venerdì 13 aprile 2018

La geometria politica del piano (complesso?)

C'è chi sostiene che la dialettica destra-sinistra debba essere sostituita da quella alto-basso. A me sembra, però, che si resti pur sempre nell'ambito di una visione unidimensionale, semplicemente si ruota la retta di 90 gradi e si ricomincia con gli stessi schemi mentali. Per di più con l'ingombro di quasi tre secoli di storia, durante i quali ci si è sempre riferiti  alla dualità destra-sinistra rappresentandocela mentalmente su una retta orizzontale.

Perché non proviamo a passare dalla geometria politica della retta a quella del piano? Consideriamolo come un gioco, senza prenderci sul serio. Magari ci si diverte.



Intendiamoci però sulle parole: una volta che scegliamo di ragionare sul piano, invece che sulla retta, dobbiamo necessariamente definire rispetto a cosa si è di destra o di sinistra, e in alto o in basso. Direi che possiamo intendere l'asse verticale come quello che divide il campo dei diritti civili (democrazia e gayezza sono sinistra, Stato forte e famiglia tradizionale sono destra) e l'asse orizzontale come quello che divide il campo dei diritti sociali (Stato sociale è basso, stabilità monetaria è alto). E siccome la dicotomia alto-basso è reale, mentre quella destra-sinistra è immaginaria, ecco che la nostra geometria politica si svolge su un piano complesso. Ma della possibilità di utilizzare l'algebra dei numeri complessi, nell'ambito della nostra geometria politica, parleremo un'altra volta, prima ci devo riflettere. Ad esempio, è necessario per prima cosa invertire gli assi, considerando quello orizzontale come asse immaginario, e quello verticale come asse reale.

Sia il mondo di chi sta in alto che quello di chi sta in basso è attraversato dalla dicotomia destra-sinistra, perché i diritti civili possono piacere o dar fastidio sia a chi sta in alto che a chi sta in basso, ma se ragioniamo sul piano disponiamo di una dimensione aggiuntiva. Abbiamo quindi l'alto-destra, l'alto-sinistra, il basso-destra e il basso-sinistra.

Il PD è di alto-sinistra, come LeU. Lega e FdI sono di alto-destra.  

Il M5S è di alto-sinistra.

Nooo! Ma che dici! Il M5S è di basso-sinistra! Sì vabbè. Lo dico da tempo ma vale la pena ribadirlo: per me il M5S è un movimento dall'alto (per la precisione né di alto-destra né di alto-sinistra ma, al momento, di alto-sinistra) votato da chi, in basso, sta sia a destra che a sinistra. Di più: è una rivoluzione colorata concepita, organizzata e sostenuta da uno Stato europeo che non fa più parte dell'Unione Europea. Ed è per questo che si definisce né di alto-destra né di alto-sinistra: per poter fare il cribbio che gli pare eseguendo gli ordini dei suoi elohim.

Berlusconi è antisimmetrico rispetto al M5S, ovvero: non è né di alto-destra né di alto-sinistra, ma di alto-sé_stesso.

E' un bel gioco di società, vero? Tutti i partiti rappresentati in Parlamento sono di alto-qualcosa, nessuna forza sociale di basso-qualcosa è invece riuscita a entrare. Però le forze sociali di basso-sinistra e basso-destra hanno portato voti in alto, e continueranno a farlo nel mentre assistiamo ai primi sforzi del mondo basso di ricostruire la propria rappresentanza politica. Ebbene, in questi sforzi ci si imbatte sempre col vecchio problema della dicotomia destra-sinistra, tuttavia di uso sempre più problematico. Perché, in assenza di una rappresentanza del mondo basso, si ragiona a specchio: chi è di basso-sinistra si sente obbligato a votare (utilmente) per l'alto-sinistra, chi è di basso-destra, similmente, per l'alto-destra. E non se ne esce, né se ne uscirà finché il mondo basso non sarà riuscito a rompere gli sbarramenti (maggioritario, raccolta firme, negato accesso alla comunicazione politica, proliferare di capataz litigiosi, e ancora ancora ancora).

Ma chi l'ha detto che chi è di basso-sinistra, in mancanza di una proposta politica "dal basso", debba per forza votare per l'alto-sinistra, e chi è di basso-destra per l'alto-destra? Non è forse vero che c'è una doppia dicotomia? Anche perché, non v'è dubbio, l'alto-destra e l'alto-sinistra, quando serve, ad esempio per gestire uno "stato di eccezione", si alleano, eccome se si alleano! E similmente, nelle fasi rivoluzionarie, non è forse vero che il basso-sinistra e il basso-destra si uniscono, per poi scannarsi tra loro una volta che, insieme, hanno sconfitto l'alto?

Ma se le alleanze tra l'alto-destra e l'alto-sinistra, come pure quelle tra il basso-destra e il basso-sinistra, sono possibili in momenti particolari, perché nelle fasi ordinarie della lotta politica, ossia quando non c'è né stato di eccezione né rivoluzione, si deve ragionare a specchio?

