Post correlato: Se la sono fatta nelle mutandine - egodellarete 8 settembre 2018
Chissà se questa volta mi pubblicherete. Nel merito:
Con la folle scelta dell’appoggio “tattico” al governo gialloverde avete dilapidato un patrimonio di credibilità, di cui non eravate proprietari in quanto frutto del lavoro di decine e decine di persone che avevano investito (anche) su di voi. Di Bagnai si può dire con certezza che quello che ha fatto non è stato un errore, ma la lucida e feroce volontà di “fuggire da Pescaracas” per non tornarci mai più, e avete perseverato nell’errore fino al punto di costituire, un paio di mesi fa, la cosiddetta “Consulta no-Mes” con soggetti del calibro di Antonio Maria Rinaldi. Non infierisco su LBC, perché non ne vale la pena (sfido chiunque etc. etc.).
Ora di errori ne abbiamo fatto tutti, ma quando si sbaglia si deve pagar pegno e accettare, come nel gioco dell’oca, di retrocedere di qualche casella, ma non mi risulta (se sbalio mi corigerete) un vostro articolo in cui ammettete che la teoria dell’appoggio tattico sia mai stata oggetto di una chiara autocritica. Adesso ve la prendete ancora con Bagnai, cioè con un personaggio che ormai non conta più un cazzo nella nostra area avendo solo adepti leghisti? Sono anni che non ci sentiamo, dal tempo del famigerato “appoggio tattico” a un governo costituito dai grillini, che hanno impostato la risposta alla (falsa) pandemia all’insegna del penitenziagite – (oggi al governo col PD), e dai leghisti, un partito che non merita nemmeno lo sforzo della valanga di insulti che gli si dovrebbe rivolgere. Lasciate perdere questo inutile personaggetto, al quale penserà la Provvidenza, e ridefinite la linea politica ammettendo gli errori del passato, tra i quali la pretesa di essere un’avanguardia in un momento in cui ciò non è letteralmente possibile perché tutto è sprofondato nel caos.
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