venerdì 10 maggio 2019

L'uscita per l'entrata

Ci porteranno negli U.S.E. quelli che volevano portarci fuori dall'euro

E' incredibile l'ottundimento di molti che pure tanto si sono spesi negli anni passati per l'uscita (almeno) dall'euro. Passi che non si voglia capire che anche la sola partecipazione alle elezioni cosiddette europee del prossimo 26 maggio costituisce un riconoscimento implicito della sconcia entità liberale denominata Unione Europea, ma che addirittura si invochi la necessità di votare per i due partiti di governo che, sia a parole che nei fatti, confermano cotidie l'intenzione di procedere verso i cosiddetti U.S.E. lascia sconcertati.



E' incredibile come quelli che si sono pasciuti per anni di grafici e poste tecnici, e quindi dovrebbero aver maturato convincimenti razionali sull'irriformabilità della sconcia entità denominata Unione Europea, oggi abbiano dimenticato tutto e si sono schierati a sostegno del governo giallo-verde. I cui esponenti, giova ricordarlo, a fronte dei roboanti proclami prima delle elezioni del 4 marzo 2018, non hanno nemmeno messo in discussione il pareggio di bilancio in Costituzione, col risultato che anche quest'anno avremo un surplus primario di 35 mld di euro. Costoro si dividono in due schiere, quelli che tifano per Salvini e quelli che parteggiano per i 5 stelle, ma condividono una narrazione politica secondo la quale questo governo sarebbe un argine contro le i poteri oligarchici europei.

Ho provato a fare una ricerca per vedere di quali forze armate dispongano questi potentissimi poteri oligarchici europei, quante divisioni, quanti carri armati, aerei, portaerei, ma non è venuto fuori nulla. A quanto pare le uniche forze armate sono quelle degli Stati sovrani, in particolare la Francia che è l'unico paese che potrebbe impensierirci qualora si arrivasse alle mani, visto che dell'Inghilterra, almeno per quanto riguarda un'eventuale italexit, non dovremmo preoccuparci.

Poi ci ho riflettuto un po' e mi sono ricordato che anche l'Italia ha delle forze armate, e che forse sono queste quelle che dovremmo temere di più, se fossero controllate dalla burghesia compradora y vendedora nacional. Stanno così le cose?

D'altra parte come spiegare l'improvviso dietro front di Lega e 5 stelle, se non ipotizzando che, giunti al governo, si sono visti recapitare una testa di cavallo? L'alternativa, oddio oddio, sarebbe una sola: che fin dall'inizio questi due partiti abbiano mentito al fine di cavalcare, e poi disinnescare, la minaccia sovranista. Ma non ci voglio credere non ci voglio credere non ci voglio credere non ci voglio credere non ci voglio credere ...

Si distinguono, nella lettura dei fatti che pone al centro l'incredibile potenza dei poteri oligarchici europei, gli appartenenti a una gloriosa frazione del campo sovranista, universalmente noti come marxisti dell'Illinois, i quali già all'indomani del voto del 4 marzo teorizzarono un cambio di fase da essi definito populismo. Come dire: signori abbiamo scherzato.

Oltre ai succitati, tra i singoli, oltre ai dioscuri Bagnai&LBC di cui abbiamo parlato a iosa, si distingue ultimamente Antonio Maria Rinaldi, candidato nella Lega alle elezioni cosiddette europee e autore di un'ultima fatica letteraria dal titolo "L'Europa che vogliamo". Il buon Rinaldi vuole andare in Europa a testa alta, e ovviamente l'oro è degli italiani.

Quello che accomuna i marxisti dell'Illinois, i dioscuri, il buon Rinaldi e tutti quelli che gli vanno dietro è una singolare dimenticanza: fino a poco più di un anno fa dicevano cose completamente opposte. Cosa volete, c'è stato il mitico cambio di fase, adesso la situazione è diversa.

