sabato 14 novembre 2015

La verità è che non sappiamo la Verità.


Ho passato la sera a leggere il "De bello gallico" di Giulio Cesare poi, qualche minuto fa, ho acceso il televisore e ho saputo dell'attentato a Parigi. 

La prima cosa che mi viene da dire è che siamo in guerra ma non sappiamo chi sia il nemico.

L'Isis? Fatemi capire, perché io sono un po' tonto: l'occidente, la Nato, l'Unione Europea, la Russia, l'Iran, la Siria, Hezbollah, tutti contro l'Isis, uno "Stato" non riconosciuto da nessuno, la cui base territoriale è costituita da una parte dell'Iraq il cui territorio è controllato da un governo alleato dell'occidente, con una forte presenza di forze USA, e non si riesce a stroncarlo in una settimana? Dobbiamo credere a questo?

Sono stato ragazzo ai tempi della guerra del Vietnam, ma allora l'informazione mainstream ce lo diceva chiaro e tondo che dietro il Vietnam del sud c'erano gli USA, e dietro i vietcong l'URSS e la Cina, e dunque che era una guerra per procura tra le grandi potenze. Oggi, invece, il raccontino è che tutti sono contro l'Isis, e che questi tengono in scacco il mondo intero perché sono combattenti fanatici (o eroici, come sostiene qualcuno).

Io non ci credo. Per come la vedo io siamo in una guerra mondiale. Per quello che posso capire, ma non prendetemi troppo sul serio, questa è una guerra con molti attori ma senza una linea di demarcazione che consenta di dire "noi contro loro". Questa mi sembra una guerra multipolare, nella quale molti attori sembrano avversari in uno scenario, e contemporaneamente alleati su un altro. Poiché questo non è chiaramente razionale, forse (e dico forse) la ragione è che facciamno un errore fondamentale: pensiamo che lo scontro avvenga tra Stati, mentre in molti casi le vere centrali di comando sono trasversali ad essi. Sto parlando soprattutto dell'occidente e del medio oriente, il luogo del mondo in cui il vero potere (quello che gestisce lo "stato di eccezione") da tempo non è più nelle mani degli Stati, bensì di una molteplicità di complessi militari, industriali e finanziari.

Dirò di più: gli unici veri Stati coinvolti in questa guerra multipolare sono la Russia, l'Iran la Siria e Israele, tutti gli altri attori sono in realtà complessi militari, industriali e finanziari che si contendono il vero potere all'interno degli stati dell'Occidente, ormai ridotti a poco più che vuoti contenitori pseudo democratici. Sotto la democrazia niente!

In questa guerra le nostre vite non valgono nulla. Per farvi capire quello che sento, riporto un brano di Elias Canetti, che ho letto sul blog di Orizzonte 48:
"Chi vuole dominare sugli uomini cerca di svilirli, di sottrarre loro forza di resistenza e diritti, finchè siano davanti a lui impotenti come animali. 
Egli li trasforma in animali, e anche se non dice apertamente entro di sè è ben cosciente di quanto poco gli importino: parlandone con i suoi confidenti egli li definirà pecore o gregge. 
Il suo scopo resta sempre quello di "incorporarseli" e di sfruttarli
Gli è indifferente cio' che resterà di loro
Quanto peggio li ha trattati tanto piu' li disprezza. 
E quando non presentano piu' nulla di sfruttabile egli se ne libererà di nascosto, come dei propri escrementi, preoccupandosi che non appestino l'aria della propria abitazione" 
Elias Canetti " MASSE E POTERE" pagg. 252.  "  
Continueranno a dirci che il "nemico" è l'Isis, ma io non ci credo. In realtà non vogliono farci capire che questa è una guerra tra complessi militari, industriali e finanziari che utilizzano le risorse sotto il loro controllo, all'interno degli Stati dell'occidente e del medio oriente, per farsi la guerra tra loro, e questo è il loro unico interesse comune.

