mercoledì 10 giugno 2020

L'albero del COVID si riconosce dai frutti

Si obietta: "Tanti hanno visto morire genitori e nonni.. è innegabile... a questi vaglielo a spiegare che è una bufala".

Non si può chiedere a chi è al fronte, e sostiene l'attacco del nemico in una zona dove questi sta sfondando, come sta andando la battaglia. Costui ti dirà che tutto è perduto, che il nemico ha vinto, che ha visto tanti commilitoni cadere sotto il fuoco. Chi sa come stanno le cose, o dovrebbe saperlo, è lo stato maggiore. Ma se esagera l'avanzata del nemico magari è perché non ha come fine quello di vincere la battaglia, ma altro.

L'albero del Covid si riconosce dai suoi frutti, alcuni dei quali stanno cominciando a maturare. Solo allora tutti vedranno. Io non ho bisogno di aspettare la maturazione dei frutti, perché sono un criminale. Voglio infatti avvisare i pochi che mi seguono, e magari pensano che io sia una brava persona, che si sbagliano di grosso, perché in realtà sono un criminale, ma un criminale che ha fatto una scelta morale diventando un soldato del Bene. Come Frà Crostoforo in gioventù, o come l'Innominato negli ultimi atti della sua vita, a un certo punto ho fatto una scelta morale, ma quello che deve esservi sempre chiaro è che la mia natura è, e resta, quella di un criminale.

Ed è per questo che, quando osservo le azioni dei criminali, queste per me non hanno segreti, ne vedo con chiarezza le trame e i fini a cui tendono. Posso sbagliarmi su una singola persona, ed è successo, perché talvolta mi piace illudermi di aver incontrato un altro criminale pentito, ma nel loro insieme i criminali li capisco, perché sono come loro.

L'albero si riconosce dai frutti, che stanno maturando. Per mesi mi sono sforzato di analizzare i dati e la comunicazione nel tentativo di far comprendere a tante brave persone l'inganno nel quale sono state trascinate, ma tutto è stato inutile. Lo capisco, non hanno un'indole criminale come me, nemmeno possono immaginare di cosa i miei simili sono capaci. Noi criminali siamo prevalentemente dediti al furto, l'omicidio è solo una necessità che, però, può trasformarsi per alcuni in una fonte di piacere. Questi ultimi sono criminali di secondo rango, diciamo declassé, ai quali ricorriamo in caso di necessità elevandoli temporaneamente, per poi ridurli alla condizione secondaria dove è necessario che restino perché la loro follia può portarci alla rovina. Noi criminali, infatti, siamo una minoranza.

Io li ho traditi, tanto tempo fa, pagandone il prezzo per tutta la vita. Respinto dai miei simili, mai accettato e capito da quelli per i quali ho rinunciato all'onorevole carriera criminale che potevo percorrere, inutilmente mi sono sforzato di aprire gli occhi ai tanti bambacioni, vittime designate dei mille inganni criminali tesi, costantemente, verso un unico e solo fine, quello di appropriarsi delle altrui proprietà. Non i soldi, attenzione, la cui creazione da sempre è nelle mani dei criminali e dunque non ne hanno bisogno, ma le proprietà, i beni reali.

L'albero si riconosce dai suoi frutti, e quelli dell'albero del Covid stanno arrivando a maturazione. Il piano inKoolao è uno dei frutti. Saranno da cento a duecento i miliardi di euro rappresentativi dei beni reali, ancora di proprietà collettiva, che i criminali pianificano di incamerare. Sarà un gigantesco trasferimento di proprietà dalle mani di tutti in quelle di pochi, il tutto col pretesto di rilanciare l'economia che è stata annichilita con la menzogna del Covid. Non che questo sia lo scopo dei criminali di taglia maggiore (che non sono certo italiani) i quali ne perseguono ben altri, ma ai piccoli delinquenti di casa nostra questo basta, anche perché di altro non possono occuparsi. Come ho già detto, non intendo sprecare altro tempo ed energie per far capire le cose ai bambacioni, anche perché costoro pretendono, per credere a ciò che non possono nemmeno concepire, che io gli fornisca la prova matematica. Sarebbe come chiedermi di dimostrare che il cielo è blu e l'acqua incolore: o lo si vede, oppure niente.

