mercoledì 18 novembre 2015

Ti stimo fratello

Così si fa!
a (partito dello 0,1%) + b (strampalata la parola "sovranismo") + c (melma sovranara) + d (furto di finanziamenti) = Bagnai ci stima.


12 commenti:

  1. Il comportamento di SdA è coerente con l' obiettivo politico, un segnale di maturità da non sottovalutare, si tende la mano anche al cafone quando si sa di essere più avanti.
    Poi conteranno i numeri per carità e nell'ARS ho l' impressione che ci sia una propensione al proselitismo più diffusa e matura, a parte qualche esternazione retorica del capo.

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    1. Ippolito, in un momento come questo la battaglia politica offre una sola alternativa:

      a) battersi per un cambiamento radicale, il che implica la sostituzione dell'attuale classe politica (almeno nelle posizioni di vertice).
      b) battersi al fine di essere cooptati nell'attuale classe politica, alla quale si offra una via d'uscita per i suoi errori.

      Nell'ipotesi (a) Bagnai non vorrebbe nessuno accanto a sé, se non in posizione prona e subalterna. Chi si accontentasse di uno strapuntino potrebbe trovare interessante anche questa prospettiva. Tutti gli altri sarebbero concorrenti da sbranare.

      Nell'ipotesi (b) Bagnai non potrebbe far altro che continuare a fare quello che già fa: espellere gli indisponibili a trovare una via d'uscita "inciucista" con le attuali classi dominanti e tenere dentro, o almeno ai margini, quelli che diano qualche segnale in tal senso.

      That's all folk.

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    2. su Bagnai son d' accordo, mi ha stupito positivamente il d' Andrea, di una lucidità e calma olimpica, segno di superiorità emotiva.

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  2. A tuo avviso, Fiorenzo, su quale delle due opzioni punta di più, il Cavaliere dei Parioli?... Così, per mera curiosità di deluso - non incolpevole. Ah, come ho potuto illudermi, a 37 anni suonati, che coi Bagnai si potesse, non dico cambiare, ma almeno migliorare il mondo?!... Mea culpa (per quel che vale)!

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    1. Bagnai ha costruito un "think tank", e questo è un fatto. Come in tutti i "think tank" vi si entra per cooptazione. Dunque SdA è completamente, totalmente, assolutamente fuori strada nell'ipotizzare, ad oggi, una qualsivoglia collaborazione politica con il suddetto "think tank".

      Ciò perché è un fatto certo che l'equazione "a+b+c+d=Bagnai ci stima" sia sbagliata. L'equazione corretta è "a+b+c+d=Bagnai ci detesta". Lo capisce anche un bambino, ma non SdA. Come non ha capito, per lungo tempo, che il fatto che i prezzi nel sud Italia fossero più bassi che al nord non rilevava ai fini della dinamica del processo che ha lo portato a un aggravamento delle condizioni economiche. Sto parlando dell'ormai mitica polemica "mi nonna risparmiava". Niente di grave, per carità, in fondo è un giurista ed è anche normale che la dinamica di un processo potesse sfuggirgli, ancora qualche anno fa.

      Quanto a Bagnai, ai miei occhi la sua colpa, per me imperdonabile, è il disprezzo elitàrio per chi, dal suo punto di vista, sarebbe "in basso". Sai qual è la prima cosa che uno schiavo perde? E' la dignità, che gli viene immediatamente strappata non appena perde la libertà. Per questo, in memoria di ciò, non dobbiamo mai dimenticare che chi tenta, con qualsiasi motivazione, di toglierci la dignità, è un nemico, in atto o potenziale.

      Prova a chiudere gli occhi e ad immaginare la sorte degli schiavi, nell'antichità, subito dopo la perdita della libertà: in qual momento, prima che venissero messi in vendita, gli si faceva capire la loro nuova condizione. Ciò avveniva per mezzo di maltrattamenti e umiliazioni che avevano lo scopo di togliergli ogni dubbio: venivano privati della dignità! Ecco perché, in tante occasioni, città intere preferivano farsi massacrare, piuttosto che aver salva la vita. Una volta privati della dignità, e dunque resi schiavi, poteva anche accadere che fossero trattati bene, questo è vero. Pensa a Marco Tullio Tirone, schiavo di Cicerone, da questi liberato all'età di cinquanta anni. Che sia il percorso che ha in mente SdA?

