domenica 28 ottobre 2018

Il duello al primo sangue, il prestito forzoso e la democrazia sostanziale - quella "idraulica" non ci interessa

A scelta della parte lesa, il duello può essere:
  1. Al primo sangue, interrotto non appena uno dei duellanti sia stato ferito dall'altro, anche in modo lieve;
  2. Tale da proseguire finché uno dei duellanti non sia così ferito o stanco da essere fisicamente incapace di continuare;
  3. All'ultimo sangue, sino alla morte di uno dei contendenti.
Come sapete la mia lettura del contenzioso tra l'Italia e l'UE propende per il primo scenario. Il secondo sarebbe impedito dagli altri attori del dramma, il terzo non conviene a nessuno e potrebbe verificarsi solo per il concatenarsi di errori simili a quelli che portarono alla conflagrazione della prima guerra mondiale. Duello al primo sangue significa che o la Germania accetta una maggiore flessibilità complessiva delle regole monetarie e fiscali, oppure si va alla dissoluzione concordata dell'eurozona.

Il prof. Hans Werner Sinn, intervistato dalle Stuttgarter Nachrichten dichiara che "la Germania non può rendersi ricattabile, se necessario gli italiani dovranno uscire dalla moneta unica". Secondo il più prestigioso economista tedesco "siamo finiti in un vicolo cieco, dove non ci sono piu' vie d'uscita comode. L'unione di trasferimento non è una soluzione reale: porta ad una certa stabilità, ma a una stabilità che può anche essere descritta come una malattia cronica. Basta guardare al mezzogiorno italiano, che da decenni dipende dai trasferimenti del nord. Una malattia cronica come quella un'Europa che deve fronteggiare la concorrenza dei cinesi e degli americani non può permettersela".

La breccia verso una possibile dissoluzione concordata è implicita in questa ammissione: "L'enorme debito Target della banca centrale italiana nei confronti dell'Eurosistema e quindi indirettamente nei confronti della Bundesbank, quasi 500 miliardi di euro, non verrebbe ripagato. L'Eurosistema non ha basi giuridiche per far valere questo credito e dovrebbe quindi essere depennato, la Bundesbank dovrebbe sopportare circa il 30 per cento della perdita della somma complessiva".

Resta un problema perché, secondo Sinn, "Il debito estero verrebbe rimborsato principalmente in lire, ai debiti contratti a partire dal 2012 tuttavia non si applicherebbe. Dovrebbero essere rimborsati in euro, cosa che sarebbe piu' difficile". Sinn si riferisce alle Clausole di Azione Collettiva, che renderebbero problematica una completa ridenominazione in nuove lire delle obbligazioni sottoscritte dal 2013 in poi. Insomma l'establishment tedesco ci manda a dire, per bocca di H.W. Sinn, che la base di partenza per una trattativa di scomposizione dell'eurozona consiste, da un lato, nella rinuncia da parte tedesca ad esigere il saldo dei rapporti Target2, dall'altro nell'impegno a rimborsare in euro tutto il debito sottoscritto dal 2013 in poi. 

Non mi dilungo sulle questioni giuridiche perché non ho titolo per farlo ma, come cittadino dotato di razionalità e sufficiente cultura generale, rivendico il diritto ad entrare nel merito di quelle politiche, e osservo che, quando si aprirà la trattativa per la dissoluzione dell'eurozona, il governo avrà la necessità di rifinanziare le casse dello Stato. Infatti, da qualche tempo, è ricomparsa nel dibattito pubblico la parola "patrimoniale", che probabilmente assumerà la forma di un prestito forzoso. Anche in questo caso tralascio gli aspetti tecnici per arrivare subito alla questione politica. La domanda è:

Va bene la patrimoniale - o prestito forzoso?

La risposta giusta, a mio avviso, è:

A patto che...

...ci sia uno scambio politico. Ovvero che, in cambio del contributo del popolo al salvataggio dello Stato, ci sia il ripristino dei diritti politici per la sua effettiva e sostanziale partecipazione alla vita democratica; ovvero a patto che si ponga fine alla situazione di completo dominio del dibattito pubblico, da decenni nelle mani dei grandi gruppi privati che controllano capillarmente il sistema dei media, e che si smontino del tutto le regole elettorali di impostazione maggioritaria, per tornare a un sistema proporzionale puro coerente con la sostanza del dettato costituzionale.

Insomma, no taxation without representation!

A mio parere è questa la vera battaglia che ci aspetta, e non il preteso scontro all'ultimo sangue con l'UE, che non ci sarà. Sbagliano coloro che invocano la mobilitazione a sostegno del governo gialloverde impegnato, a loro dire, in un redde rationem con l'Unione Europea. Il punto è invece il seguente: saremo chiamati a pagare gli errori della classe dirigente eurista, della quale il governo gialloverde non è altro che una metamorfosi cui si è fatto ricorso per l'implosione del PD e Forza Italia, ma in cambio di cosa? 

