Ci sono quelli che ci raccontano che è in atto uno
scontro
- Una modifica dei criteri di gestione dell'eurozona
- Una dissoluzione concordata della medesima
La trattativa, come è giusto che sia, è dura, ma meno di quel che appare perché, comunque, la Leuropa deve cedere: così non si può andare avanti. Il punto è che l'eurozona, per funzionare a vantaggio esclusivo dei paesi del centro, non può ammettere differenziali di inflazione tra questi e i paesi della periferia. D'altronde consentire tali differenziali implica che ci siano trasferimenti reali dal centro verso la periferia, per via monetaria o fiscale. O li si accetta, e dunque la BCE garantisce l'acquisto dei titoli di stato della periferia, ovvero si costruisce un bilancio leuropeo tale da garantire il finanziamento della periferia a spese dei contribuenti del centro...
...oppure ci si siede intorno a un tavolo e si smonta tutto.
...oppure ci si siede intorno a un tavolo e si smonta tutto.
Noi, il paese più importante della periferia, non possiamo crescere troppo altrimenti la nostra inflazione diverge da ciò che è compatibile con le regole dell'eurozona. Ricordate?
La lettera Ue contro l’Italia: “Scostamento deficit senza precedenti”. Tria: “Spero nel dialogo”
Ovviamente al popolo, allevato a slogan tipo "honestà" e "l'Italia agli italiani", non si può parlare di crescita potenziale, NAIRU, output-gap. Pertanto gli si parla di debbbbito pubico... si sa, la colpa è essenzialmente sessuale.
Sette anni a farci un mazzo così e il risultato è il metodo Burioni!
Ovviamente può capire solo chi ha seguito le cose dall'inizio, cioè, come dice Burioni, ha studiato. Gli altri sono asini a 365 gradi. Certificato dall'Università di Pescara.
Tuitter è una fogna (cit.)
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