Ma torniamo ai marxisti dell'Illinois, poiché dei singoli poco ci cale se non augurare loro le più magnifiche sorti e progressive. Pare che, secondo la lettura dei marxisti dell'Illinois, il m5s abbia un fondamento sano dovuto a una sorta di connessione sentimentale col popolo sofferente, da qui il concetto di "populismo", di cui vi offro un esempio convincente:


Ma come, anni e anni a perculare i poveri piddini con dotte argomentazioni, e poi si arriva alle bottigliette di plastica? Forse perché è meglio parlare di questo e mettere la sordina al taglio del numero di parlamentari?



Che pena! Finirà che quando ci sarà il referendum confermativo dovrò votare insieme ai vituperati piddini. Anzi, comincio a credere che tutti questi falsoni ci faranno rimpiangere i piddini, e perfino Berlusconi.

Come si spiega tutto ciò?


Urge una spiegazione, una chiave di lettura, altrimenti si rischia di stare qui a smadonnare senza capire un accidenti. La mia chiave di lettura, che espongo esplicitamente da qualche tempo, è che in Italia chi comanda davvero non si trova né in Parlamento né tra le forze politiche. Ho chiamato questa entità, che detiene il vero Potere, "burghesia compradora y vendedora", ma in realtà essa è l'apparato liberale, sia ideologico che operativo, che da sempre domina incontrastato in questo paese, con una parziale ritirata durata il tempo della prima Repubblica. Un apparato che si è appropriato del risorgimento, ha fatto la guerra a Giolitti per entrare nella prima guerra mondiale, ha scelto Benito Mussolini e il fascismo come soluzione alla crisi del primo dopoguerra, ed è tornato in auge dopo il colpo di stato di tangentopoli che fu l'esito finale di un'accorta e intelligente operazione pluridecennale di scardinamento della legalità costituzionale, operata a suon di bombe, servizi deviati e collusioni con la malavita.

A differenza di Pasolini non posso affermare "IO SO", perché non ho le prove di quanto affermo, ho solo la mia modesta intelligenza. Questo apparato è il vero nemico, non i poteri oligarchici europei che nulla potrebbero senza il consenso di questa entità, la burghesia compradora y vendedora, la cui eterna vocazione consiste nell'infiltrare, sedurre, comprare ogni opposizione che sorga dal basso, per piegarla ai suoi vili interessi. Abbiamo il nemico in casa, è inutile cercarlo a Bruxelles: lì ci sono solo i suoi complici.

Volete sapere come funziona il gioco? E' banale. Tanti anni fa un amico ingegnere che lavorava in Sicilia mi raccontò di essere rimasto coinvolto, in qualità di tecnico, in un processo su un appalto nel quale la mafia aveva grossi interessi. Un giorno venne a trovarlo a Roma un signore molto cortese che gli prospettò la possibilità di avere molti altri incarichi, ma che prima si doveva risolvere una certa questione. Il mio amico, che non era un eroe ma nemmeno uno scemo, prese una doppia decisione: fece una relazione accomodante e si dimenticò della Sicilia. E questa è la mafia. Avete idea del potere che ha l'entità liberale? Credete davvero che abbia paura di quattro straccioni che si nascondono sotto terra in una masseria di campagna? Eppure ci sfracassano i coglioni con questa storia delle mafieeeee!!!! nevvero?

Ecco perché l'unica via d'uscita è un vasto movimento dal basso, e non la fiducia in qualche leader o in qualche piccolo gruppetto che non vede l'ora di arrivare, tutti vulnerabili alle seduzioni, alle minacce, ai ricatti della grande mafia liberale. Ci vuole pazienza, bisogna lavorare sotto traccia per decenni, non mettersi troppo in evidenza, accettare di essere piccoli, augurarsi che ci siano tante iniziative, costruire organizzazioni ognuna con tanti capi che cambiano spesso, non fidarsi di nessuno, espellere chiunque al primo sospetto. Pensate che i vietnamiti abbiano sconfitto gli americani adorando qualche leader carismatico? Ce ne era uno, è vero, il generale Giap, ma ben al sicuro in Vietnam del nord, mentre quelli che combattevano al sud erano una miriade, e nessuno era un vate.