L'albero si riconoscere dai suoi frutti. A settembre, alla riapertura della scuola, si farà lezione anche all'aperto, così ci informano i mezzi di informazione nelle mani dei criminali. Che io ricordi, questo già avveniva al paesello nei primi anni dopo la guerra, quando tutto era distruzione e ruina perché i nonni dei bambacioni di oggi si erano vestiti d'orbace. C'era un albero, vicino alla stazione ferroviaria, sotto il quale fino a sessanta bambini, dalla prima alla quinta elementare, si riunivano intorno all'unico maestro per imparare a leggere e scrivere. Qualche anno dopo, era giunto il mio tempo di alunno, le cose erano migliorate: le classi si erano riformate e si stava in uno stanzone senza riscaldamento, ma per fare i bisognini dovevamo uscire e percorrere un centinaio di metri fino a una grossa siepe. Sarà bellissimo insegnare informatica ed elettrotecnica intorno a un grande albero!

Dal FQ del 10 giugno 2020: «Portare le discipline fuori non è una cosa complicata, attorno ad un albero puoi fare storia, geografia, scienze, matematica e letteratura. La didattica di un albero può far dialogare tutte quante le discipline. Credo che il poter usufruire da settembre in poi di tutte le opportunità che il fuori metterà a disposizione avrà due benefici: la naturale messa in sicurezza e il ripensamento della scuola. Tutto a costo zero. Nessuno potrà più dire “mancano le risorse”. Ogni maestro, ogni professore potrà con tanto di avvallo istituzionale usufruire dell’esterno: ogni territorio ha delle potenzialità, dovremmo metterci in dialogo con gli enti, le associazioni, cominciare ad usare di più quello che c’è fuori; penso agli spazi naturali ma anche gli spazi della cultura. Si apre una possibilità enorme per docenti ed educatori»

Altre perle:

«Se è immediato pensare che i docenti hanno bisogno di competenze digitali credo che sia loro diritto anche essere accompagnati a fare didattica dove il dentro e il fuori sono in dialogo»

«Le scuole all’aperto hanno assolutamente a che fare con il curriculum per competenze, con la valutazione formativa, con i compiti autentici; ma fanno anche tesoro delle neuroscienze, quindi mettono alla base di qualsiasi apprendimento l’importanza di emozioni positive e che ci sia. Ora la palla passa alla ministra che ha promesso le linee guida in tempi rapidi»

L'albero si riconosce dai frutti, che presto mangerete perché non ci sarà altro. I primi bambacioni appena risvegliatisi dopo averli assaggiati, già strepitano perché si faccia qualcosa, me è tardi, anzi era già tardi quando urlavano contro i podisti (i bambacioni dicono "runners") o scrivevano sui social "state a casa". E invece si doveva uscire, come ho fatto io e pochi altri come me con un'indole sì criminale, ma al servizio del Bene. Perché solo noi criminali possiamo capire le trame dei criminali. E' troppo tardi perché l'alluvione, causato dalla diga che i bambacioni hanno contribuito a erigere, ha deviato il corso del fiume: si è così creato un nuovo alveo, che scorre in una direzione diversa e impensabile fino a pochi mesi fa. E' davvero troppo tardi.

Cosa vi devo spiegare? Che i morti da coronavirus, stima gonfiata in ogni modo, sono in linea con la mortalità di una influenza severa, al più con sintomi nuovi che si è fatto di tutto per non riconoscere? Cosa devo spiegare io a chi non capisce che la morte di qualche migliaio di vecchi, che sarebbero comunque morti, per i criminali è un lieve effetto collaterale? I bambacioni sono buoni, non possono neppure concepire l'idea che si pianifichi la morte! Ho visto cose che voi, bambacioni, non potete immaginare...