Se ci sarà un prezzo da pagare gli italiani, ne sono certo, non si tireranno indietro ma, se ci mettiamo del nostro, allora vogliamo la democrazia sostanziale. Quella "idraulica" non ci interessa.

6 commenti:

  1. Caro Fiorenzo , questo è stato un fine settimana da fuochi di artificio sul tuo blog. Volevo commentare il post “Un piccolo chiarimento con i frequentatori del blog” ,ma mi sono imbattuto in altri tuoi articoli. Quindi faccio una sintesi. Innanzitutto complimenti per il video ,si proprio quello che Germano Martelli e Alessandro Scolari ti hanno contestato . A me è piaciuto molto ,vi ho trovato anche una sottile aria di auto-ironia. Credo che hai un talento nel campo dei filmati, cosa che avevo già notato in altre tue apparizioni autoprodotte.
    Detto questo però devo concludere che Bagnai aveva ragione quando parlava di “fraiolismo metodologico”, mi sono andato a rileggere anche la tua risposta sul sito Sollevazione del 23/6/2013.

    http://sollevazione.blogspot.com/2013/06/bagnai-e-il-fraiolismo-metodologico-di.html
    compresi i commenti relativi ,di cui uno è particolarmente interessante. quello di Francisco Goya 24 giugno 2013 20:36 . La tua risposta è la seguente “………..Bagnai mi considera un "pollo, mentre io penso che lui si stia sbagliando. La trama è tutta qua……."
    Detto questo chiarisco subito, a scanso di equivoci, che io non ti considero un pollo, ma va notato che ti stavi intruppando con gente che ora anche tu critichi apertamente la quale come fai notare aveva contestato il famoso Manifesto di solidarietà europea. C’è da dire però che tu hai mantenuto una onestà intellettuale a differenza sei “ sollevatori” Stabilito tutto questo veniamo al punto che a me preme mettere in evidenza.
    La mia critica su di te è questa: tu hai una concezione della politica alla vecchia maniera, in primis come concezione del partito che è ancora di stampo novecentesco, ma credi poi che esista ancora il POPOLO al posto delle MASSE.
    IL popolo. inteso anche come categoria morale è finito con l’avvento della industrializzazione e si è estinto per sempre con la grande guerra.
    In pratica quando parliamo di popolo parliamo dei dinosauri della politica.
    IL popolo come categoria morale aveva una sua saggezza, che ritroviamo nei proverbi. Ti risulta mai un pensiero di saggezza dalle masse? Ma di questo ne sei consapevole anche tu, infatti dici “ la stragrande maggioranza del popolo raglia "honestà" e "l'Italia agli italiani". C'è quindi in te come un retro pensiero,finita l'ubriacatura giallo verde,finalmente si procederà alla costruzione di un partito sovranista costituzionele. Fatta questa considerazione io penso che un punto in comune tu e Bagnai lo avete : siete entrambi dei razionalisti che credono nell'intervento della ragione dell’uomo nel condurre la storia e che di conseguenza la Storia abbia uno sviluppo Razionale. Niente di più falso. Io non conosco un solo esempio di razionalità nello sviluppo della Storia a partire dal preistoria fino a giungere a noi. Quello che tu chiami “ duello all’ ultimo sangue che potrebbe verificarsi solo per il concatenarsi di errori simili a quelli che portarono alla conflagrazione della prima guerra mondiale” non è una eventualità, ma una maledetta certezza la famosa legge di Murphy «Se qualcosa può andar male, andrà male.»
    Mi piace ricordare a tale proposito un discorso di Lincoln. IL 4 marzo 1861 Lincoln dichiarò nel suo discorso iniziale che la sua amministrazione non avrebbe iniziato una guerra civile. Parlando direttamente agli Stati del sud ribadì: «Io non ho intenzione, direttamente o indirettamente, di interferire con l'istituzione della schiavitù negli Stati Uniti, dove esiste. Credo di avere il diritto legale di farlo e non ho volontà di farlo» . Poi sappiamo come è andata esattamente.