Dobbiamo diffidare dei leader, perché sono ricattabili e troppo deboli per resistere alle lusinghe e alle minacce dell'entità liberale. Quelli che abbiamo avuto nel decennio appena trascorso potete considerarli tutti andati, ormai risucchiati dalla piovra liberale. Non dobbiamo detestarli, ma anzi compatirli. Soprattutto, per molti anni ancora, non dobbiamo avere leader, è troppo presto.

Basta dunque con la gara a chi conta di più, basta coi narcisismi, sia ben chiaro che la lotta, per chi vuole farla davvero e non per i coglioni frou-frou, è sangue, merda, ininfluenza e solitudine per più di qualche generazione. Noi non lottiamo per cambiare il presente, questo è impossibile, né per i nostri figli, troppo poco tempo. Noi dobbiamo lottare come i primi cristiani, come i primi socialisti, dirò addirittura come i primi liberali in lotta contro le aristocrazie; dirò ancora: come gli ebrei, come gli armeni, come i curdi, come hanno fatto i vietnamiti e stanno facendo gli afgani; solo se lotteremo così, senza pensare a noi stessi ma solo all'idea, avremo qualche possibilità di salvare il popolo italiano dalla sua dissoluzione nell'indistinta moltitudine globale che la mafia liberale ha in progetto di realizzare, a partire dalla costruzione della sconcia entità europoide.

Stiamo forse combattendo per qualche decimale di deficit? Chi la pensa così che vada con Salvini, coi 5 stelle, o resti piddino. Qualsiasi soluzione costoro ci prospetteranno, altro non sarà che l'uscita per entrare in qualcosa di peggio. L'uscita per l'entrata, appunto.

18 commenti:

  1. E il mio correligionare Mori? Sono tentato... Ulteriore abbaglio?

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    1. Dirò quel che penso in un prossimo post, sicuramente prima delle elezioni cosiddette europee.

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    2. Ho sbagliato termine, intendevo corregionale, correligionare ha tutt'altro significato. Non posso dare la colpa al correttore, mero lapsus...

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  2. Un pensiero a proposito degli USE, della globalizzazione, e in generale della "indistinta moltitudine globale che la mafia liberale ha in progetto di realizzare, a partire dalla costruzione della sconcia entità europoide".


    «Ho letto recentemente un curioso libro francese che raccoglieva le previsioni sul decorso storico del novecento scritte nel decennio 1896-1906. Ebbene, non solo non erano previsti avvenimenti tipo guerre mondiali, fascismo, comunismo, guerra fredda USA-URSS, eccetera, avvenimenti effettivamente prevedibili soltanto da Nostradamus, ma non erano neppure previsti avvenimenti tipo decolonizzazione, integrazione delle classi subalterne nella società dei consumi, caduta del patriarcalismo familiare, eccetera, che pure avrebbero dovuto in linea di massima essere maggiormente “prevedibili”.
    Per questa ragione non sono affatto sicuro che questo secolo appena nato sarà il “secolo della globalizzazione”. Questa connotazione è quella che cercano di imporci i “cosmocrati” al potere attraverso il loro clero mediatico asfissiante. Dovendo azzardare un’impossibile previsione, direi che forse questo secolo sarà il secolo dello scontro fra un insieme di forze di tipo appunto “cosmocratico” che cercherà di approfondire sempre di più la globalizzazione, ed un insieme di forze (nazionali, popolari, classiste ed individuali) che vi si opporranno. Questo secolo, come peraltro tutti i secoli precedenti, sarà un secolo di scontri e di lotte.»


    Costanzo Preve, 2007

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  3. Infatti è da un po' di tempo che, leggendoti, mi vado dicendo che passo dopo passo, articolo dopo articolo, stai riscoprendo una sorta di atavica piddinita'...

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    1. Beh, gli articoli su questo blog li scrivi tu fino a prova contraria. Io credo che la rappresentazione che ti fai del sistema politico-istituzionale italiano pecchi di ingenuità e, ancor peggio, di sostanziale impoliticita'.

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  4. Ok, ma perché "atavica piddinità"? E' un modo per dirmi che non capisco un cazzo (su questo ti do ragione) oppure è una critica specifica? E nel caso, su quale punto?

