martedì 14 maggio 2019

Sulla bufala sovranara del cambio lira-euro

Ricordo a tutti che, per me, i sovranari sono i liberali travestiti da critici dell'euro e dell'UE (che  è una montagna di sterco da smaltire). Una delle bufale che questa gente ha propalato, mentre si spacciavano per sovranisti con la complicità dei media che ci hanno rubato questa parola, al fine di praticare la solita arte della confusione semantica in cui il potere liberale è altamente specializzato, è quella del cambio lira-euro. Ben esemplificata da questa immagine:


In realtà questa è una doppia bufala, perché non è vero che il cambio marco-euro sia stato alla pari.

Come ognuno può verificare questo venne fissato a 1 Euro = 1,95583 Marchi.

Detto ciò, resta vero che molta gente è convinta del fatto che l'entrata nell'euro col cambio a 1936,27 lire = 1 euro sia stato un enorme furto, perché questo sarebbe dovuto essere almeno 1500 lire = 1 euro.

Allora chiariamo questa cosa. Per semplificare, supponiamo che alla data dell'entrata nell'euro il cambio fosse 2000 lire = 1 euro, così i calcoli sono più immediati.

Immaginiamo due amici, Antonio e Mario. Antonio ha prestato a Mario 1 milione di lire. Quando si entra nell'euro il rapporto debito/credito viene convertito a 500 euro.

Chi ci avrebbe guadagnato se, invece che a 2000, il cambio fosse stato fissato a 1000 lire = 1 euro? In tal caso, il rapporto di debito sarebbe stato riconvertito a 1000 euro, per la gioia del creditore Antonio e la disperazione del debitore Mario.

Ci siamo capiti?

Ora domandatevi: questo genere di argomentazioni farlocche sono circolate tra noi veri sovranisti, oppure tra i sovranari che oggi votano per la Lega e sognano un nuovo governo di centrodestra?

Io ricordo un certo Silvio Berlusconi che nel 2006 dichiarò a "Porta a Porta", in uno di suoi interminabili interventi del suo forsennato tour-de-force televisivo "Fosse dipeso da me, avrei contrattato un rapporto di un euro a 1500 lire!"

Ettecredo! Berlusconi mica è un debitore, è un creditore! Come le banche, come i possessori di grandi capitali. Sono invece debitori, oltre allo Stato (ma così non dovrebbe essere) le imprese. Tanto è vero che, dagli ambienti manifatturieri, veniva la richiesta di entrare nell'euro a 2200 lire = 1 euro.

Non fatevi imbrogliare dai nemici liberali, vi prego, non prestate fede alle loro menzogne, non credete alle narrazioni farlocche.

Tanto vi dovevo.

4 commenti:

  1. Da quando i tassi di cambio si contrattano a tavolino? L'€uro non è nient'altro che la continuazione dell'ECU ed il tasso di cambio Lira/ECU era quello che era. Stabilito dal mercato. Stop. Per rivalutare artificiosamente la Lira sull'ECU, dovevi ripetere l'operazione di Ciampi nel '92, razzolando tutte le Lire sul mercato in cambio di valuta estera ( tecnicamente impossibile dato che si trattava di un bel 25%). Mi sembra, ricordando quegli ultimi giorni di lira, che in effetti la BCI fece qualcosa rivalutando la lira di qualche spicciolo ( la solita vecchia mania della moneta forte, si sa). Poca roba comunque. Ancora fermi a queste idiozie?

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    1. Perché fai il professorino? Qui nessuno ha detto che il tasso di cambio si stabilisce a tavolino, anche se è vero che si possono attuare politiche che si sa che lo modificheranno. Mi sono limitato a fare un esempio semplificato per far capire le implicazioni del tasso di cambio, in particolare che entrare a 1500 sarebbe stata una follia. Come entrare a 2500, per altro.

      Quello che in realtà accadde è questo: l'entrata nell'euro fu preceduta da un periodo di tre anni, dal 1996 al 1999, in cui si attuarono politiche pre-austeritarie al fine di avere una lira sopravvalutata, e quindi un cambio sotto le 2000 lire; ma nello stesso periodo c'era chi spingeva per politiche opposte, per arrivare all'appuntamento del 1999 con un cambio intorno a 2040-2080, e addirittura oltre 2100. Ovviamente si trattava di interessi contrapposti.

      Una domanda: quanti anni avevi nel 1996? Io queste cose le ho vissute, e me le ricordo. Aggiungo che, all'epoca, non ci avevo capito un cazzo, per cui ero convinto che entrare con una lira rivalutata fosse meglio.

      p.s. in realtà, nel 1992, un certo Ciampi ci provò a fissare a tavolino il cambio, e sappiamo come finì. Ma dire che il cambio non possa essere influenzato, e anche molto, dalle scelte di politica economica, è inesatto.

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  2. Fatti i conti, nel 1996 avevo 32 anni, non sono un professore e del fatto he entrare con una lira rivalutata fosse meglio, non ero molto convinto. Certo, il cambio è influenzato sia dalle tue scelte di politica economica, che dalle scelte dei tuoi, chiamiamoli così, competitori.

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  3. Bei tempi comunque. Nel senso dei 32 anni.

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