Che vi devo spiegare, che un virus descritto come altamente contagioso e letale ha prodotto effetti miserrimi in molte vaste e popolose aree del mondo, intermedi in altre, usuali dove da sempre si misura un'alta mortalità stagionale per la presenza di un grande serbatoio di anziani tenuti in vita imbottendoli di medicine? Vi devo spiegare che per mesi tutti i mezzi di informazione, saldamente nelle mani dei criminali miei simili, vi hanno fornito numeri assoluti, non rapportati alla popolazione, non rapportati a ciò che avviene regolarmente ogni anno? Che vi devo spiegare? Che proprio nelle regioni dove domina la borghesia cotoniera - questo è il nome della cupola dei criminali di secondo ordine di questo paese - ci sono stati picchi di mortalità e morbilità assurdi, che qualsiasi analisi statistica seria eviterebbe di considerare perché evidenti aberrazioni statistiche da ascrivere ad altre cause?

Avevamo l'albero del Pane perché questo paese, al prezzo di sacrifici assurdi interamente scaricati sui lavoratori, si era ripreso. Ricordate? Avevamo un attivo nei conti sull'estero secondo in percentuale solo alla Germania, ce l'avevamo fatta... poi c'è stato il Papeete.

E non sia mai! C'è ancora tanto da spolpare!

L'albero si riconosce dai frutti, cari delatori, cari timidi rivoluzionari delle tante combriccole nate per ripristinare la Costituzione, cari "io speriamo che me la cavo", care miss partecipanti al concorso di bellezza no-euro. Quando esordite dicendo, come il Fusarino, "la pandemia c'è stata, ma il liberismo ne ha approfittato" io capisco che non siete dei criminali, oppure che lo siete ma non avete fatto la scelta di campo di Frà Cristoforo e dell'Innominato. E mia e di altri pochi criminali che invece l'hanno fatta.

Ci chiamano complottisti, veniamo scientemente e volutamente confusi coi tanti fuori di testa che un sistema malato e nemico dell'uomo ha generato, ci infiltrano, ci impediscono di parlare, ci censurano, e tutto questo accade perché è in corso un immenso furto di proprietà collettive. Pensate davvero che il vero obiettivo di questa banda di criminali di secondo ordine sia il 5G? Credete che questi nanerottoli vogliano sterminarci con le onde elettromagnetiche? Che vogliano imporci i vaccini per indebolirci? Che vogliano effettuare una sostituzione etnica? Ma questi sono, eventualmente e ammesso che se ne possa discutere razionalmente, obiettivi ben oltre la portata dei mentecatti cotonieri, questi vogliono solo la nostra roba! Non confondiamo i livelli del dibattito, per favore.

Sapete che vi dico? Magari è vero che, molto più in alto, si progetta un ri-modellamento sociale globale che comprende anche tutte queste belle cose, dai vaccini al chip sottocutaneo passando per l'abolizione del contante, può darsi, ma il crollo assurdo del Pil indotto in Italia col terrore sanitario e senza alcuna ragione ci segnala, senza dubbio per la mia mente criminale che capisce benissimo come ragionano questi bastardi, che costoro perseguono esclusivamente i loro interessi di classe cotoniera. Su tutto il resto, che ci sia o meno, si limitano ad obbedire.

Cedendo al terrore avete eretto la diga, il fiume della storia nazionale ha scavato un nuovo alveo che va in una diversa e impensabile direzione, e voi mangerete i frutti dell'albero del Covid! Da essi riconoscerete l'albero, capirete senza bisogno dei numeri.

2 commenti:

  1. Non pensavo di essere un criminale anche io , e per questa consapevolezza che mi hai dato ti ringrazio.

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  2. Grandissimo articolo Fiorenzo....concordo su ogni carattere, anche gli spazi...

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