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    1. A me sembra chiaro la natura della critica di Punt e Mes. Qualcosa riassumibile alla buona come: "Se critichi sia Lega sia PD, mettendoli tutti nel calderone del PUL - Partito Unico Liberale, in realtà fai un favore al PD"...

      Penso intendesse qualcosa del genere...

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    2. Potremmo dire così, ma io preferirei qualcosa di più operativo, come evitare di gioire per il "tradimento" (apparente? sostanziale? booo... vedremo, almeno il guardare lo spettacolo non ce lo impediranno), e cercare di non "regalare" Salvini a quelli li'... poi se sarà costui a regalarsi, pace: ci avremo provato. È la seconda volta, in questo blog, che mi trovo con molto dispiacere a rievocare un vecchio testo del disistimato Umberto Eco, alludo al Pendolo di Foucault, quando il piano della sovversione si rivela essere in realtà una lista della spesa: e se i 5* fossero il disinnesco del potenziale anti-eurocrazia? Dico questo ora, assistendo a quello che sta accadendo: l'attacco a orologeria della magistratura e - soprattutto - il nefasto ruolo di quell'essere spregevole di Travaglio, che sembra essere sfuggito a Fiorenzo. La mia accusa di impoliticita' si basa su questo.
      P.s. Fiorenzo, non mi permetterei mai e poi mai di dire che non capisci niente: leggere i tuoi pezzi è per me occasione di cultura. Tu, Blondet e pochi altri.

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    3. Alcune cosine che il governo ha fatto o sta facendo:

      - La fattura e lo scontrino elettronico
      - La guerra alla cannabis legale
      - La riduzione del numero dei parlamentari
      - Il controllo dei conti correnti
      - 35 mld di surplus primario
      - Il regionalismo differenziato
      - Il decreto sicurezza
      - I bruscolini di cittadinanza
      - Di Maio: 'Siamo fortunati ad avere Mattarella come Presidente della Repubblica'
      - da no-vax a sì-vax
      - e potrei continuare...

      Alcune cosine di cui il governo non parla e non fa:

      L'abolizione del pareggio di bilancio
      Introdurre una moneta fiscale
      Trasformare CDP in una banca pubblica sul modello della KfW tedesca
      - andare in televisione e spiegare agli italiani come funziona l'euro, dati alla mano (hanno il fuoriclasse)
      - abbassare le tasse
      - una legge che, a parità di incassi, riduca i costi fissi delle bollette aumentando i costi a consumo, al fine di incentivare il risparmio
      - e potrei continuare...

      A conti fatti la differenza, la sola differenza tra questi e i piddini, è quella che dice Bagnai: i piddini parlano di interesse dell'Europa, il governo di interesse nazionale.

      Ma la sostanza non cambia: ora e sempre +Leuropa!

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    4. Ma appunto qui sta il dato politico del quale non ti accorgi, o del quale non vuoi accorgerti (forse perché accecato da qualche scoria di risentimento personale? epperciò "impolitico"?): questo governo è nato morto! Bannon, dopo averlo fatto nascere (a detta di Dezzani, almeno), sembra che se ne stia disinteressando, ed è subentrato quell'eversore da sbattere in galera di Travaglio, che sta pilotando, in combutta con chissà chi, l'alleanza all'interno di una prassi politica antisovranista. Ti giuro, Fiorenzo: nonostante il fatto macroscopico che Salvini e il suo gabinetto strategico un po' abbiano le mani legate, un po' non ci stiano capendo un'acca,sono costernato dalla tua impoliticità: ma davvero pensi che un governo possa fare quello che gli pare? Purtroppo non è così, e di questo dobbiamo ringraziare quel feticcio di Costituzione che stai sempre a sbandierare!

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    5. Senti Punt e Mes, questo piccolo blog ha la fortuna di non avere alcuna influenza sulla contingenza politica, pertanto posso concedermi la libertà di ragionare con la mia testa all'unico scopo di capire quello che sta veramente accadendo. Se Travaglio può essere preso in considerazione perché un po' di opinione pubblica la smuove, da queste parti si influenzano non più di duecento persone, solo alcune delle quali, per di più, condividono il mio punto di vista.

