Quando un risparmiatore porta i suoi soldi in una banca privata, egli trova assolutamente ragionevole considerare quel denaro come un suo patrimonio. Lo stesso risparmiatore, quando sceglie la "banca Stato", cioè acquista titoli di stato, miracolosamente genera un "debito pubblico". Ora, la banca privata iscrive i depositi alla voce "passività". Ma allora, se l'insieme dei depositi sotto forma di titoli di stato sottoscritti dai risparmiatori è chiamato "debito pubblico", perché l'insieme dei depositi giacenti nelle banche private non viene chiamato "passività privata"? Si tratta di uno sporco trucco lessicale poiché, in realtà, sia i depositi bancari che i titoli di stato sono il patrimonio dei cittadini. Con la differenza che le banche private falliscono regolarmente, e altrettanto regolarmente viene chiamato, in loro soccorso, lo Stato. La beffa intollerabile è che lo Stato, cioè tutti noi, viene descritto, dalla carta straccia dei liberisti all'amatriciana, come il responsabile, quando invece è il settore privato che è andato a gambe all'aria.
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