lunedì 24 dicembre 2018

Il premio "Caso umano dell'anno"

Sono il portavoce dei Sovranisti Anonimi, che hanno indetto il Premio caso umano dell'anno. Il vincitore dell'edizione 2018, per acclamazione, è il senatore Alberto Bagnai, con la seguente motivazione:

«Con supremo sprezzo di ogni logica, compresa quella fuffy, piuttosto che alla Storia preferì consegnarsi al nemico.»

Il comitato Sovranisti Anonimi ha selezionato le ultime perle del senatore, che gli hanno consentito di superare di slancio l'esperto di anticorpi monoclonali umani contro agenti infettivi Roberto Burioni, fino a quel momento saldamente in testa alla classifica. Eccole:




12 commenti:

  1. Non accetta' provocazioni, Fiore', lassalo parla'.

    Come diceva quell'economista da tastiera? "Non sono un politico, quindi?...Mi adeguo e sparo cazzate".

    Quasi quasi rivaluto Prodi, magari avrà avuto una ventina di teste di cavallo di ragioni, in più di Tino.

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    1. Urge una riflessione sui sovranisti, sui sovranari di governo e quelli da tastiera. Sono categorie dello spirito, prima ancora che appartenenze politiche.

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  2. Urge anche una riflessione sull'urgenza.
    Adesso che Tino sta negoziando, il tramonto si avvicina o allontana?

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  3. Mi duole difendere Bagnai, ma quanto sostenuto nei post è perfettamente in linea con la sua opera politico-divulgativa; semplicemente la sua comunicazione ha messo da parte la propaganda aggressiva pre-scranno, che ha raccolto tanti consensi presso gli estremisti di destra e di sinistra, in favore di una comunicazione di tipo maieutico rivolta ai ceti più moderati oggi che ha maggior accesso ai media di comunicazione tradizionali.
    Credo che Bagnai abbia ben presente, da sincero democratico:
    1)che la maggioranza degli Italiani non abbia maturato, anzi sia ben lontana dal desiderio e dalla convinzione di abbandonare l' euro
    2)che l' ipotesi di uscita alla chetichella, pur tenuta in considerazione come estrema possibilità, sia di fatto un default dello stato Italiano e che questa eventualità, se attuata in maniera sconsiderata e senza che il popolo abbia compreso i sacrifici immani derivanti da una decisione del genere, metta a rischio la democrazia stessa.

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    1. Ne riparleremo in un post dedicato e più riflessivo. Nel frattempo rifletti sul fatto che, se fossi un "sincero democratico" alla Bagnai, a questo punto sarebbe arrivato il click.

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  4. Ammesso esistano caratteristiche universali nei mondi interiori degli uomini deducibili da quello che dicono e fanno, quali categorie dello spirito dovremmo dedurre da chi dice una cosa e poi ne fa un altra?

    E da quelli che nemmeno ci provano a esprimere una linea politica?

    Infine, se la tastiera non è un fine, mentre scaldiamo una sedia, ma un mezzo per puntare alla cadrega, la categoria dello spirito in azione è quella economica dell'utilità.
    Se poi da quella cadrega non si coltivano solo gli ort-uccelli propri allora quell'azione ricade sotto la categoria etica dello spirito denominata bene.

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  5. Lasciando i sinceri democratici ai loro pensieri… Devo dire che nell'attuale situazione, anche per i pochi voti che dispongono come maggioranza, gestire adesso una exit sarebbe molto imprudente. E fin qui posso accettare l'interpretazione di Grimaldi, ma quello che mi fa propendere per l'interpretazione di Fiorenzo, che ritengo quella autentica, è che dalle parti della Rai non si muove foglia. Ergo, se volessero uscire in futuro, come mai non agiscono sulla Rai? Questa è, penso, la cartina di tornasole che più di tutti mi fa propendere per l'interpretazione ciociara.

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    1. Un suggerimento: cerchiamo di separare il giudizio su Bagnai, Barra Caracciolo e Borghi da quello sul governo gialloverde. I primi - in questo concordo con SdA - sono sovranisti che agiscono nel governo credendo di poter fare chissà ché ma senza avere il coraggio di gesti politicamente eclatanti e ben più efficaci; il governo gialloverde è il frutto dell'alleanza tra due partiti non sovranisti, guidati da poteri e centri di interesse sui quali occorre far luce.

      La vera responsabilità del trio è quella di essersi convinti di poter fare di più dal di dentro. Un errore che non depone a favore delle loro qualità di leader, ma non basta a qualificarli come traditori. Va meglio "personaggi di secondo piano".

      Quanto alla RAI, né Bagnai, né LBC né Borghi contano una fava su questo fronte.

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    2. Beh ma Bagnai è sempre stato contro i gesti eclatanti per sua stessa ammissione (eheheheh). Per quanto riguarda la Rai intendevo che non sono nemmeno riusciti a correggere una informazione che va contro di loro figuriamoci il resto. In ogni caso diffido di chi pensa di fare entrismo. Perché alla fine sono gli interessi consolidati in un partito che ne scandiscono la linea politica al di là della retorica per ottenere qualche voto dai gonzi. Nella sostanza Borghi e Bagnai potrebbero fare qualcosa solo se radunassero dietro di loro sufficienti interessi da scalzare quelli che appoggiano Giorgetti per esempio. Ma dubito che possano fare una cosa del genere.

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    3. Il fatto di non essere riusciti a imporre nemmeno uno straccio di programma di informazione decente può significare solo due cose:

      1) è vero quello che dichiarano apertamente: sono dei banali altreuropeisti
      2) i sovranisti BB&B hanno le mani legate

      Nel secondo caso: se hanno le palle faranno casino fino a farsi cacciare, se non le hanno staranno zitti e buoni. La verità verrà fuori, non si può mentire a tutti per lungo tempo.

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    4. Io mi ricordo sempre di Bagnai, non molto tempo fa, da Vespa: quest'ultimo che dice "visto che lo Stato è come una famiglia, bla bla bla" e Bagnai che semplicemente tace; lì sinceramente ho provato un senso di fastidio misto a inquietudine. Prendiamo per buono che non si possa tenere una lezione di macroeconomia in diretta nazionale, ma rimanere silente e a muso basso come fece il Nostro consente a tutti i sovranisti di porsi qualche domanda, effettivamente.
      Poi che la risposta sia "testa di cavallo nel letto" o altro, boh…

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  6. A proposito, Buon Natale a tutti. O laicamente e in maniera politicamente corretta (Boldrinianamente parlando) sarebbe da dire Buone Feste….

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