venerdì 14 dicembre 2018

Avviso

Ho cancellato il post precedente (scritto oggi) perché era una risposta a un commento che avevo erroneamente inteso mi fosse stato inviato da Barbara Lameduck su YouTube, quando invece era un altro commentatore che mi segnalava il post della Lameduck. Riscrivere il post sarebbe stato impervio e avrebbe inoltre generato confusione. Capita.

p.s. l'articolo di Barbara Lameduck, che potete intuire quanto mi avesse irritato, era questo:


Churchill o Bolsonaro (per tacer di Cottarelli)? Ovvero del tuttosubitismo acuto.


Nulla impedisce che lo leggiate per poi commentarlo qui.

33 commenti:

  1. Allora andiamo a leggere ed eventualmente commentare quello che ha scritto.

    http://ilblogdilameduck.blogspot.com/2018/12/churchill-o-bolsonaro-per-non-parlar-di.html

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  2. Ti rispetto Fiorenzo, ma perdere il tempo a leggere una tizia che cerca di spiegare il triste ( triste per noi, per lei immagino felice) epilogo di chi da incendiario, quando è all' opposizione, si trasforma immantinentemente in un Piddino quando giunge a responsabilità governative, anche no grazie.

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    1. Caro Ippolito, abbiamo vissuto un periodo politico veramente assurdo e siamo tutti in preda alla desolazione. Non ci resta che trovare conforto nel confronto con le persone intellettualmente oneste.

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    2. E comunque te lo dico io quello che è successo. Leggiti questo articolo di Carlo Pelanda del 21 novembre 2011. Come vedi non si parlava dell'uscita dall'euro solo al nostro convegno di appena un mese prima, la cosa era nell'aria che si respirava. Evidentemente qualcuno ha pensato che fosse cosa fatta e si è buttato a pesce sulla ghiotta occasione (per altro dopo aver contribuito all'operazione con una tesina in cui argomentava la necessità di incrementare la mobilitù dei lavoratori in Europa). Poi il vento è cambiato e, colà dove si puòte ciò che si vuole, si è detto "contrordine fratelli!" Il resto è storia di questi ultimi mesi, ma il pollame non vuole farsene una ragione, e invoca nuovo mangime.

      Ora, cos'è cambiato di grosso in questi ultimi due anni? A me viene in mente una sola cosa: Trump! Cioè l'eroe dei sovranari.

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  3. Ciao Fiorenzo, purtroppo siamo abitatori di un tempo in cui la Ragione è morta. Per il Paese il problema non è quello che fa o non fa questo Governo, bensì il problema per la Nazione siamo noi sovranisti, colpevoli di essere rimasti fedeli alle nostre idee e alle nostre linee guida, e cioè il pieno recupero della legalità Costituzionale. Ed è per questo e solo per questo motivo che siamo fortemente critici nei confronti di questo Governo, della maggioranza parlamentare che lo sostiene e in particolar modo nei confronti di quei personaggi, i quali, per usare le parole di Calenda, hanno fatto la loro fortuna politica sull'uscita dall'euro e sul recupero della nostra Costituzione.
    Ora ci accusano di non aver fede nell'opera del Governo e di essere come dei bambini che vogliono tutto e subito. Ripeto non siamo noi il problema per il Paese. Ma voglio chiedervi cari sovranari qual'è la "linea non mi Fido" dell'attuale Governo? Ripeto la domanda, qual'è la vostra linea non mi Fido?
    Anche il regime Fascista sottoscrisse il patto d'acciaio con la Germania, ma contemporaneamente iniziarono le opere di costruzione del Vallo Littorio, che consisteva in una serie di fortificazioni che andavano dal Cadore alla Carnia, proprio per contrastare una eventuale invasione del nostro alleato. Paradosso della Storia quando Mussolini fu defenestrato, il suo successore Badoglio, massone e filo francese, quello che ci sfilò dall'alleanza tedesca, non usò quelle fortificazioni per contrastare l'invasione germanica.
    Un' altra domanda: noi sovranisti siamo anche anche ferocemente antiliberisti, anzi personalmente ritengo che il liberismo sia il vero cancro che sta distruggendo la civiltà occidentale. Possiamo affermare che questo Governo con la sua opera si inserisca nel solco antiliberista?
    Vi lascio con questa chicca di Mario Monti, quello che non avrebbe risolto i problemi ma li avrebbe solamente aggravati:

