venerdì 27 aprile 2018

Cos'è il sovranismo


Vuoi uscire dall'euro ma restare nell'UE? Non sei sovranista. Vuoi la flat-tax? Non sei sovranista. Pensi che una tecnica monetaria ci renderà ricchi e felici? Non sei sovranista. Lanci proposte sulla piattaforma Rousseau per uscire dall'euro? Non sei sovranista. Essere sovranisti significa battersi per il socialismo nei confini dello Stato nazionale, dunque lottare per affermare, all'interno della nazione, il principio democratico e sconfiggere il principio oligarchico. Gli avversari dei sovranisti sono i liberali, cioè a dire, oggi, tutti gli altri.

Io capisco che siamo stati abituati a prendere per veri concetti assurdi che infrangono il principio di non contraddizione, capisco tutto e sono comprensivo, ma, per favore, prendetene coscienza e levatevi di torno da noi sovranisti. Prendiamo la flat-tax, cavallo di battaglia della Lega: il buon Borghi ci spiega che, con la flat-tax, il PIL aumenterà per cui abracadabra trickle down! Dov'è l'errore logico? Semplice, l'errore consiste nell'aver dimenticato (o far finta di aver dimenticato) che le tasse sono uno strumento politico, la cui funzione principale è quella di ostacolare o favorire l'accumulo di ricchezza da parte di chi ha redditi alti, la qual cosa è un presupposto fondamentale per l'esistenza o meno della democrazia. Non può esserci democrazia quando le differenze di ricchezza tra le classi sociali aumentano oltre misura, e dunque per salvare la democrazia è necessario tosare i redditi di chi sta accumulando troppo. Vi prego di notare che sto parlando di "redditi" dei ricchi, non di "patrimoni" dei ricchi, incidere sui quali è inutile e dannoso. Basta tosare i redditi, e in dieci anni le cose si mettono a posto. Che è quello che stanno facendo oggi, ma con la classe media invece che con i redditi veramente alti. Altro che flat-tax, quello che serve è un'aliquota marginale fortemente progressiva!

Nooo gridano i fanatici della flat-tax, perché se tassi troppo i redditi alti c'è più evasione, e soprattutto si disincentiva la voglia di darsi da fare. Che bella favoletta! Davvero pensate che sia facile evadere le tasse quando si percepiscono alti redditi? Casomai, evadere è possibile quando si guadagna poco, che so, quando si fa il cameriere, lo sguattero, il giardiniere, l'avvocato di provincia. Ma ditemi, davvero Fabio Fazio può evadere? 

Non solo, questa teoria del trickle-down puzza di razzismo lontano un miglio, perché sottende la tesi che chi guadagna di più è ontologicamente migliore di chi non ce la fa per cui, se tassi quelli ce la fanno, disincentivandoli, non è che gli esseri inferiori possano fare ciò che essi rinunciano a fare. E infatti, se Fabio Fazio venisse tassato con le tabelle irpef in vigore negli anni sessanta, lui lavorerebbe di meno e non si troverebbe nessun altro presentatore che abbia voglia di sostituirlo, col risultato che le trasmissioni televisive tornerebbero ad iniziare alle 17:00 per finire prima di mezzanotte (e i bambini a letto dopo carosello). O no?

8 commenti:

  1. Un Socialismo Nazionale insomma.. o come lo chiama De Benoist "Socialismo identitario".. :-P

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    1. Dove la trovi l'equazione "socialismo nazionale=socialismo identitario"? Lo dice Benoist? E anche ammesso che lo dica, e che tu non abbia letto male o abbia letto errate interpretazioni di Benoist, a noi che ce ne cale? Quell'equazione è semplicemente sbagliata.

      La radice dell'errore consiste nell'adottare un assioma falso, che la nazione possa essere soltanto identitaria, cioè una comunità di sangue (caso 1) o di destino (caso 2). Si trascura il caso 3, di gran lunga il più frequente nella storia, e cioè che la nazione è una comunità storicamente determinatasi. Nessun legame di sangue, nessuna mitologia, ma una storia comune che ha creato nel tempo della storia il tessuto culturale e linguistico, le reciproche relazioni economiche e sociali che sono la nazione. Dunque la nazione nasce nel tempo della storia, vive nel tempo della storia, e un giorno muore. Come deve morire tutto ciò che è nato.

      La differenza è evidente ed enorme. Se la nazione è fondata sul legame di sangue, allora siamo davanti al caso (raro) di una comunità fondata sul razzismo. Se la nazione è fondata su un preteso destino comune, siamo davanti ai classici deliri mitologici caratteristici delle saghe del nord. Ma né il primo né il secondo sono il caso dell'Italia e, in generale, dei popoli mediterranei.

      Ora la domanda è: la nazione italiana è già arrivata al momento della sua morte, oppure ha la forza di reagire? Nel mio piccolo io mi sono schierato, e dico che non è ancora giunto il tempo (storico) della morte dell'Italia. E tu? Anzi, e voi?

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    2. Non so se sia giunto il tempo della morte, certamente sarebbe triste morire così, senza orgoglio, senza consapevolezza.

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  2. Nazional Socialismo non suona benissimo, ricordo che la nostra costituzione è si preminentemente antifascista, ma anche anti liberista ed anticomunista.
    Per quanto riguarda l' identità nazionale se essa si intende come il processo storico in continuo divenire e pertanto non immanente, che descrive l' evolversi di un insieme peculiare di singole caratteristiche, singolarmenti non peculiari, di un popolo allora posso essere d' accordo.

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    1. Io infatti ho detto che noi sovranisti siamo "socialisti e nazionalisti". L'ordine dei fattori è importante. Non vedo perché gli inglesi (per fare un esempio) possono essere "liberali e nazionalisti" mentre a noi italiani dovrebbe essere proibito essere "socialisti e nazionalisti".

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    2. A puro titolo di" divertissement" Socialista e Nazionalista sarebbe diverso da Nazional-Socialista? A rigore di logica bisogna avere prima la polis ossia una comunità di individui con obiettivi economici diversi a cui applicare una giustizia sociale poi . Ma la discussione è una pura sega mentale in quanto già Galileo Galilei affermò --I nomi e gli attributi si devono accomodare all'essenza delle cose, e non l'essenza a i nomi; perché prima furon le cose, e poi i nomi.

      Buona Vita

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    3. Infatti le cose già furono, ci furono i nazionalismi ed i socialismi, persino i nazionalismi sociali e tutti avevano in spregio la democrazia o ne avevano costituito semplicemente un simulacro.

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  3. Seguendoti ; allora l'Oligarchia non è altro che il quarto Partito di Alcide De Gasperi ?

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