    continuo giù


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  2. Che la Storia non abbia un andamento razionale lo si evince soprattutto dal fatto che tutte le civiltà sono tramontate, come ci ha fatto notare giustamente Oswald Spengler nel suo libro Tramonto dell’Occidente. Se la Storia fosse razionale sarebbe assurdo che l’uomo non intervenisse per correggere gli eventi a suo favore ,ma purtroppo qualsiasi civiltà nasce cresce e muore. Ne consegue per me che è proprio la terza ipotesi che tu scarti quella che ha maggiore probabilità di avverarsi, con una piccola modifica ,nel duello all’ultimo sangue periscono entrambi i duellanti e non ne rimane in piedi nessuno.
    Niente sfida al O.K. Corral, con lo sceriffo che sopravvive.
    Ho già detto in un altro post sul tuo blog come andrà a finire. L’ EUROPA finirà smembrata. Noi oggi siamo gli spettatori di questo dramma irreversibile. Oggi è il tempo in cui la politica non viene pensata come un progetto del buon vivere in una comunità, ma come metodo di organizzazione delle masse nel garantire le prestazioni più elevate possibili. E’ la riduzione dell’uomo a materia impiegabile quale fornitrice di energia -come in fin dei conti è sempre stato- con la differenza che oggi la tecnica si impone come l’unico ordine, e indica quali sono le uniche decisioni politiche legittime, che non sono altro che quelle che vanno verso più tecnica .A tale realtà va ricondotto TUTTO.
    Lo si chiami fascismo, comunismo ,democrazia. Lo scontro delle ideologie sul ruolo del capitale, delle divisioni di classe, delle discriminazioni razziali e della prevalenza dello Stato sulla società o di un solo partito sullo stato-vedi in Cina-è nulla in confronto alla pressante invasività della tecnica, alla quale sono sottoposti sia il fascismo che il comunismo oppure il liberalismo democratico. L’uomo ha la colpa di essere nato. Questo gli antichi Greci lo sapevano e lo hanno espresso nelle Tragedie per esorcizzarlo. L’uomo occidentale non scrive più tragedie da un bel pezzo, pertanto finirà tutto in una tragedia reale.
    Con questi ragionamenti, caro Fiorenzo , non voglio scoraggiarti dal dedicare le tue energie alla politica e alla costruzione di un partito di massa, a favore delle mass. Hai comunque dato un senso alla tua vita forse più autentico dei tuoi amici “sollevatori” che cambiano posizioni politiche ad ogni stormir di foglie.Resta vero però che la lotta politica è fra elite contro altre elite, che usano le masse per i loro obiettivi.
    "Esiste una grande differenza, che la maggior parte delle persone non comprenderà mai, tra la visione della storia futura e la sua visione come potrebbe essere. La pace è un desiderio, la guerra è un fatto; e la storia non ha mai prestato attenzione ai desideri e agli ideali umani" O.Spengler.
    Buona Vita

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    1. Si capisce chiaramente che sei un pessimista, infatti citi Spengler ("Che la Storia non abbia un andamento razionale lo si evince soprattutto dal fatto che tutte le civiltà sono tramontate, come ci ha fatto notare giustamente Oswald Spengler nel suo libro Tramonto dell’Occidente"). Vero, ma è anche vero che ciò che tramonta è anche nato.

      La Storia è solo caos? Oppure c'è un velo di razionalità, quella cosa che chiamiamo civiltà? Tu che dici? Basta il fatto che tutto finisca per non dare importanza a ciò che esiste? Io sono nato in un mondo che un velo di razionalità ce l'aveva, e mi piacerebbe andarmene avendo contribuito a conservarlo, magari estenderlo. Sai, quel "velo di razionalità" è stato essenziale nella "contabilità della mia vita".

      Ti ringrazio per avermi ricordato il post sul fraiolismo metodologico pubblicato da Sollevazione. Colgo l'occasione per segnalarti che sono stato eliminato dall'elenco che essi seguono. Strano destino il mio, l'aver dato visibilità a tutti ed essere stato bannato da tutti.

      Sulla mia lapide scrivete: SCASSAI LA MINCHIA, ERGO SUM!

      Mi raccomando, se dovessi sopravvivermi vieni a scriverla con un pennarello. ;-)

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  3. Caro Fiorenzo,lasciamo perdere le lapidi. Godiamoci la vita con i suoi alti e bassi e dedichiamoci a quello che più ci realizza o ci piace (compreso pane salame e passerina del frusinate).
    Ho appena sentito Stefano D'Andrea Presidente del FSI su BYOBLU, che non penso ti abbia mai bannato ti invio il link,ma probabilmente lo hai sentito anche tu.

    https://www.youtube.com/watch?v=m3ORpQoZvLo

    Come al solito ti saluto con un Buona Vita

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  4. Se non daremo il prestito forzoso alla patria saremo costretti a dare la patrimoniale alla Troika. (razionalmente la scelta sarebbe quasi obbligata).

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  5. "Strano destino il mio, l'aver dato visibilità a tutti ed essere stato bannato da tutti." Ciao Fiorenzo tanti nemici tanti onori, cmq questo è il prezzo da pagare per rimanere fedeli a se stessi. Chi tradisce, prima di essere infedele agli altri, tradisce ed inganna se stesso.

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