    Mario Monti
    Senatore a vita ed ex presidente del Consiglio:

    ......"Sapete chi ha avuto il merito principale, non solo nel votare ma nel guidare la navigazione per quella proposta [di introdurre il pareggio di bilancio in Costituzione n.d.r.]? L’allora presidente della Commissione Bilancio della Camera Giorgetti, che infatti in sede di votazione ha fatto delle dichiarazioni entusiaste".Trasmissione Agorà su Raitre – martedì 2 ottobre 2018

    Voi sostenete personaggi del genere, perchè questo governo non modifica il decreto attuativo del Pareggio del Bilancio? La risposta è superflua, perchè è in assonanza con quella linea politica. Altro che reconditi fini...

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  4. A me Barbara sembra in buona fede, probabilmente non è ancora pronta ad accettare il tradimento.
    Del resto ci dovrà pur essere una proporzione tra la durata di un amore e il tempo di elaborazione dell'abbandono? se è per un uomo poi...

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  5. Io non sono ferocemente antiliberista, anzi ritengo che sia stata una fortuna che il liberismo abbia sconfitto nel secolo scorso sia il comunismo che il nazifascismo; se si vuole abbattere il liberismo bisogna proporre un' alternativa che non sia un' alternativa "quellista" ai regimi totalitari del secolo scorso. Illo sosteneva che il liberismo funziona meglio quando è libero anche il "mercato" delle monete. L' opera divulgativa di Illo è stata vasta e complessa e probabilmente ognuno di noi vi ha voluto vedere un sostegno alle proprie convinzioni ideologiche, perciò mi preme ricordare che il dato distintivo, oserei dire patognomonico, del sovranismo è la sovranità monetaria e su questo tema si combatte una lotta tutta interna al liberismo e precisamente tra naziliberismo ed ordoliberismo globalista.

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  6. Però la Lameduck su di un punto ha ragione: la realtà storica, che si autodecanta, deve essere lasciata libera di farlo. Nei vostri commenti mi sembra di riscontrare un eccesso di soggettivismo, l'idea sovranista, piaccia o no al Quirinale o a Bruxelles, oppure a eventuali "traditori", è una forza storica oggettiva e come tale non cesserà di produrre contromovimenti a chi finora ha sgovernato nelle certezza di avere il vento in poppa e strada libera.

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    1. Sì certo, ma questi "contromovimenti" portano avanti idee che camminano sulle sulle gambe di esseri coscienti. La Storia umana è una cosa ben diversa dalla storia naturale. La Storia umana la fanno gli esseri umani, quindi non si può stare alla finestra aspettando che le cose si autodecantino.

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  7. Ciao, Ippolito,
    come forse avrai capito non bazzicavo le Frattocchie: intendi dire che l'analisi di fondo della moneta unica come principale strumento di dominio dell'Italia attuale è carente o sbagliata?

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    1. Francesco, la mia era una precisazione nei confronti di Mauro Gosmin che ritiene che il sovranismo sia intrinsecamente e ferocemente antiliberista
      Scrive Gosmin: "Un' altra domanda: noi sovranisti siamo anche anche ferocemente antiliberisti, anzi personalmente ritengo che il liberismo sia il vero cancro che sta distruggendo la civiltà occidentale. Possiamo affermare che questo Governo con la sua opera si inserisca nel solco antiliberista?"
      io non sono d'accordo ed ho spiegato sinteticamente perché.
      Primo perché l' attuale governo è chiaramente liberista e poi perché
      esiste un sovranismo tutto italiano che non può identificarsi con i sovranarismi alla Orban o alla Trump, tanto per fare un esempio di idoli dei sovranari; il sovranismo italiano è costituzionale e quindi è unico come unica era la nostra Costituzione, una costituzione pienamente antifascista, ma anche antiliberista ed anticomunista nel senso di una forte limitazione delle tensioni più nefaste di tali ideologie.

