sabato 28 settembre 2019

Il principio di cautela in politica

Il principio di cautela recita: «L'assenza di prove non è prova di assenza». Come non essere d'accordo? Un esempio: non abbiamo prove che il 5G sia innocuo per la salute umana, ma non possiamo escludere che lo sia. E infatti il 5G si farà, alla faccia del principio di cautela.

Bello vero? Ora accade che questo principio di cautela venga invocato a proposito dell'allarme sul riscaldamento climatico, lanciato in questi giorni con la massima intensità. Il ragionamento è: forse non abbiamo prove che il forte aumento della concentrazione di Co2 nell'atmosfera, conseguenza delle attività antropiche, sia la causa dell'aumento di temperatura degli ultimi anni, ma non possiamo escludere che lo sia. E dunque si prenderanno provvedimenti.

Come vedete due diverse applicazioni dello stesso principio. Nel secondo caso, però, i fans del principio di cautela argomentano che il pericolo potenziale è così grande e devastante che è necessario rispettarlo. L'invocazione del principio di cautela per il riscaldamento climatico, descritto in termini catastrofici e addirittura imminente, esime così i suoi sostenitori dall'onere della prova: basta il sospetto. E' come quando si va a funghi, per cui si rinuncia a raccogliere un esemplare che sembra identico, salvo una leggera puntinatura, a una specie che sappiamo essere commestibile. Principio di cautela.

Tutto bene allora? No, per niente. Innanzi tutto perché il tempo per una campagna informativa a più livelli, cioè con eventi pubblici trasmessi dai media, di crescente complessità scientifica, tale così da permettere a tutti gli strati della popolazione, dai più incolti ai più colti, di farsi un'opinione informata, c'è in abbondanza e ci sarà, visto che gli investimenti necessari a scongiurare la catastrofe non potranno certo partire domani. Quello che abbiamo visto, invece, almeno per ora è una ragazzina di sedici anni con la terza media che marina la scuola, la quale, alzando il ditino, bacchetta i Grandi del mondo nel mentre viene ripresa in mondovisione.

Il pensiero corre allora ai numerosi casi nei quali il Potere, invocando il principio di cautela, ha posto in essere azioni vergognose e, queste sì, dagli esiti catastrofici. Ricordate la caccia alle streghe in America al tempo del senatore McCarthy? Qualche anno dopo Eleanor Roosevelt così ebbe ad esprimersi: «È stata una vera e propria ondata di fascismo, la più violenta e dannosa che questo Paese abbia mai avuto.». Perché avvenne una cosa così mostruosamente antidemocratica? Semplice, per il principio di cautela, applicato in quel caso al pericolo dell'infiltrazione comunista.

Vero è che appena 15 anni prima lo stesso principio era stato applicato nella Germania nazista contro gli ebrei, accusati di tramare contro la nazione germanica. E' il principio di cautela, bellezza!

Poi c'è stato l'11 settembre quando, sempre per cautela, l'America invase l'Afghanistan, e poco dopo la fialetta di polverina bianca agitata da Colin Powell; e ancora una volta, sempre per il principio di cautela, si invase l'Iraq causando la morte di milioni di esseri umani. Ma volete mettere se fosse stato vero che Saddam aveva le armi di distruzione di massa?

Potrei continuare con altri mille esempi di come il Potere menta spudoratamente, ad esempio ricordandovi il falso eccidio di soldati di frontiera tedeschi, in realtà opera di SS travestite, che giustificò l'attacco alla Polonia; oppure l'incidente del golfo del Tonchino in seguito al quale gli USA diedero inizio all'escalation in Vietnam. Voglio infine citare un esempio caro ai no-euro. Certo, lo so, ormai siamo una dozzina di persone in tutta Italia - diGiamolo - perché tutti gli altri, per timore di essere esclusi dal dibattito sono giunti a più miti consigli (a Castro si dice "che ve possino cicà") ma come non ricordare che si è argomentato per decenni che, senza l'euro, saremmo finiti nel baratro per colpa delle baby pensioni regalate dallo Stato sprecone a milioni di fancazzisti? E fu subito Monti, per cautela e con urgenza!

Ma riprendiamo il filo del discorso a proposito del riscaldamento globale. Premesso che è provato, e ammesso anche dai più catastrofisti, che l'aumento di temperatura media del globo si è arrestato dal 2000 al 2014, addirittura con una lieve diminuzione di 0,2 °C, per poi riprendere dal 2015 ad oggi, dobbiamo porci una domanda: quale sarà il prezzo politico che pagheremo se, ancora una volta, il rispetto del principio di cautela si rivelerà l'ennesimo inganno posto in atto dal Potere al fine di perseguire i suoi scopi? E soprattutto: quali potrebbero essere tali scopi? Vi lascio senza risposta perché io soffro di troppa immaginazione e potrei, qualora vi dicessi quel che penso veramente, essere scambiato per un gombloddisda.

Tuttavia, al fine di darvi qualche indizio, sottopongo alla vostra attenzione alcune immagini scattate nel corso delle recenti manifestazioni in difesa dell'ambiente, chiaro esempio della qualità, profondità e accuratezza del dibattito, nonché il video di un noto politico che, in previsione del rischio di scarsità di generi alimentari, si è prodigato nella distribuzione di merendine alle folle affamate. Guardate, giudicate voi, fatevi la vostra idea. Da parte mia, visto che mi sono autoescluso dal dibattito, riprenderò l'abitudine di trascorrere le serate guardando serie e filmati su Netflix.





3 commenti:

  1. E invece io sarei molto curioso di sapere quali sarebbero questi obiettivi del potere in questo caso.
    Proprio perché non riesco a farmene un idea precisa.
    Sarei perciò contento di leggere cosa ne pensi veramente.
    Tanto passiamo già per fascisti razzisti e le peggio cose immaginabili... Che sarà mai passare anche per complottisti...

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    1. Vabbè, se me lo chiedi tu che mi dai importanza da tanti anni non posso dirti di no. Però non credo che sia il caso di farlo in un commento, per cui dimmi se preferisci che lo faccia con un testo o con un video, in un post dedicato.

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    2. Delle due la cosa che ti porta via meno tempo o che ti pesa meno.

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