Quanto al resto si sparano addosso, e il campo di battaglia sono le nostre città, le nostre stesse vite. Guai se tutti capissero ciò!

6 commenti:

  1. Sì forse dovrò guardarmi in torno quando esco di casa la guerra è tra noi , purtroppo ho visto la morte è il senso di vuoto e di impotenza che ti lascia.
    Ho quasi 50 anni quando ero giovane credevo che il progresso, la civiltà, il socialismo, potesse
    almeno far crescere nell uomo una coscienza diversa
    Infondo ero solo un ragazzo. ma dio quanto mi sbagliavo

    Con amarezza martino

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  2. Nemmeno io ci credo. Non si può organizzare e tenere in piedi un esercito senza avere enormi risorse economiche e senza godere della protezione degli Stati che contano sul piano geo-politico o, comunque, di apparati interni ad essi (non è possibile non capire che, se le superpotenze della Terra lo volessero, spazzerebbero via l'ISIS in mezz'ora).

    Sono d'accordo anche sul fatto che, almeno in Occidente, i giocatori di questa lurida partita non sono i governi, ma direttamente i potentati privati di cui i governanti sono i "mediatori" a livello politico e istituzionale, cioè gli impacciati e disgustosi fantocci (vds., per tutti, "il ragazzo immagine del complesso militare e industriale U.S.A.").

    Quanti ancora cadranno nella trappola tesa dai suddetti potentati e così politicamente utile ai suddetti fantocci, identificando ISIS e mondo islamico? Tanti, quasi tutti; se non altro perché l'uomo medio rifiuta istintivamente l'idea che si possano pianificare stragi di innocenti senza essere necessariamente motivati dall'odio viscerale.

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  3. Chapeau Fiorenzo, hai messo in evidenza il deficit di sovranità che oggi interessa non solo i paesi della UE, ma persino il paese leader della Nato.
    Siamo di fronte ad una crisi della democrazia declinata in salsa capitalista, un capitalismo ontologicamente fondato sulla competizione piuttosto che sulla cooperazione non può che trascinare le democrazie verso l' oligopolio se non addirittura il monopolio della rappresentanza, cioè la fine stessa della democrazia.

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  4. Riflessione profonda, c'é molto di vero.Si possono aggiungere alcune considerazioni.Da qualche decennio in Medio Orientec'é una specie di guerra per procura, ma dopo il 2001 abbiamo avuto un'accelerazione.Si é attaccato l'Afganistan dove erano forze armate dall'occidente in funzione anti URSS, poi l'Irak accusato di avere armi di distruzione di massa, accusa che si sapeva falsa, e di essere amico di Bin Laden quando in decenni aveva dimostrato di essere un stato laico e contrario agli estremismi pseudoreligiosi.L'occidente , o più esattemente gruppi di potere occidentali , come anche da Fraioli detto, da anni sta attaccando la Siria, unico paese laico dell'area perché amico della Russia, all'Isis e altri amici sono state fornite abbondanti armi ( un po' di commercio é sempre utile). Anche ora l'Isis ha avuto aiuti e armi attraverso la Turchia ( é possibile pensare che i Paesi occidentali non abbiano approvato? ). Oggi quindi l'Isis é una specie di "nemico necessario", un po' si aiuta e un po' si combatte ed é per questo che la soluzione ad oggi non é stata trovata.

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    1. La ringrazio per il contributo. Sono però costretto a ricordarle che "questo non è un blog per anonimi", e dunque che, se non fornirà elementi sufficienti a identificarla con sufficiente certezza nel suo profilo, non pubblicherò altri suoi commenti. La prego di non volermene, ma devo necessariamente adottare lo stesso criterio con tutti.

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  5. A proposito di verità che non sappiamo, segnalo questa (almeno per me) interessantissima videointervista che svela retroscena geopolitici poco noti della storia recente e contemparanea di questo Paese: http://www.byoblu.com/page/2

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