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    2. Cmq per risponderti, io ritengo che non possa esistere un sovranista che pensi di poter rinunciare alla sovranità monetaria; poi, come dice Draghi, la sovranità monetaria può non esser sufficiente alla piena sovranità di uno stato, ma essa è certamente necessaria.

      Fiorenzo ed altri sovranisti ritengono che la piena sovranità si raggiunga con la forza militare ed addirittura diventando una potenza nucleare.


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    3. Ippolito, hai fatto bene a specificare "piena sovranità" ricordando che "Fiorenzo ed altri sovranisti ritengono che la piena sovranità si raggiunga con la forza militare..." perché mi offri la possibilità di chiarire il mio pensiero.

      In effetti ci sono diverse gradazioni di sovranità, ad esempio c'è un livello di sovranità che basta in tempo di pace ma ce n'è anche uno che è indispensabile in tempo di guerra. Certamente in tempo di pace la sola sovranità monetaria è molto perché consente di governare la distribuzione interna del reddito senza dover rendere conto a nessuno fuori della nazione, e tuttavia non è tutto. Anche in tempo di pace. Supponi ad esempio che, pur avendo la nostra moneta, uno stato estero, non dico gli USA ma, poniamo, la Francia, decida che il business per estrarre, in cooperazione con gli egiziani, dal più grande giacimento di gas del mediterraneo scoperto dagli italiani con lavoro e tecnologia italiane debba essere cosa sua, e immagina di non avere uno straccio di portaerei...

      ...come la vedi la situazione?

      Dai, spiegamelo. Poi che al momento il PRIMO problema sia il recupero della sovranità monetaria, aka il potere in mano alla politica aka al corpo elettorale di decidere per i cazzi nostri sul conflitto distributivo interno senza che la classe dei rentiers possa invocare in suo aiuto l'intervento delle sturmtruppen... su questo siamo d'accordo. Ma la sovranità monetaria è solo il primo passo.

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    4. Nulla accade per caso, se la Francia possiede l'atomica e noi no non è perché siamo entrati nell' euro, ma per il miserabile epilogo del cialtronesco ventennio fascista, con buona pace dei sovranari di destra nostalgici di quel ventennio.
      Il progetto di una Europa unita ha rappresentato per lungo tempo in parte anche l' opportunità per i paesi sconfitti nella ultima guerra di recuperare l' onorabilità e la dignità di un paese sovrano seppure all' interno di una convivenza paritaria con gli altri paesei europei.

      Questa opportunità è stata colta e coltivata dalla Germania che ne ha approfittato per operare l' agognata riunificazione ed in prospettiva futura con l' obiettivo di riarmarsi apparentemente in condizioni di parità, ma all' interno di una progressiva egemonizzazione del continente.

      Noi abbiamo ricominciato a fare i coglioni e senza un progetto siamo giunti al punto in cui siamo oggi: La Germania ormai ad un passo dalla sovranità assoluta all' interno di una UE germanizzata e noi che scambiamo il revanscismo sovranaro per sovranismo.

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  8. Grazie, Ippolito, quel "patognomonico" riferito al tratto distintivo della battaglia sovranista ma, simmetricamente, condiviso anche da ordoliberisti e naziliberisti (in lotta tra loro), deve avermi sviato.

    Sono d'accordo che per non rischiare la subalternità, e avere una visione politica positiva e più chiara, prima di essere "anti" si debba e possa essere "pro", ma oggi accade che sono gli ordoliberisti i feroci nemici dichiarati del popolo, sono loro quelli molto "anti, pure troppo", per questo credo che una reazione uguale e contraria è comprensibile, giustificabile, umana.

    Da qualche parte è scritto che le crisi cicliche sono connaturate al sistema capitalistico, mentre la soluzione indicata da Keynes sembra essere poco presa in considerazione, da Bretton Woods in poi, con qualche eccezione durante la guerra fredda, grazie proprio alla minaccia comunista.

