martedì 22 ottobre 2019

Comunicato dei Sovranisti Arcaici



La redazione del telegiornale dei Sovranisti Arcaici si è riunita sotto la guida del grande Piddu e ha stilato un comunicato di cui vi do lettura. Abbiamo deciso di compilare un elenco non esaustivo di personaggi che sono erroneamente percepiti dal popolo come Sovranisti Arcaici!

Esaminati i dossiér e dopo attenta valutazione la redazione dichiara che non sono Sovranisti Arcaici, sottolineo non sono sovranisti arcaici, i seguenti personaggi: Salvini Matteo, Caracciolo Barra Luciano, Rinaldi Maria Antonio, Zanni Marco, Bagnai Alberto, Grillo Giuseppe, Becchi Paolo, Borghi Claudio, Meloni Giorgia, Donato Francesca. L'elenco è in ordine di esame dei relativi dossiér.

La redazione condanna ogni rapporto politico non aspramente conflittuale con i suddetti personaggi. Viene inoltre indetto un concorso interno per la battuta o vignetta o animazione video più icastica sui comportamenti politici dei suddetti personaggi il cui premio consiste in un rotolo di soffice carta da utilizzare nei momenti di più intensa intimità.

Per i nomi elencati l'istruttoria deve considerarsi conclusa. La commissione è stata aggiornata per l'esame di altri dossiér e al più presto fornirà ulteriori elenchi.

Viva l'Italia, viva il socialismo, viva la Costituzione!

2 commenti:

  1. Nella prima Repubblica i politici usavano il popolo ma spartivano con esso, nell'attuale repubblica i politici e gli aspiranti tali continuano ad usare il popolo ma con esso non condividono più nulla.
    Siamo passati dalla narrativa che affermava che non c'era tempo per creare un partito dal basso, in quanto ogni giorno in più che restavamo nell'euro più veniva compromesso il nostro sistema industriale produttivo, per cui era meglio utilizzare un contenitore (Lega di Salvini) che facesse proprie le tematiche sovraniste. A quella successiva che sosteneva che avevano bisogno del 51% dei voti per attuare il programma di uscita dall'euro e dai trattati. A quelle attuali dove, chi dice che bisogna modificare i trattati, dopo che per anni hanno dato del ciarlatano a qualsiasi proponesse questa soluzione, a quelli che dicono che per uscire dall'euro bisogna aspettare d'essere assieme ad altre nazioni:
    "Abbiamo tuttavia sempre detto che azioni unilaterali sono da evitare. Se ci saranno progetti condivisi con altri paesi per cambiare la politica monetaria dell'eurozona li considereremo con interesse e in ogni caso saremo pronti a difendere gli interessi degli italiani in caso di attacchi finanziari". Tratto dal Twitter di Claudio Borghi A.
    Mi sembra tanto la dichiarazione di Badoglio dell'otto settembre del 43:
    "Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo.
    Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza"
    Siamo messi proprio male se la maggior forza politica del Paese deve sottolineare che difenderà la Nazione da attacchi speculativi. Ma scusate cosa dovrebbe fare una classe politica di fronte ad un attacco proveniente dall'esterno, subirlo senza reagire? Favorirlo?
    In sintesi se nessuno decide di attaccarci moriremo lentamente giorno dopo giorno perdendo una industria alla volta e perdendo tutto lo stato sociale un pezzetto dopo pezzetto.
    Come fare perchè questo non succeda? abbiamo già visto troppe volte forze politiche partite dal basso essere portatrici di certe istanze politiche/economiche/sociali e una volta salite nei consensi vedere quelle istanze liquefarsi come neve al sole, o meglio trasformarsi in tesi accademiche, col codazzo di pseudointellettuali che invece di denunciarle si accodano per una futura poltrona.

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  2. "Abbiamo già visto troppe volte forze politiche partite dal basso essere portatrici di certe istanze politiche/economiche/sociali".
    L'errore è credere che la Lega e il M5S fossero genuini all'inizio e poi siano degenerati col tempo, mentre la verità è che sono sempre stati partiti liberali, dunque avversari dello statalismo, dell'economia mista keynesiana e costituzionale, del dirigismo.
    Il primo partito post Seconda Repubblica che sia nato già inequivocabilmente (la parola chiave è inequivocabilmente) statalista, dirigista e pro Costituzione del 1948 e per il Recesso non dall'euro ma dall'Unione Europea intesa come edificio giuridico di cui l'euro è solo un mattone, è il FSI. Vediamo altri esperimenti come Vox Italia o Nuova Direzione come evolveranno, ma né la Lega salviniana né il M5S hanno mai rappresentato qualcosa del genere, neppure agli albori, questo è certo.

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