venerdì 1 novembre 2019

Tutte le strade (ri)portano alla sovranità

Avevo visto il video dell'intervento di Carlo Galli alla kermesse annuale di A/Simmetrie, sapete: il compleanno di Goofy... patrocinato dall'Università di Pescaracas e dalla Regione Abruzzo...

Link correlato: PER NON ESSERE QUERELATO DA BAGNAI, TOLGO IL PEZZO
 Maurizio Blondet  29 Ottobre 2019


Ne ero rimasto colpito, soprattutto nella prima parte, ma anche infastidito per le continue interruzioni degli astanti, chiaramente in preda a uno stato di sovreccitazione legaiuolo. Così sono andato in cerca di altre presentazioni del saggio di Carlo Galli "Sovranità" e ho trovato questo video del 21 maggio 2019 nel quale Galli discute il tema con Francesco De Sanctis e Geminello Preterossi. Vi invito a guardarlo tutto, ma qui sotto vi propongo un estratto con l'esposizione di Carlo Galli.



Nota: i frequentatori abituali del blog sono obbligati a prendere visione almeno dell'intervento di Carlo Galli. Aspre sanzioni saranno applicate ai trasgressori.

3 commenti:

  1. Non ci vedo una contraddizione con quello che ha detto al Goofy! Posto che al Goofy non ha fatto mica un intervento apologetico del legaiolismo.

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  2. A proposito di sovranità, vorrei chiedere a Fiorenzo di proporci un commento a proposito di questo post di Pierluigi Fagan sul rapporto tra sovranità e potenza:

    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10219161518764405&id=1100565428

    La conclusione di Fagan:
    «Forse, i teorici della sovranità astratta, dovrebbero fare i conti con la potenza concreta. Nei prossimi trenta anni, senza un minimo di potenza, si diventerà sempre più una stringa del codice di chi ha la potenza di programmare il proprio futuro facendolo diventare il tuo futuro. Tale condizione può idealmente non piacere, ma qui il piacere c’entra poco, il gioco e le sue regole fanno parte della potenza, chi la ha, le impone e se non si gioca a quel gioco, si verrà giocati. Tutto il resto è moto browniano che spesso prende l’impotente forma di scritture, appelli, articoli, fondazione di micro-partitini che soddisfano l'egomania di chi vi si dedica, lamenti ed invettive, veicolate dall’infrastruttura progettata e realizzata dalla potenza americana cinquanta anni fa. Incluso questo post.»

    Fagan, che è un intellettuale interessante, da tempo si impegna per dichiarare che nel XXI secolo uno Stato come l'Italia da solo non ha la potenza necessaria per stare nel mondo complesso, ma, visto che anche l'UE è un progetto insensato, propone una sorta di via di mezzo, una confederazione tra Stati europei mediterranei. Al di là della pars construens faganiana, come commentare il continuo attacco a chi, come il FSI ("micro-partitini"), cerca di restituire sovranità all'Italia, attacco che, come detto, è dettato dall'opinione secondo cui l'Italia non avrebbe la potenza (nel XXI secolo) per esercitare sovranità?

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