      Dunque puoi stare tranquillo, il tuo amato governo giallo-verde non è minacciato da me. A me interessa solo la causa nazionale, cioè la piena riconquista della sovranità nel quadro disegnato dalla Costituzione. Che non è un orizzonte collettivista ma ad economia mista, con lo Stato in posizione sovraordinata punto.

      Non parlerei nemmeno di giallo-verdi se non fosse che questi paraculi si sono arruolati un sacco di sinceri patrioti, ingannandoli e approfittando della loro ingenuità. Ovviamente perculo i pezzi grossi, non i tanti piccoli fans dei suddetti, e quello che mi interessa e voglio riuscire a fare è riconquistare alla causa patriottica almeno un migliaio dei patrioti di cui hanno carpito la fiducia con le più invereconde menzogne. Un numero, converrai con me, che non ha influenza sui risultati elettorali, e comunque ancora lontano dall'essere raggiunto.

      Quando i patrioti che hanno dato credito ai giallo-verdi si saranno svegliati dall'incantesimo, stai sicuro che scorderò di questi buffoni. O credi che abbia intenzione di passare il resto della vita a occuparmi di omuncoli che dicono una cosa e ne fanno un'altra non appena gli si offre un pezzo di pane col miele?

      La lega, il m5s, come il PD, FI e FdI sono tutti partiti della burghesia compradora y vendedora, che può permettersi di litigare al suo interno proprio perché noi patrioti non contiamo un cazzo. Sii certo che, non appena dovessimo rappresentare anche solo l'ombra di una minaccia, si ricompatterebbero immediatamente.

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  5. @Punt e Mes

    Non ho capito il tuo punto politico, a parte che ti sta sul cazzo Travaglio a prescindere da chi sia eterodiretto (devi avere un orizzonte politico apertissimo).
    L'altro, improbabile, sembrerebbe giustificare il "ce lo chiede Leuropa" con il "ce lo chiede la Costituzione".

    Ne conseguirebbe che sarebbe stato un degno punto politico raccattare voti in nome del sovranismo (distruggendo quel poco di buono che incominciava a nascere intorno a un nucleo di qualche centinaio di appassionati divulgatori sovranisti), giocando il tuttosubitismo contro i piddini e ignorando che la Costituzione avrebbe legato le mani, per ritrovarsi oggi a fare i piddini alla renzusconi, chiagnefottendo di prendere la maggioranza assoluta alle euro-peepepperepé e mangiare la scatoletta di tonno, stavolta senza aprirla.

    Qualcosa mi dice che io non so cose che tu sai (spero tu le sappia non con la stessa supponenza degli economisti pariolini o alla rinaldi, che stanno a me come Travaglio sta a te).
    Sembri molto sicuro di quello che sai, e io ne sono intimidito come quando prodi mi parlava della ciiiiina.
    Mi chiedo se ci sono anche cose che potresti non sapere di sapere (quelle che escludi dalla analisi e che invece potrebbero avere un peso).

    Poi ci sono quelle cose di cui parlano i massoni, che fanno sentire tanto piccoli i non iniziati...ma essendo io un volgare popolano, cosa mi impedisce di credere che anche per loro esistano cose che non sanno di non sapere?

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  6. P.s. Il tentativo di mettere un uomo saggio al potere è stato fatto, anche lì la Costituzione (Leggi) era quello che era, ma l'uomo saggio seppe come liberarsi da certi lacciuoli

    https://www.youtube.com/watch?time_continue=192&v=YL2Iq3UfQVI

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  7. Non esiste alcun tradimento, ma solo una banda di ciarlatani che hanno intossicato le menti degli altri al fine di raggiungere uno scranno, una rivincita personale, una ruolo che ne esaltasse l' ego, una posizione previdenziale.

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  8. "un'ultima fatica letteraria", che uscirà il 1 gennaio 2030

    peracottaro

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