sabato 7 aprile 2018
Le migliori menti
Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dallo sconforto, affamate nude isteriche, trascinarsi per social in cerca di scontri rabbiosi, sovranisti dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la Costituzione lavorista nel macchinario della notte 4.0, che in miseria e stracci e occhi infossati si autoconvocavano nel vuoto soprannaturale di alberghi di provincia fluttuando sulle cime della nazione contemplando Giggino Di Maio.
I sovranisti, quelli veri non quelli fasulli pompati dai media, sono allo sbando, si aggirano sconfitti e solitari sul campo di battaglia dove non sono nemmeno riusciti ad arrivare, prendendosela con Illo o potere al popò ma senza incolpare sé stessi. Ho partecipato a pieno titolo agli ultimi tentativi di costruire una lista elettorale sovranista, da settembre 2017 in poi, inutilmente. Nemmeno la proposta di partecipare concentrando le poche forze in una sola regione, da me reiteratamente avanzata, ha avuto accoglienza, si è andati serenamente allo sbando. Tra le rovine del campo di battaglia si aggirano ora gli ex aspiranti generali e colonnelli, immacolati e senza una ferita ma già pronti ad auto riconvocarsi in vista della prossima battaglia, quella per le elezioni europee del 2019. L'idea proviene da quelli che nemmeno hanno fatto lo sforzo di marciare con gli altri, essendosi defilati per tempo con la giustificazione che il vero scontro non fosse quello delle politiche, ma le elezioni europee.
Generali e colonnelli tutti senza esercito, con i galloni cuciti sulle divise che riportano il numero dei loro articoli e le visite sui loro blog, insomma generali e colonnelli da ranking. Nessuno che rappresenti altro che sé stesso, nessuno che debba il proprio ruolo al fatto di essere stato delegato.
Un esercito di galletti litigiosi la cui notorietà personale dipende esclusivamente dalla visibilità su Internet e dai convegni che sono riusciti a organizzare o a cui sono stati invitati, sempre pronti a dividersi perché non rispondono a nessuno. Anzi, i più noti di loro devono il successo alla visibilità che hanno ottenuto grazie alle ribalte graziosamente offerte dal sistema dei media. Questo è lo stato del sovranismo nei giorni in cui si gioca a tre carte, la posta in palio essendo andare all'opposizione, mentre la Patria stremata è sempre più esposta agli ukase dell'Unione Europea.
Me ne tiro fuori, senza esitazione né rimpianti. Non parteciperò ad alcun altro "incontro nazionale" nel quale coloro che devono confrontarsi non siano stati delegati da realtà territoriali, non spenderò più il mio tempo e le mie risorse per intervistare questi generali e colonnelli senza esercito, ma userò le mie energie - che non sono poche a dispetto degli anni - per costruire una realtà sovranista dove vivo. Una realtà che, quando sarà il momento, si raccorderà con altre, e altre ancora, fino al giorno in cui si farà il primo "incontro nazionale" di delegati eletti nelle rispettive realtà.
E saprò di essere riuscito nel mio intento quando, in vista di un "incontro nazionale", non sarò io, che pure avrò fatto nascere la sezione di Ciociaria, ad essere eletto per rappresentarla.
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Se intorno a ogni blog di un sovranista si riuscissero a riunire almeno 5 militanti saremmo messi meglio della Casaleggio.
RispondiEliminaMa vuoi che intorno a quelli più brillanti e attivi virtualmente non si riesca a creare un nucleo di almeno un centinaio di sovranisti pronti a mettere un euro al mese per tesserarsi?
Certo ci vuole l'umiltà di chiedere questo primo riconoscimento/mandato e accettarne i relativi vincoli; poi si deve essere disponibili a confrontarsi con altri rappresentanti sovranisti, i quali potrebbero rappresentare il doppio di quelli che rappresenti tu, quindi parlare in proporzione più di te, o addirittura decidere che tu parlerai come numero 24 della lista...beh, sì, lì l'ego fa "crack".
Un'altra ragione del perché non ci si vuole dare una struttura è perché si è pagati, o si aspetta di esserlo, per non darsela.
Arrivo a queste amare considerazioni per distrarmi dal nauseante teatrino tra il gatekeeper del Sud Giggino e quello del Nord Ruspantino.
https://www.youtube.com/watch?v=rhrnj9fdBJU