Io dico che dobbiamo liberarci dello schema a specchio, e cominciare a riflettere sulla possibilità, anzi sull'accettabilità, che il basso-sinistra e il basso-destra possano, tatticamente, stipulare alleanze asimmetriche. Ad esempio, nell'attuale situazione politica italiana, il basso-sinistra potrebbe sostenere la Lega e FdI, che sono di alto-destra, nel tentativo di coinvolgere FI che è di alto-sé_stesso (Berlusconi) in un fronte contro l'alto-sinistra del PD e di LeU e, in tal modo, costringere il M5S (alto-sinistra) a uscire allo scoperto. Così potremo finalmente cominciare a parlare degli elohim che, dall'unità d'Italia, rimescolano le carte della nostra politica.

E' ovvio che io sono per la costruzione di partiti di basso-sinistra che dovranno, col tempo, diventare egemoni, sì da tenere al guinzaglio i partiti di alto-sinistra e a bada quelli di alto-destra e di basso-destra.

Il vostro blogger sovranista vi saluta dal suo covo.

5 commenti:

  1. I partiti basso sinistra non hanno la minima probabilità di essere costituiti mancando totalmente nel loro DNA politico il concetto vitale di Interesse Nazionale . Sono dei pitagorici. I numeri irrazionali per non parlare degli immaginari e dei quaternioni sono al di là della loro comprensione unidimensionale .
    L'Internazionale sta alla sinistra come i numeri interi stanno ai pitagorici.

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    1. I partiti basso-sinistra non ci sono e forse non ci saranno, ma quei quattro gatti che stanno provando a farli nascere, seppur incapaci - e mi ci metto anch'io - sanno bene cosa sia "il concetto vitale di interesse nazionale".

      Poi vede, se un popolo in larga maggioranza preferisce sentirsi "cittadino del mondo", io non so che farci. Essere "cittadini del mondo" significa non appartenere a nulla, dunque essere individui, mònadi, significa in ultima analisi dare ragione alla Tatcher che diceva "la società non esiste"...

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  2. Interessante.. Io però vedo da sinistra a destra: in alto Leu, PD e FI,
    in basso Sinistra sovranista, Lega e FdI.
    E il M5S ? Al momento all'origine degli assi cartesiani!

    Andrea Giannone

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    1. Chissà se è solo un gioco di società. Cmq ti segnalo che ho apportato una piccola modifica, ridefinendo così i concetti destra-sinistra:

      "democrazia e gayezza sono sinistra, Stato forte e famiglia tradizionale sono destra"

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  3. Caro Fiorenzo di dò del tu che è di sinistra, mentre il voi è decisamente di destra e il lei è di.....centro ? A parte gli scherzi non possiamo procedere con queste collocazioni "democrazia e gayezza sono sinistra, Stato forte e famiglia tradizionale sono destra" altrimenti andiamo a finire come .............. Giorgio Gaber nella canzone Destra--Sinistra che sicuramente ricorderai. Inoltre volevo dirti che non escludo che si possa formare un partito di sinistra partendo dal basso , ad esempio Potere al Popolo ,che mi ricorda la vecchia Rifondazione Comunista,oppure
    Lotta Continua, Autonomia operaia,Potere operaio . Ora questi partiti hanno avuto un certo successo presso i giovani, ma non sono mai diventati partiti di massa . A mio avviso perché non hanno mai visto l'interesse dell'Italia . Ad esempio i titolari delle PMI sono sempre stati chiamati sprezzantemente " i padroncini " a sinistra. Ma vediamo esempi storici più consistenti . All'inizio del novecento il PSI era sicuramente un partito
    di sinistra e di massa . Quando nel 1914 bisognava prendere una decisione per fare la guerra agli Imperi Centrali ( le globalizzazioni dell'epoca )
    come si schierarono i militanti del PSI ? Contro gli interventisti e a guerra finita invece di una pacificazione fra cittadini dello stesso Stato
    si preferì sbeffeggiarli contribuendo non poco alla nascita del Fascismo , ma soprattutto al Dannunzianesimo che è stato un fascismo in nuce . Come ben sai molto della mistica fascista proveniva dalle gesta del Vate di Pescara .Ma si può anche rimanere totalmente a sinistra nell'analisi ricordando la storia della Rivoluzione Russa e il rapporto Trockij--Stalin
    In fin dei conti il socialismo in un solo paese di Stalin non era niente altro che " FRIST RUSSIA " dell'epoca .
    Comunque la tua idea del grafico cartesiano mi ha ricordato quella di Carlo Maria Cipolla . Occhio niente critica nei tuoi confronti ma solo un divertissement per rimanere nel tuo spirito di gioco . TE lo "linko" quì in basso
    Buona Vita

    http://www.giovis.com/cipolla.htm

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