    Se non sei ferocemente antiliberista deduco che non puoi essere nemmeno ferocemente anticomunista, visto che è l'unica possibilità per indurre il liberismo a rinunciare a un po' di profitto (e performance) e sembrare umano.

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  9. Io ho provato a mettere in qualche discussione la necessità di avere anche una forza militare che riesca a tener testa agli "amici"... Perché anche di questo abbiamo bisogno.

    Non vorrei che anche qui mi ridiate dietro, ma sarebbe ora di pensare anche all'atomica.

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    1. Se vuoi metterti a competere sul piano militare, però, devi essere disposto a fare sul serio, molto sul serio. Siamo sicuri?

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    2. Si. La sovranità deve poggiare su basi solide. Altrimenti siamo sempre alla mercé del primo che passa.

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    3. Non vedo l' ora di lasciare ai miei figli una bella Europa in cui ogni paese, compresa la Padania, possieda il suo arsenale nucleare; paradossalmente mi riesce difficile non riconoscere anche questo nuovo "sogno" europeo come figlio legittimo del "fogno" che si è costruito in questi ultimi 50 anni

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    4. Dexxo, ma tu saresti disposto a tirare una bomba atomica in coppa ai franzosi per un pozzo di petrolio nel Mediterraneo?

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    5. Scusami Ippolito, ma vorrei ricordarti che la politica è l'arte di dirimere le contese senza mettere mano alle pistole. Il che significa che le pistole le hanno tutti, altrimenti chi è senza pistola deve semplicemente alzare le mani e in tal caso il rischio di guerra è zero: chi mai farebbe la guerra a chi è già sottomesso?

      In altre parole, se il tuo vicino si arma tu non puoi far altro che fare lo stesso, perché se non lo fai ci sono solo due possibilità:

      1) ti inginocchi subito
      2) ti inginocchi dopo il bunga bunga

      Insomma la guerra, come possibilità, è sempre presente. Resta da capire per cosa si voglia correre il rischio: per difendere interessi propri o di altri? Essere sovranisti significa correre il rischio della guerra per difendere gli interessi del popolo italiano; essere europoidi significa correre il rischio della guerra per difendere gli interessi di tedeschi, francesi, olandesi... etc. etc.

      Scegli, ma non farti illusioni: la guerra è sempre dietro l'angolo.

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    6. Essere sovranisti costituzionali vuol dire ispirarsi ai principi costituzionali, altrimenti si è qualcosa di diverso, esercito si, ma solo per difendere il suolo e la nazione nei propri confini.

      Art. 11 : "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."

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    7. Appunto. Comunque non essere letterale, anche perché in Costituzione non c'è scritto quello che dici tu (solo per difendere il suolo e la nazione nei propri confini) ma che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Dunque si tratta di controversie internazionali.

      Esempio: una banda di guerriglieri armati dal paese xxx (i nostri servizi sanno chi sono) aggredisce un'installazione off-shore dell'ENI. Che si fa? Si sbaracca senza reagire? Come minimo si va a trattare facendo capire a xxx che può subire un danno analogo. E un danno analogo come puoi minacciarlo se sei disarmato?

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    8. A me sembra chiaro: viene ripudiata la guerra come mezzo di offesa della libertà di altri popoli e mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
      Non viene escluso quindi l'uso della forza come mezzo di difesa da aggressioni esterne.

      Nel caso delle controversie internazionali anche li viene ripudiata la guerra e quindi l' uso di armi.


      Per quanto riguarda le condizioni di parità ebbene li si deve ammettere che non ci può essere parità se uno possiede la bomba atomica e l' altro no.

      Però bisogna intendersi se bisogna operare nei rapporti internazionali al fine di ridurre gli arsenali nucleari o se invece bisogna aumentarli, io credo che ci si debba adoperare affinché non si verifichi quello che teme, a ragione, Paolo Nobili: " Dexxo, ma tu saresti disposto a tirare una bomba atomica in coppa ai franzosi per un pozzo di petrolio nel Mediterraneo?"

