giovedì 17 ottobre 2019

L'interesse nazionale


Nel 1915 tre degli undici fratelli di mia nonna (unica femmina della nidiata) ricevettero una cartolina precetto e dovettero lasciare i campi e la loro gioventù per andare in guerra. Nessuno di loro tornò. Io appartengo a quella classe sociale, quella che quando c'è da chiamare la nazione a raccolta viene mobilitata e paga di persona. Si chiamava patriottismo, una volta, oggi interesse nazionale. Un concetto sdrucciolevole, col quale non è facile districarsi perché sì, è verissimo, l'interesse nazionale esiste e bisogna difenderlo, anche quando chi lo invoca è il diretto responsabile della necessità di farlo: bisogna andare, come fecero i miei bisnonni.

Ora accade che proprio nei giorni in cui la Lega, per bocca di Salvini, dichiara che "l'euro è irreversibile", io abbia asserito in un video che il concetto di interesse nazionale sarà nuovamente tirato in ballo:  "Il patriottismo è l'estremo rifugio delle canaglie" come scrisse Samuel Johnson.

«Nel 1774 Johnson pubblicò Il Patriota, in cui criticava tutto ciò che sapeva di falso patriottismo. La sera del 7 Aprile 1775, fece la famosa dichiarazione:"Il patriottismo è l'estremo rifugio delle canaglie." Questa frase evidentemente non era contro il concetto di patriottismo, bensì contro l'uso ipocrita che facevano del termine "patriottismo" John Stuart, III conte di Bute (il primo ministro-patriota) ed i suoi sostenitori; Johnson era contro coloro che si "autoproclamavano patrioti" in generale, ma teneva in gran conto il patriottismo "vero".»

Ho anche affermato, nel video, che la difesa dell'interesse nazionale è una posizione razionale, cosa che mi ha attirato qualche critica. Anche quando, aggiungo, di essa si fanno scudo le canaglie. Che è proprio quello che si appresta a fare la Lega nel momento in cui il suo leader dichiara "Non vogliamo l’uscita dall’Unione Europea. L’Euro è irreversibile".

Doppiamente razionale, perché se è vero che quando arriva la cartolina precetto non si può non andare, anche quando la guerra non l'hanno voluta i popoli, è proprio la mobilitazione patriottica quella che salva le terga delle canaglie. Ma allora che fare? La risposta è una e solo una, non bisogna mai permettere che le canaglie giungano al punto di impossessarsi del concetto di interesse nazionale, occorre aprire gli occhi prima, molto prima. Quando le canaglie lanciano l'appello patriottico è già troppo tardi, l'interesse nazionale a quel punto fa premio su tutto e l'esito è segnato: nuove canaglie prenderanno il posto delle vecchie, cambiando tutto affinché nulla cambi.

Voglio dirvelo col cuore in mano: se gli eventi dovessero precipitare adesso, la partita sarebbe persa. E infatti cosa si augurano le (nuove) canaglie? Che tutto collassi, che arrivino le cavallette, che l'euro si dissolva disordinatamente, perché loro sono già pronti. Io invece mi auguro che l'euro resista, che l'UE riesca ad andare avanti, perché il popolo ha bisogno di tempo per capire e organizzarsi politicamente. Serve un orrore senza fine, non una fine orribile. E' l'orrore senza fine la condizione necessaria sebbene non sufficiente affinché le catene mentali di milioni di persone si logorino fino a spezzarsi, abbiamo bisogno di tempo. Perché le menzogne hanno le gambe corte.

1 commento:

  1. Ciao Fiorenzo io direi che non bisogna mai far coincidere l'interesse Nazionale, con l'interesse delle canaglie. Inoltre bisogna stare sempre molto attenti che l'interesse nazionale della propria Patria non sia una cortina fumogena che serve a nascondere l'interesse di altre nazioni. Per esempio fu interesse nazionale Italiano combattere la prima guerra mondiale a fianco di Francia ed Inghilterra? O combattemmo nel loro interesse? Come mai pur vincendo una guerra la società italiana fu in preda alle convulsioni classiche di chi la guerra la perde? Sarà per il lavoro che ho fatto ma io non tengo certezze, ma solo dubbi. Per parlare del presente è facile per una forza politica invocare l'interesse nazionale, viviamo in una epoca storica dove una intera classe dirigente da 30 anni ha sacrificato l'interesse nazionale sull'altare di quello di altre nazioni, Francia e Germania in testa. Perchè dalla nascita dell'euro dove si sono succeduti governi di centro/destra, centro/sinistra e governi giallo/verde, giallo/fucsia, il Paese non si è mai dotato di una Banca Pubblica che potesse approvvigionarsi di denaro al tasso di sconto della Banca centrale e non quello di mercato? Una domanda legittima se si considera che noi ne avremmo avuto più bisogno degli altri per il nostro elevato debito pubblico. E perchè dovendo stare dentro ai parametri imposti dalla UE abbiamo continuato allegramente con le aste marginali nel collocamento dei titoli del debito pubblico? E perchè abbiamo scommesso attraverso i derivati sull'innalzamento dei tassi d'interesse, perdendo decine e decine di miliardi, quando si facevano politiche monetarie e fiscali restrittive che andavano nella direzione opposta? E perchè con tassi in discesa abbiamo allungato la vita del nostro debito pubblico? E si potrebbe continuare all'infinito. Per la Lega il gioco è diventato facile, abbiamo una parte della popolazione, "quella impegnata a sinistra" che invoca la distruzione della propria Nazione tramite l'accoglienza illimitata favorendo l'immigrazione clandestina ed incontrollata, con il pareggio di bilancio e dovendosi approvvigionare di denaro al tasso di mercato come una qualsiasi famiglia o impresa. E' naturale che in siffatte situazioni andrai a distruggere tutti i servizi pubblici e la stessa convivenza civile:quello che persegue il potere globalista. Come i liberali di fine ottocento che preferivano la dittatura piuttosto che il socialismo, penso che la maggior parte del popolo italiano preferisca uno Stato liberale piuttosto che nessun Stato e il regno dell'anarchia. Serve tempo per creare quel polo sovranista/ costituzionalista e socialista, ma abbiamo bisogno anche di uomini con la schiena dritta e non so in questi tempi quanti ne troviamo.

    RispondiElimina