giovedì 13 dicembre 2018

Oltre Volta & Gabbana

Nel piccolo mondo sovranista (che non è il grande mondo sovranaro) si è discusso molto, in questi ultimi giorni, della manovra del governo. La chiave di lettura utilizzata da questo mondo è particolare perché fa riferimento a un obiettivo finale che non è la stabilizzazione dell'Unione Europea bensì la sua rottura, o quanto meno l'uscita dell'Italia. La conseguenza di ciò è stato il ruolo centrale nella discussione assunto dalla figura del prof. Alberto Bagnai considerato, per un tempo molto più lungo di quanto sia stato in realtà, come alfiere della tesi dell'uscita. E' stato un errore che sono stato tra i primi a segnalare, ma che è ormai un dato concordemente accettato, fatta salva una quota minoritaria di bagnaiani che ancora si illudono, cui il nostro si guarda bene dal chiarire il nuovo stato delle cose.

Poco male, anche perché dai fraintendimenti spesso sgorga la creatività artistica, per cui i social hanno prodotto dei fotomontaggi che, in questo autunno dello scontento sovranista (e del tronfio trionfo sovranaro) mi hanno strappato momenti di ilarità. Ve ne segnalo uno:

Mr Bonghanow su twitter
In ogni caso, stabilito ed acclarato che il prof. (anzi, da ora in poi il senatore) Alberto Bagnai non è più un sovranista ma un sovranaro, più elegantemente detto "un altreuropeista", e posto che ad ognuno è concesso cambiare idea, è giusto e opportuno criticarlo alla luce di questa sua nuova collocazione. Una collocazione che, da sovranista, combatto, ma che ha anche qualche aspetto positivo; ad esempio il fatto che l'eloquio del nostro si sia depurato di alcuni eccessi che, spesso, oltrepassavano il confine della buona educazione, per tornare ad un registro più vicino all'ironia.

Veniamo ora all'ultimo post del senatore Bagnai, nel quale ha spiegato le ragioni della manovra. In sostanza il senatore Bagnai sostiene che sì, è vero che il deficit sarà (salvo correzioni ulteriori) del 2,04%, ma che la manovra resta comunque espansiva rispetto a quanto sarebbe stata se le elezioni del 4 marzo le avesse vinte il PD. A dimostrazione di ciò fornisce alcuni grafici, dai quali si evince che, se avesse vinto il PD, il deficit tendenziale, cioè la base di trattativa con l'UE, sarebbe stato lo 0,8%, con un deficit iscritto nella NADEF (Nota Di Aggiornamento al DEF) dell'1,6%. Al contrario, il governo gialloverde ha alzato l'asticella del NADEF al 2,04%.

In sostanza il senatore Bagnai ha prodotto, nel suo post surreale, ben quattro grafici per informarci che il governo gialloverde ha incrementato il deficit dello 0,4% rispetto a quanto fatto dal governo Gentiloni lo scorso anno, perché in una fase di crisi dell'economia è opportuno agire in modo anticiclico.

Ora dobbiamo porci la questione di come rapportarci con il Bagnai 2.0 altreuropeista (o sovranaro che dir si voglia). E' utile continuare a frignare perché ha cambiato idea, ammesso e non concesso che tutti noi sovranisti non abbiamo equivocato alla grande? Oddio, se abbiamo equivocato è anche vero che il senatore Bagnai ha fatto molto perché ciò accadesse, ma resta il fatto che continuare a polemizzare su un suo vero o presunto "tradimento" non ci porterà lontano. La mia proposta è la seguente:
  1. Dimentichiamo ciò che il senatore Bagnai è stato, o che noi sovranisti abbiamo immaginato che fosse, e prendiamo atto che è un altreuropeista.
  2. Dedichiamo il nostro tempo e le nostre energie alla costruzione della militanza politica sovranista.
Spero vi sia chiaro che, qualora l'opzione altreuropeista si rivelasse praticabile, per noi sovranisti non ci sarà futuro. E' anche possibile però che questa opzione si riveli - personalmente ne sono convinto - del tutto impraticabile. In tal caso sarà importante, anzi essenziale, essere pronti all'appuntamento. Ho deciso di dare l'esempio, per cui mi impegno, d'ora in avanti, a trattare il senatore Bagnai come un qualsiasi altreuropeista, ponendo fine a una lunga stagione di polemiche ormai ampiamente superate dalla realtà dei fatti. 

