quel simulacro di democrazia che è il parlamento europeo, per fare poi che cosa? sarebbe giusta , se fossero le forze populiste ad alzare i toni. Un atteggiamento più soft verso l'Italia toglierebbe molte cartucce ai populisti. Invece i boss della UE soffiano sul fuoco.Ma ti sembra razionale che in una situazione già di per se conflittuale come quella dei clandestini via mare,la Merkel
      debba aprire anche il fronte di scontro via aereo , e magari fra qualche tempo anche uno ferroviario ,inviandoci clandestini in vagoni piombati? E vogliamo aggiungere il colloquio segreto fra Draghi e Mattarella? Tutto ciò a soli otto mesi dalle elezioni europee?
      Si sta operando non per far vincere ,ma stravincere i populisti!!
      Manteniamo i piedi per terra. Sia il M5S che la Lega hanno affermato
      la fedeltà alla UE e all' euro.Chiedono riforme che andranno più a beneficio dei padroni che del popolo,con un misero deficit da sforare,e questi della UE ci contrastano ed insultano? Quale migliore occasione per i burocrati di tenderci una mano,e nel contempo apparire magnanimi e spegnere i focolai populisti? E invece no! PUZZA!!
      Caro Ippolito approfitto, per rispondere anche a Fiorenzo.
      La mia idea è che ammesso che si esca dal euro si ritorni ad una situazione anni settanta. Banca centrale nazionale e controllo sulla libera circolazione dei capitali e separazione delle banche di affari e delle banche speculative. Queste misure verranno adottate non per l'uscita dal euro, ma per il crak finanziario mondiale che è prossimo. Troppa finanza speculativa e troppi prestiti ai paesi emergenti insolvibili in circolazione. Niente di nuovo sotto il sole.La politica del New Deal di Roosevelt.
      Buona Vita.

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    5. "Si sta operando non per far vincere ,ma stravincere i populisti!!"

      Ecco, appunto! Colà dove si puote ciò che si vuole si è già votato. L'entendence, cioè il corpo elettorale (europeo? daje a ride) suivra.

      Ti cito Bagnai, il quale intelligentemente tace: ci sono cose che, se potessero essere capite, non andrebbero spiegate.

      Ti dico una cosa Gianni Barbato: io a perdere ci posso stare, a farmi prendere per i fondelli no. Faranno "un'Europa diversa" acclamati dai fessi. A me mi lasciate in pace e non mi rompete il cazzo.

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    6. La tesi di Gianni è suggestiva, sarebbe ancor più suggestiva se portasse effettivamente all' espulsione del nostro Paese in un modo o nell' altro; cosi faremmo contento anche Fiorenzo: un' altra Leuropa è possibile ed è una Leuropa senza l' Italia.

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    7. Ci potrei stare: l'Italia "stato canaglia" d'Europa. Se sapremo difenderci potremo essere una Svizzera più grande, un paese in grado di difendersi e in cui portare i capitali per tenerli al sicuro. Ma ciò significherebbe........ .......... ........... ............... .............. ......... .............. ............. 60 milioni di baionette.

      Ahò, è 'na battuta eh!!!

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    8. Caro Ippolito purtroppo le mia idea non è una tesi,ma solo una ipotesi.
      Un cerino acceso in una enorme stanza buia. Alcune volte mi chiedo se io non sia un pazzo a voler dare un senso ad un mondo che non ha senso.
      Vedo che stasera ho l'umore sotto la suola delle scarpe,quindi ti saluto con un Ciao. IL buona vita dopo l'osservazione di Fiorenzo lo si può dire solo toccandoci le palle per scaramanzia, e non è il caso fra signori.

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  3. Se i Giallo/Verdi stanno dissimulando, ripetendo che non vogliono rompere l'euro-pa, il minimo è pensare possibile che €$$I facciano lo stesso (dissimulare) quando fingono di attaccare il governo italiano definendolo sovranista.
    Condivido quello che è stato detto sulla paranoia e zizzania che solitamente finisce per neutralizzare i movimenti di protesta, accompagnandoli sul binario morto dell'irrilevanza.
    Mi compiaccio che qualcuno di quelli pronti a scendere in piazza per un'altra euro-pa incominci a sentire puzza di bruciato.
    Per me il problema, come ho già scritto, è che lo scenario sociale, politico o economico non lo scelgono gli irrilevanti, quelli cioè che non dissimulano con doppie morali o intenzioni, bensì quelli che oggi hanno i mezzi per contattare la coscienza collettiva per poi metterla davanti a una rappresentazione della realtà in grado di cambiare il significato alle parole insieme alla cornice attorno alle persone ad esse associate.
    Mi stupisce che i compagni sollevatari ci/mi possano percepire come un nemico accostandoci/mi agli ordoliberisti, dalla loro parte della barricata.
    Se sabato hai un posto in macchina...il treno no, finirebbe su un binario morto a Sgurgola.