      Not my way.

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  3. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro Fiorenzo, bisogna sempre lasciare delle porte aperte, è quanto sta facendo D' Andrea, sai bene quante volte queste porte sono state attraversate, non da padroni ovviamente, ma da figliol prodigò.

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  4. Guarda, sarò ripetitivo, ma mi sento di doverti ringraziare ancora! Stavolta, per questa tua analisi "diacronica" delle dinamiche di oppressione reciproca sì care a noi umani (... meglio gli androidi e le loro pecore elettriche? Me sa...). E ribadisco il mea culpa di cui sopra: doppio, appunto, in quanto non provavo alcuna empatia per quelli che Illo trattava a pesci in faccia sul blog (parallelamente al suo cianciare di solidarietà per i più deboli, beninteso!). Nessuna empatia per quegli "ultimi" verghiani, finché la stessa sorte non è toccata a me. In fondo, un giusto contrappasso. Vedrò di farne buon pro, almeno quanto delle lezioni tecniche del prof. di Pescara, lezioni che forse mi renderanno un po' meno schiavo dentro.

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    1. Se non gli fossi anch'io riconoscente per quello che ci ha fatto conoscere (a differenza di tanti altri) lo tratterei molto peggio di quanto faccio. Come insegnante è stato molto generoso, questo non può essere negato. Ti sorprendi se ti dico che è stato questo il filo che più saldamente mi legava a lui quando si andava d'accordo?

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    2. No no, non mi sorprende. Sei insegnante anche tu, dunque avevi - ed hai - più strumenti per cogliere l'autenticità ed il valore dei suoi intenti... pedagogici. (Gli staranno fischiando le orecchie?...)

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    3. Ti offro un esempio del perché Bagnai mi affascinò. Se ti guardi l'intervento del relatore eponimo Giandomenico Majone, la prima cosa che ti viene in mente è: ma questo che cazzo dice? E invece Majone dice cose fondamentali, sebbene con una capacità espositiva desolante. Ecco, quando vedo queste cose, il fatto cioè che Bagnai si sforzi di far arrivare al grande pubblico il contributo di uno studioso come Majone, mi viene quasi voglia di dimenticare che ci ha definito "melma sovranara". Ma dura il tempo di un attimo.

      Prima si deciderà a chiedere scusa e meglio sarà per tutti. Lo farà mai? Ormai ne dubito. La sua battaglia continua ad essere quella di esigere che a chiedere scusa siano certi deficienti "de sinistra" tipo Paolo Ferrero et similia (il "dentifricio uscito dal tubetto" per intenderci) mentre dovrebbe farlo lui stesso con quelli che per primi, anzi prima di lui, si sono mossi, dal basso e con mezzi infimi, mobilitandosi contro la follia dell'Unione Europea. Ma non ce la farà, ormai è affogato dentro twitter: un universo nel quale è fin troppo facile avere un pubblico che gli dà ragione a prescindere.

      Parce sepulto, o risorgerà il terzo giorno? Tu che dici?

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  5. E che te devo di'? Applichiamo per estensione la vecchia e cara scommessa di Pascal?... Nel mentre, vado a cercar di capire cosa cazzo voglia dire quel Majone, eh eh...

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  6. Non metto minimamente in discussione la sua conoscenza economica ne tanto meno
    i suoi meriti divulgativi , ma da come scrive sono convinto che voglia rimanere rinchiuso
    nella sua torre d'avorio . Vabbè che sono un asino , ma io un suo post non riesco a leggerlo
    fino alla fine e quindi ammiro i suoi followers e mi domando anche chi siano .
    Però , nella mia carriera universitaria , quanti professori ho conosciuto , che agli esami
    si incazzavano e dicevano : le cose semplici , voglio sentire le cose semplici , non
    allarghiamoci troppo che poi andiamo infognarsi e non ne usciamo piu' ?
    Lasciamo le cose complicate agli esperti.

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