sabato 6 luglio 2019

Il debito pubblico da restituire. A chi?

Il mainstream confindustriale - aka burghesia compradora y vendedora - continua a propalare la vergognosa favola del debito pubblico da restituire. Ad uso e consumo delle masse disinformate, incolte e inconsapevoli.

Restituire a chi?

Una cosa deve essere restituita se chi l'ha data la vuole indietro, corigetemi se sbalio. Per esempio, voi depositate in banca i vostri soldini e un giorno chiedete che vi siano restituiti. Potete farlo? Certamente, a meno che non siate in tanti a volere la stessa cosa, nel qual caso si porrebbe un problema di insolvenza della banca. In ogni caso, se togliete i vostri risparmi da una banca alla fine dovrete metterli da qualche altra parte, un'altra banca che vi offre un interesse maggiore, oppure azioni, o magari titoli di stato. Già, perché dal punto di vista del risparmiatore lo stato alla fin fine è una banca, che offre un interesse per i soldi che voi gli prestate, cioè depositate presso il Tesoro.

Chiaro il concetto?

Domanda da un centesimo di euro: se voi togliete i vostri risparmi da una banca, poniamo Intesa San Paolo, per depositarli in un'altra, poniamo Unicredit, quale delle due sarà contenta e quale verserà una lacrimuccia? La risposta è dentro di voi ed è quella giusta.

Domanda da un centesimo di miniBot: se voi togliete i vostri soldi da una banca, poniamo Intesa San Paolo o Unicredit, e li depositate presso il Tesoro acquistando titoli di stato, chi sarà contento e chi verserà una lacrimuccia?

Insomma, per farla breve, chi può avere interesse a spingervi ad investire i vostri soldi nel sistema bancario invece che prestarli al Tesoro, se non lo stesso sistema bancario privato? E qual è la misura del peso del Tesoro nella raccolta del risparmio se non il debito pubblico? Ne consegue che il sistema bancario, concorrente del Tesoro, farà di tutto per convincervi che quella particolare banca detta "Tesoro" è a rischio insolvenza.

Ma perché mai la banca "Tesoro" dovrebbe essere meno affidabile di una qualsiasi banca privata, sia pure nell'assurda e criminale situazione in cui ci troviamo per cui la moneta che utilizziamo, l'euro, non è più creata dalla Banca d'Italia ma dalla BCE? Perché ci sarebbe la mitologica unione bancaria che in realtà ancora non c'è? Risulta a voi che Intesa San Paolo oppure Unicredit o qualsiasi altra banca privata possano, in caso di necessità per tutelare voi risparmiatori, disporre di strumenti potenti come il controllo del prelievo fiscale? Ovvio che no. Ma allora, perché mai i risparmiatori dovrebbero chiedere al Tesoro di restituirgli i loro soldi? Per metterli nelle mani di un sistema bancario privato che offre meno garanzie e, addirittura, interessi più bassi?

Ma allora cos'è questa sesquipedale cazzata per cui il Tesoro dovrebbe restituire soldi a chi non ha alcun interesse a chiederli indietro? Eppure, sul sito dell'Istituto Bruno Leoni, vera centrale ideologica nazionale della confindustria aka burghesia compradora y vendedora, brilla il contatore del debito pubblico in tempo reale.

Paura? Tanta, ma solo se siete irrimediabilmente cretini. Anzi, Gretini.

Nessun commento:

Posta un commento