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    9. Ippolito, la bomba atomica serve per difendersi dall'impero non dalle potenze regionali. Per questo tipo di scenario serve una difesa convenzionale. E non parlo tanto di armate schierate ai confini, quanto di forze di intervento dislocabili nei teatri dove ci sono da difendere interessi nazionali, ad esempio contratti commerciali e installazioni industriali. Queste ultime vengono attaccata NON dalle forze ufficiali di xxx, ma da bande armate e supportate da xxx.

      Quando Trump dice agli europoidi "dovete difendervi da soli" non parla soltanto della Russia, ma soprattutto delle decine di migliaia di soldati americani che difendono i contratti commerciali e le installazioni industriali (anche) dei paesi europei in tutto il mondo. E infatti quando parlano di "esercito europeo" questi dementi si riferiscono proprio a questo: una Forza di Intervento Rapido (FIR) che li renda indipendenti dalla "protezione" degli amerikani.

      Dal punto di vista "sovranista", quindi, la questione di avere una forza militare dissuasiva si pone nei termini di chi la controlla. Se permetti, c'è una bella differenza tra l'avere una forza militare di intervento rapido che risponde al nostro parlamento, o alla Kommissionen! Tuttavia una forza di intervento rapido ce deve stà! E deve essere sotto il controllo del nostro parlamento. Punto.

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    10. Ma abbi pazienza, qui si sta parlando di dotarsi di armamenti nucleari o di una forza convenzionale che difenda gli interessi commerciali italiani da qualche banda di mercenari? Che poi volendo anche qui ci sarebbe da aprire una discussione anche sul piano etico, ma lasicamo stare se no non la finiamo più... Comunque, tornando a bomba (appunto), a che ci serve l'atomica? Per quanto mi riguarda, a nulla, se non a provocare un'escalation degli armamenti atomici un tantino pericoloso per tutti. L'unico impiego che abbia un senso è difenderci dall'impero, e qui va bene, siamo d'accordo. Ma se vogliamo difenderci dall'impero (scusa, quale dei due?) dobbiamo fare molto sul serio, e prepararci anche psicologicamente alla distruzione del pianeta, perché se hai l'atomica devi essere disposto a usarla, altrimenti sei solo chiacchiera e distintivo. Allora sì poi puoi andare a trattare politicamente con questi gentiluomini, e pregare Dio che si riesca a trovare un accomodamento. Ma come vogliamo raggiungerlo quel livello di potenza e determinazione militare? Non basta comprare qualche bomba e metterla sotto il materasso, servono decine di miliardi di investimento e anni di sviluppo in tecnologia di altissimo livello, satelliti artificiali, reti di telecomunicazioni e logistiche, basi militari in giro per il mondo, sistemi d'arma che siano in grado di colpire bersagli a migliaia di chilometri e chissà quali altre diavolerie, altrimenti bomba o non bomba l'impero manda un paio di incrociatori stellari e ti spazza via in tre minuti. E tutto questo lo vogliamo fare da soli? Ma per favore. Allora sì avrebbe senso l'esercito europeo. E poi, i test nucleari dove li facciamo? A Mururoa? Ma anche no, grazie. A tutte queste considerazioni si aggiungono poi quelle fatte da Ippolito, che condivido totalmente.

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    11. Scusami Paolo Nobili, ma stai parlando con me? Nel caso, dove e quando avrei sostenuto che una potenza regionale come l'Italia dovrebbe dotarsi della BOMBA? Credo che tu abbia letto male, oppure più probabilmente mi sono espresso male.

      Allora cercherò di essere più chiaro.

      L'Italia non può aspirare alla BOMBA per le diverse ragioni che esponi, ma DEVE avere una difesa convenzionale che faccia passare la vogli a chiunque di scassarci la minchia negli scenari di nostro interesse. I quali sono, per l'appunto, quelli in qui una qualche banda di mercenari (notoriamente armati e logisticamente supportati - ISIS docet) venga utilizzata per metterci nell'angolo. Questo ho affermato, e lo ribadisco. Così come bisogna avere una moneta che rispecchi la forza della nostra economia, dobbiamo avere una forza di difesa proporzionale al valore di ciò che possediamo.