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  4. Scusate se vado fuori tema, ma ritengo l'argomento improcrastinabile viste le settimane e i mesi che ci attenderanno con il probabile innalzamento dello Spread e con il conseguente rischio di commissariamento del Paese. Non vorrei mai che i presunti sovranisti, quelli che bisogna uscire dall'euro, tutto il resto sono scemenze, fossero ricordati per aver consegnato il Paese alle cure della Troika.
    Dal lontano novembre 2011 l'Illustrissimo ci ha insegnato, giustamente, che l'attuale crisi che stavamo vivendo non era una crisi di debito pubblico, ma bensì una crisi di debito privato. Purtroppo sia lui che l'intera accademia, economica e anche giuridica, si è dimenticata di dire che noi viviamo da oltre 40 anni in una crisi di collocamento del debito pubblico, per approfondire l'argomento trovo abbastanza esaustivo questo articolo di Fabio Conditi https://comedonchisciotte.org/come-si-ferma-lo-spread/.
    Riporto inoltre un'estratto di un articolo di Claudio Borghi pubblicato su asimmetrie nel 2015.
    "Nell’intervista sul “Corriere” del 28/4/2015 Maria Cannata, “gestore” delle emissioni del debito pubblico, dichiara esplicitamente la natura speculativa delle scelte compiute, affermando che ex post non avrebbe compiuto le stesse operazioni. In buona sostanza secondo Cannata quando i tassi arrivarono al 4% vennero ritenuti “bassi”, e quindi si operò per allungare a dismisura la duration del debito emesso, con scelta puramente speculativa. Purtroppo nell’attività di trading e speculazione chi sbaglia paga, quanto meno con il licenziamento (e ciò vale sia per chi compie le scelte sia per chi, superiore in gerarchia, tali scelte implicitamente o esplicitamente approva). Invece in Italia nessuno (tranne chi scrive) ha mai obiettato alcunché sulle scelte speculative di emissione del debito pubblico, nonostante conseguenze distruttive superiori a qualsiasi spread o manovra economica. Strano.
    L’associazione a/simmetrie ha avviato un progetto di ricerca per quantificare l’impatto sui conti pubblici delle scelte speculative di emissione del debito pubblico."
    Mi chiedo se per l'accademia economica/ giuridica, per la Corte dei Conti, per il Consiglio di Stato, per il Consiglio Superiore della Magistratura ecc. ecc. ecc. sia una cosa normale che il tipo di collocamento del debito pubblico, la sua durata, l'eventuali coperture tramite derivati, siano scelte tecniche d'affidare a qualche personaggio del Ministero del Tesoro, che poi magari con porta girevole si trova a lavorare per qualche Banca d'affari Americana, anche se licenziato dallo stesso Ministero, oppure non debba essere una scelta prettamente Politica. Probabilmente sarò io che sto impazzendo.

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    1. Mauro sei pronto tu a dare l' oro per la Patria? Aka comprare i BOT famiglia da vendere prima o esclusivamente agli Italiani?

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  5. "È stato il mio conflitto di interessi, del resto, che mi ha spinto a entrare nel dibattito sul futuro dell’Italia in Europa..."
    Gli interessi sono storici e mutano con la propria posizione. Speriamo non troppo.

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    1. Per i late comers aggiungo il link.

      Buona vita, come suggerisce sempre un frequentatore del blog. Se vi sarà permesso, aggiungo io.

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  6. Per Ippolito Grimaldi: Si assolutamente, si sopratutto se l'alternativa è il commissariamento del Paese. Sono state le banche negli anni 90 a disincentivare gli italiani a comprare titoli di Stato dopo che loro erano state privatizzate. . Cmq se solo l'ultimo degli allievi di LBC ha capito che il debito pubblico lo hanno trasformato da volano dell'economia, veicolo per lo Stato sociale e strumento di formazione e protezione del risparmio degli italiani, a grande pascolo della finanza privata che attraverso esso condiziona le scelte politiche dell'Italia la situazione è disperata.
    Cmq il mio discorso voleva essere un altro.Per una nazione che ha rinunciato alla propria sovranità monetaria la gestione del debito pubblico, gli strumenti che si adottano, la sua durata, gli eventuali derivati di copertura, sono il punto più alto della politica di quella Nazione e non può questa essere delegata a quattro tecnici del Tesoro i quali al massimo potranno rispondere alla banche d'affari americane. E' un problema di democrazia, grande come una casa, che ne il Magnifico Bagnai ne Borghi, ne lo stimatissimo Presidente Barra Caracciolo e nessuno del loro cerchio magico hanno mai posto che io rammenti.Se lo pongo io da ultimo della classe allora questo Paese è giusto che diventi marginale rispetto ai grandi processi storici. Se non sei al tavolo purtroppo sei sul Menù

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    1. Non credo che sia così semplice per un politico al suo primo ruolo istituzionale districarsi nelle tecnicalità della gestione di un ministero quale ad esempio il MEF; per quel che mi viene riferito ci vogliono circa due annetti per cominciare a sapere dove mettere le mani senza fare danni.
      Come sai nel nostro paese non esiste nessuna forma di "spoil system" , però un ministro come Savona avrebbe saputo da subito cosa c' era da fare e di chi ci si poteva fidare e forse questo è uno dei motivi principali alla base dell' ostracismo nei suoi confronti per quella carica.
      Del resto che l' Italia sia da tempo e di fatto commissariata attraverso i tecnici del MEF credo che sia palese anche a chi non legge...va LBC.

      Il problema, almeno prima del 2011, non era di natura democratica o almeno quello che appare come un deficit di democrazia è in realtà un deficit politico dovuto alla inadeguatezza della classe politica nostrana.

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  7. Vediamo se ho capito, senza farmi aiutare dall'avvocato.

    Ci sono stati talenti sovranisti che hanno dimostrato di avere le palle, in ordine di tre, col resto di due, praticamente flippers.
    Ma una volta accettato di fare l'esercito di riserva di un partito liberista che ha votato con spirito autorazzista buona parte dei trattati euro-pei, i nostri triorchidi, tutte le volte che si allontanano dalla cadrega, devono camminare dissimulando la loro natura, mostrando solo il loro lato B, con gaiezza ostentare di essere anche loro autovinculati al piano A euro-peista.

    Passare da faccia da piano B a faccia da lato B è stato un attimo.

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