giovedì 5 marzo 2015

Stefano Fassina a Magione (Perugia)

Nota: anche Fassina nel girone della Rosicona?


Simone Boemio, il Grande Vecchio in carica delle Brigate Sovraniste per la Costituzione, informato all'ultimo momento di un convegno semi clandestino del PD sul Jobs Act del governo Renzi e sulle regole europee, si è precipitato sul luogo della riunione e ha effettuato le riprese video.

Altri video registrati dal Grande Vecchio:

Riflessioni - il guado del Rubicone


Nel video Stefano Fassina parla della politica del lavoro del governo Renzi. Una politica che credo di poter sintetizzare così: raccogliere la sfida mercantilista della Germania introducendo in Italia misure equivalenti alle famigerate riforme Hartz-IV. Una dimostrazione solare della logica che sottende i trattati Europei: libera circolazione di capitali, merci, servizi, persone, e moneta unica.

Nessuna forza politica ospitata nei talk show osa parlare di questa evidenza. Non il M5S, non la Lega di Salvini, men che mai Forza Italia o l'ectoplasmatico Nuovo Centro Destra.

E' vero che il M5S e la Lega di Salvini hanno sposato la tesi dell'uscita dall'euro, ma questi posizionamenti mi appaiono più come una mossa tesa a catturare consenso che non una reale messa in discussione del processo di unificazione europea. Anzi, dirò di più: attirando il consenso del campo anti-euro, queste due forze politiche depotenziano l'azione di quanti, dal basso, si stanno sforzando di far nascere nuove formazioni politiche che siano anti Unione Europea e anti liberiste. Lo prova il fatto che sia il M5S che la Lega di Salvini continuano ad affiancare alla questione euro le loro solite farlocche battaglie, dalla polemica contro la castacriccacorruzione alla becera drammatizzazione del fenomeno immigrazione. Due problemi la cui soluzione non sta nell'emanare provvedimenti repressivi, ma nel restituire dignità al confronto politico, affrontando i problemi nel loro giusto ordine di importanza. Una cosa impossibile nel quadro attuale di obbedienza ai diktat della Commissione Europea, il cui nome a noi italiani dovrebbe richiamare alla mente un'altra commissione...

Né il differenziale di corruzione con la Germania, né la presenza di troppi immigrati sono temi di primaria importanza, e anzi essi vengono ad arte gonfiati per distrarre i cittadini e impedirgli di cogliere l'essenza della situazione. Quanti sanno, ad esempio, che la crisi è causata dal declino degli investimenti privati, conseguenza delle bolle di credito-debito del sistema bancario europeo? Quanti sono coscienti del fatto che la cosiddetta indipendenza della BCE, di fatto una società per azioni privata, toglie ai cittadini ogni reale possibilità di dire la loro sugli indirizzi di politica economica? Basta parlare con il grillino medio o con il leghista medio per rendersi conto della totale insipienza delle rispettive visioni.

Questo significa, dal mio punto di vista, che i peggiori nemici dei cittadini sono proprio il M5S e la Lega di Salvini! Sono le quinte colonne dell'ordoliberismo, che si traveste da pecora per portarci tutti tra le fauci dei lupi. Un'operazione in pieno sviluppo ma non ancora giunta al pieno successo, per fortuna, perché sebbene costoro abbiano straordinari mezzi a disposizione, resta comunque il fatto che è difficile mentire a tanti per lungo tempo. Salvini può andare quanto vuole in televisione, il M5S con Renzi può fare tutti gli inciuci sulla Rai che vuole, mentre blatera di euro, ma non è detto che tutti i militanti del M5S e della Lega abbiano l'anello al naso! Lo stesso per una parte dei militanti ed elettori del PD, i quali certo non brillano (ahimè) per acume politico, ma non sono ingenui fino al punto di credere che si possa sfidare la Germania sul terreno della deflazione salariale. E che questo confronto si volga, alla fine, in un vantaggio per i lavoratori.

Il vero terrore degli ordoliberisti è che possano veramente sorgere nuovi partiti dal basso, per esorcizzare il quale va più che bene intercettare l'energia politica che ribolle in basso proponendo, come forze politiche farloccamente anti sistema, due partiti che non potranno mai diventare un serio problema perché sono interni alla logica dei trattati europei. Due partiti che non li hanno mai messi in discussione, nemmeno adesso che agitano la bandiera dell'uscita dall'euro senza spiegare il legame con con essi.

Fouquet, Cesare valica il Rubicone (1450 c.)
Che fare dunque? Penso che dobbiamo tenere gli occhi ben aperti, accettando sì il dialogo ma solo con con quanti, nel M5S, nella Lega, nel PD e in tutti i partiti, daranno segnali concreti di volerli abbandonare per unirsi a noi sovranisti. Non sto parlando della nascita di un partito unico sovranista, ma di una costellazione di forze che potranno, un giorno, costruire un fronte comune per tirarci fuori da questa situazione pazzesca e senza via d'uscita.

E' per questo che seguiamo con attenzione Stefano Fassina. Non ci facciamo illusioni, ma ascoltiamo vigili quello che ha da dire, e lo aspettiamo al guado del Rubicone.

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