Salvo, e non potrebbe essere diversamente, nelle occasioni in cui il senatore Bagnai ne dirà di così divertenti da rendermi impossibile resistere alla tentazione del perculamento con scappellamento a destra.

7 commenti:

  1. La tessera n°2 la prenoto io, se sarò un militante all'altezza non lo so, simpatizzante sostenitore di sicuro.

    Dopo le aspettative malriposte in Quello di farci Tarzan, che invece s'è messo a fare Jane, per scaramanzia propongo che sulla tessera si raffiguri uno che suoni meglio.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Cheeta#/media/File:Cheeta.jpg

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  2. Bisognerà rimboccarsi le maniche signori e tenere da parte il vitello grasso per chi oggi ha le ginocchine tremanti

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  3. Saggia decisione. Meglio lavorare alla costruzione di un movimento sovranista ,che perdersi in inutili pettegolezzi. Detto questo,va notato la piccolezza mentale di Mr Bonghanow e di tutti quelli che contestano il 2,04 al posto del 2,4. In fondo è diminuito di un misero 36 centesimi.Ma non è questo il punto.
    La cifra presa senza un metro di paragone non ha alcun senso.Ci domandiamo allora di quanto hanno sforato i governi precedenti .Da Affari Italiani.it apprendiamo che

    2017, governo Gentiloni Deficit/Pil al 2,30%

    2016, successione dei governi Renzi-Gentiloni Deficit/Pil al 2,50%

    2015, governo Renzi Deficit/Pil al 2,60%

    2014, successione dei governi Letta-Renzi Deficit/Pil al 3,00%

    2013, successione dei governi Monti-Letta Deficit/Pil al 2,90%

    2012, governo Monti Deficit/Pil al 3,00%

    2011, successione dei governi Berlusconi- Monti Deficit/Pil al 3,50%

    2010, governo Berlusconi Deficit/Pil al 4,20%

    2009, governo Berlusconi Deficit/Pil al 5,30%

    Notevole eh! Lasciamo perdere Berlusconi,che è un megalomane,ma la sanguisuga MONTI,è arrivato al 3% !!.In sostanza tutti hanno rassicurato Bruxelles e presentato un rendiconto, poi si è fatto diversamente.Si farà così anche ora.
    Non bisogna mai umiliare con un secco rifiuto la parte contraente,è una questione di sottigliezza psicologica,se si vuole portare a termine un affare.
    E questa volta la posta in gioco è alta. Ci sono tanti in giro sui blog, che dicono al governo gialloverde di alzare la cifra di sforamento o di mantenere il 2,4 a causa degli eventi francesi. Che fessi. Non sempre mostrare le"palle" è vincente.Questo le donne lo hanno sempre saputo. Gli uomini quasi mai. Solo i grandi seduttori lo sanno.
    Buona Vita

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    1. Stai dicendo che il governo gialloverde è in linea coi governi precedenti (forse con l'eccezione di Berlusconi). Ce ne eravamo accorti, ma grazie ugualmente.

      Vedi caro, il punto è esattamente quello che evidenzi: questo è un governo altreuropeista, aka sovranaro, noi invece siamo sovranisti; e il problema non è che questi siano cauti per timore di ritorsioni mentre noi saremmo degli avventati che vogliono tutto e subito, il problema è che sono davvero sovranari.

      Ma della sovranarità gialloverde parleremo in un altro post.

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  4. Nel 2010 l'Italia ha fatto deficit del 4.2%, Spagna il 9.4%, Portogallo 11.2%, Francia il 6.9%
    Nel 2011 l'Italia ha fatto il 3.7% Spagna il 9.6%, Portogallo il 7.4%, Francia il 5.2%
    Nel 2012 l'Italia ha fatto il 2.9%, Spagna il 10.5%, Portogallo il 5.7%, Francia il 5%