      La BOMBA è inutile come sarebbe inutile un bunker di acciaio dello spessore di 30 centimetri per difendere gli ori di famiglia, ma certo che se hai ori di famiglia per un valore, ipotizzo, di 20.000 euro di sicuro non li lasci incustoditi. Senza per questo spendere 1 mln di euro per difendere 20.000 euro!

      Insomma, la questione è, più che altro, di principio: deve o no uno Stato sovrano investire per difendersi? Io dico, senza ombra di dubbio, di sì.

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    12. Chiedo scusa, avevo decisamente frainteso; il discorso era partito con l'idea di Dexxo di dotarsi dell'atomica e su quello mi sono fissato.

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    13. Scusate, ho messo la bomba e non ho proseguito il discorso… Anche per altri impegni. Nei fatti il dispendio per le tecnologie sarebbero soldi buttati? Penso proprio di no, di fatto quasi tutta la tecnologia che disponiamo oggi dipende dagli investimenti militari. Non posso che ricusare le posizioni di Nobili e Grimaldi. Le questioni strategiche, di indipendenza ecc. pesano troppo. E poi scusate. Ma avete mai sentito parlare di deterrenza? Ora il problema dell'uso dell'atomica sta più che altro nella deterrenza. Scusate, ma mi pare che avete un atteggiamento come i Maya di fronte a Cortes. Sappiamo come è andata a finire. Le questioni militari sono importanti e credo che anche un contentino su queste cose aiuti ad avvicinare il mondo militare alla causa sovranista. Pensate che i generali italiani non sarebbero contenti di essere trattati da pari (o quasi) da altre forze armate? La penso così… E credo che la pensino così tutti gli stati che se ne sono dotati. Per quanto riguarda le sperimentazioni, beh… Si possono sempre trovare accordi con altri paesi, basta saper trattare. Comunque le cose non sono liquidabili con i principi. Qui non sto parlando di armarsi per fare una guerra, ma di armarsi per far si che la sovranità sia un diritto esigibile, entro certi limiti ovviamente.

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    14. A mio avviso uno dei grandi limiti della sinistra è quello di considerare i valori e i principi superiori anche alla realtà dei fatti. Per me invece bisogna venire a patti con le "questioni del mondo" per come sono. Il potere e come si esercita non è una cosa secondaria e i principi valgono poco visto tutte le guerre che sono riusciti a fare negli ultimi 30 anni. Ci sarebbe da parlare poi di servizi segreti, i nuovi tipi di guerre ecc. E per tutto questo ci vuole personale preparato e fedele. Ma chi mai inizia, mai otterrà niente. Per carità, allo stato attuale sono solo discussioni tra "comari", ma se si vuole governare e farlo sul serio, sul piatto meglio mettere le questioni chiave e trovare alleati per arrivare a dei risultati. Perché di chiacchiere, almeno io, sono stufo. E se permettete sono anche stufo di grandi principi e valori con cui non se magna… Bisogna trovare dei ragionevoli compromessi stante il mondo in cui viviamo.

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    15. Giusto, propongo di fare i test nucleari alle isole Tremiti o meglio a Lampedusa (ottenendo anche il secondario ed auspicabile risultato di distruggere un porto di troppo facile approdo alle navi dei migranti) sotto la supervisione del nostro "pentagono" posto a Frascati dove giustappunto si sta testando il Tokamak.

      Sono d' accordo ovviamente anche sulla necessità di predisporre il paese ad un tale ineludibile passo verso la completa sovranità nazionale attraverso la rivalorizzazione dell' esercito avviando il Paese verso il modello sociale e militare della Corea del Nord.

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    16. @ Ippolito

      Grazie per il sarcasmo, ma alla fine del sarcasmo, saranno gli altri a menare le danze.

      E tra poco anche la Germania, visto che il dibattito è avviato.

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