mercoledì 8 maggio 2019

Cinquanta sfumature di europeismo

Qualche tempo fa chiamai un amico per invitarlo a prendere parte alla formazione di un piccolo gruppo di sovranisti costituzionali, col fine di continuare ad esercitare, nel nostro piccolo, una qualche forma di azione per la riconquista della sovranità del nostro paese. Mi sentii rispondere che noi eravamo su posizioni troppo estremiste e che, per questa ragione, ci stavamo rinchiudendo in una setta mentre lui, al contrario, voleva fare politica. Credo che questo piccolo avvenimento ben rappresenti il clima nel quale stiamo vivendo, dopo gli anni in cui il tema della riconquista della sovranità nazionale sembrava potesse affermarsi.

Il fatto è che si è capito benissimo che al popolo non è assolutamente permesso di esprimersi sull'adesione all'Unione Europea, e anzi che contro ogni tentativo di far nascere un'opposizione politica che faccia propria questa fondamentale battaglia di democrazia saranno dispiegati tutti i mezzi possibili. In altri termini ci è stato fatto capire che, chi insisterà, si condannerà come minimo alla sopravvivenza in una microscopica nicchia. Il mio amico, dunque, aveva ragione: per fare politica, oggi in Italia, non si devono assumere posizioni anti Unione Europea.

Se non nell'unica forma possibile e consentita - perché funzionale agli interessi della burghesia compradora y vendedora - della militanza (a scelta) in un partito dichiaratamente fascista o comunista, cioè CasaPound o il Partito Comunista Italiano di Marco Rizzo. Meglio in CasaPound, ovviamente, ma se proprio non si vuole stare coi fascisti, allora un minimo di agibilità politica può essere concessa ai comunisti. Poi basta.

Con il che il cerchio è chiuso. Gli anti unionisti possono essere fascisti o comunisti, tutti gli altri devono essere inqualchemodoeuropeisti. Sempre con l'opzione, se e quando opportuno, di scatenare qualche bagarre tra opposti estremismi, quanto basta per sproloquiare sul mediastream di ritorno degli anni di piombo.

E allora esaminiamo le sfumature di europeismo per tutti i gusti che l'offerta politica, saldamente pilotata dalla burghesia compradora y vendedora, ha apparecchiato per gli elettori (i cittadini europei - daje a ride).

La sfumatura leghista:

"L'euro è sbagliato e destinato a finire", "vanno cambiati i trattati. Chiaro che il sistema a moneta unica finirà: vogliamo arrivare preparati al momento".

La sfumatura pentastellata:

"L’euro? Ora non è più il momento di uscire".

La sfumatura melonica:

"Contro la finanza speculativa e le distorsioni dell’euro", "La Germania ci ha guadagnato, l’Italia ci ha perso", "Basta austerità".

La sfumatura forzitaliota:

"Più poteri al Parlamento Europeo", "Semplificazione procedure per accedere ai fondi UE", "Riforma della BCE e armonizzazione fiscale".

La sfumatura piddina:

"Per una nuova Europa. Verde, giusta, democratica"

La sfumatura boniniama:

"Verso gli Stati Uniti d'Europa", "Un paese che dia fiducia ai cittadini", "Guardare al futuro senza paura".

Poi dicono che non c'è democrazia...


Ma se persino ai terrapiattisti è lasciata libertà d'espressione! Non sapete che, proprio in questi giorni, si terrà a Palermo un convegno sulla terra piatta? Al quale, ne sono certissimo, in nome del pluralismo saranno presenti giornaloni e testate televisive. Dunque, se in Italia c'è tanta democrazia e libertà di espressione, di ciò dobbiamo ringraziare l'Europa, perché fuori dall'Europa ci sono i nazionalismi violenti e beceri, i fascismi, il pericolo della dittatura comunista, la calvizie precoce di massa e l'alluce valgo epidemico!

Chi vuole fare politica si tenga dunque ben alla larga dai circoletti estremisti, dalle sette autoreferenziali, perché la politica si fa dialogando - lo sanno anche i bambini - e non rinchiudendosi in piccole sette dove ci si dà ragione a vicenda e magari poi ci si divide in micro sette sempre più ininfluenti. Venghino allora signori, salga a bordo chi (https://www.youtube.com/watch?v=phkTnFbF6Yg), pur nella diversità delle opinioni, vuole restare fermamente ancorato ai valori della civiltà, che prevede sempre e comunque il dialogo nella diversità.

E tutti insieme voi canterete....

1 commento:

  1. Ciao Fiorenzo l'UE è una macchina costruita per andare in una unica direzione, indipendentemente da chi la guida, l'unica possibilità è di saltare fuori dal veicolo, l'alternativa per i dominati è di schiantarsi contro un muro. Consapevole di non dire nulla di nuovo e di originale, lo disse perfino Mr Draghi " non ha importanza quale governo ci sia tanto c'è il pilota automatico"
    mi chiedo quale sfrontatezza, arroganza, impudenza abbiano quelli che una volta si definivano sovranisti, e quanta dabbenaggine, stoltezza e stupidità abbondano nelle menti e nei cuori di tutti quelli che li seguono.
    Per dirla con Francesco Amodeo l'unico che dice la verità in questa campagna elettorale è Juncker " con queste elezioni non cambierete proprio nulla".
    Per gli ex compagni sovranisti, oggi al governo o arruolati nella maggioranza che lo sostiene, vorrei loro ricordare che non avere i numeri per portare l'Italia fuori dall'Euro non significa rinunciare a questa battaglia politica, proprio adesso che avete quell'accesso ai media che sei/sette anni fa tanto agognavate.

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