    Nel 2013 l'Italia ha fatto il 2.9, Spagna il 7%, Portogallo il 4.8% ,Francia il 4.1. ecc. ecc ecc. L'Italia ha sempre avuto deficit inferiori ai paesi sopracitati.
    I dati andrebbero sempre comparati a quelli degli altri Paesi, altrimenti non hanno senso. Dire che siamo cresciuti al 2%, come dato di forza, mentre il mondo saliva al 4% è una manipolazione della realtà. Così come dire che siamo cresciuti solo dello 0.5 per mostrare la nostra debolezza, mentre il mondo scendeva dell'1% è un altro atto di manipolazione della realtà. I dati economici di un Paese vanno sempre equiparati con quelli di altri Paesi e con economie assimilabili.
    Personalmente ho votato una delle due forze al governo, prima per punire le politiche poste in essere dal PD e secondo sperando in un forte segnale di cambiamento. La realtà è davanti agli occhi di tutti, stanno perseguendo le stesse politiche del PD, non si può dire che una manovra in avanzo primario sia recessiva se la fa il PD, mentre se la fanno questi è espansiva. Nel contempo nessuna misura per mettere in sicurezza il debito pubblico che è il vero nostro tallone d'Achille, un suo declassamento ci porterebbe dritto agli inferi.
    Voglio rammentare che chi mostrava cautela di fronte ad una uscita unilaterale del nostro Paese, veniva deriso dalla ditta B&B&B, adesso gli stessi, dinnanzi
    all'immobilismo di questo governo vengono liquidati dai loro fans con linguaggio fascista, come affetti da "tuttosubitismo" e si credono pure democratici.

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    1. "Voglio rammentare che chi mostrava cautela di fronte ad una uscita unilaterale del nostro Paese, veniva deriso dalla ditta B&B&B, adesso gli stessi, dinnanzi
      all'immobilismo di questo governo vengono liquidati dai loro fans con linguaggio fascista, come affetti da "tuttosubitismo" e si credono pure democratici
      ."

      Non li sopporto veramente più, né loro né i loro fans instupiditi. Ma questo passa il convento nel nostro disgraziato paese.

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  5. Purtroppo siamo al punto in cui eravamo nel 2011... Credo che l'analisi fatta sul futuro soggetto politico sovranista fatta qualche anno fa da Fiorenzo, probabilmente 2013 se non sbaglio è ancora attuale. Riusciranno i vari gruppi che ancora ci sono (anche se sparuti) a costruire un partito? Di certo se non ci si muove e non si tiene in conto quali sono stati i limiti si va poco lontani. Ripeto quello che vado a dire da un po' di tempo, chi può si aggreghi ai gruppi più vicini a lui cercando di superare il settarismo. Comunque i gialloverdi vogliono rimanere nella gabbia, il fatto è che le politiche per ottenere una inversione di rotto all'interno di una visione altroeuropeista sono talmente discordanti da quelle portate avanti fino ad ora, che mi risulta difficile credere ad un tale cedimento delle forze economiche ed ideologiche che ci hanno portato fino a questo punto, mi pare inverosimile che sposino di colpo politiche Keynesiane dopo aver fatto di tutto e di più per giustificare le attuali politiche (lo stanno facendo pure ora fra l'altro). Per carità ci sarà qualche maquillage magari anche un punto di PIL, ma sappiamo che le cifre in gioco in un continente con 30/40 milioni di disoccupati ufficiali, per non parlare di lavori precari, sottoccupati ecc. sono ben altre (non centra qui il benaltrismo). Perciò se ci mettiamo anche in conto la rivoluzione tecnologica prossima ventura che di certo porterà ben poca occupazione, i problemi resteranno sul tappeto. Ma scusate, se anche la Francia, che ha tutto sommato appena adesso cominciato a pagare dazio per la zona euro si è ritrovata con gli scontri di questi giorni, figuriamoci se i 10 miliardi di Macron potranno cambiare sostanzialmente qualcosa. Credo però, che il potere ci metterà i bastoni fra le ruote in tutte le maniera. E di questo bisogna tener conto. Ci aspetta una strada tutta in salita. Ma l'obiettivo sarebbe anche liquidare il PD per non doverci ritrovare come in Grecia dove all'opposizione di Tsipras è rimasta Neo Democratia (la solita destra per intenderci) che sommata al traditore ha di fatto tarpato le ali a qualsiasi soluzione di rottura con l'UE. Pertanto il nemico a sinistra (? - lo dico solo per semplificare) rimane il PD e a destra un Salvini che verrà in soccorso del PD contro di noi. Per salvarsi il culo ça va sans dire.

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