lunedì 17 giugno 2019

Alcibiade, la Gradisca, Cicciolina

Torno sull'intervista di Alberto Bagnai nella trasmissione Mezz'ora in più St 2018/19 Puntata del 16/06/2019. A un certo punto Bagnai afferma:

"Io sono entrato in politica non per affermare le mie idee o le mie strategie, per mettermi a disposizione".


Mi è partita subito la svalvolata associativa, in ordine decrescente di nobiltà: Alcibiade, La Gradisca, Cicciolina

Sono un aristocratico come aspirazioni, un piccolo borghese nella realtà, un villico come nascita. 

Su Alcibiade (wikipedia): "Durante la guerra del Peloponneso, Alcibiade cambiò più volte il proprio partito politico: nella natia Atene, dal 420 al 410 a.C. fu fautore di un'aggressiva politica estera impegnandosi nell'organizzazione della spedizione ateniese in Sicilia, ma passò dalla parte di Sparta quando i suoi oppositori politici lo accusarono del sacrilegio delle erme. A Sparta propose e supervisionò importanti campagne militari contro la sua città natale, ma anche da lì fu ben presto obbligato a rifugiarsi in Persia, dove divenne consigliere del satrapo Tissaferne finché i suoi sostenitori politici ateniesi non gli chiesero di tornare. Fu poi generale ad Atene per diversi anni, ma i suoi nemici riuscirono a farlo esiliare una seconda volta."

Credo che Alberto Bagnai, ottimo economista che in tanti abbiamo stimato e al quale dobbiamo molto, ora che ha scelto di impersonare un ruolo politico sia in netta difficoltà. Avrebbe bisogno di buoni consiglieri ma, dopo la sua discesa in campo (anche prima in realtà) ha allontanato da sé quelli che pure molto avevano fatto per aiutarlo ad arrivare dove oggi si trova. Non parlo di me, sia ben chiaro, mi avesse ascoltato oggi sarebbe solo un profeta senza cadrèga, ma di altri. Spero che ci rifletta, e anche in fretta, perché svarioni come quello nella trasmissione della Annunziata lasciano il segno. Ma come ha potuto, benedetto uomo, dichiarare che è entrato in politica non per affermare le sue idee ma per mettersi a disposizione? Di grazia, a disposizione di chi? Di un partito? Ma allora è di parte, cioè rappresenta gli interessi di un pezzo di società in conflitto distributivo (non solo ovviamente, ma visto che è un economista...) con gli altri. Oppure voleva dire che è a disposizione del paese tutto, cioè che è uno statista?

Lo statista Bagnai, momentaneamente nella Lega, presto alto rappresentante dell'Italia nei più delicati consessi internazionali! A cosa mira lo statista Bagnai, alla PESCO? Alla presidenza della Commissione Europea? Al seggio italiano all'ONU? Un po' di umiltà senatore, Lei è appena arrivato in politica, prima era un econometrista (neanche un economista) e certi balzi non si fanno partendo dalla premessa di rappresentare tutti. Certe carriere si fanno perché ci si schiera, si diventa di parte, si entra in un partito assumendone la linea politica, poi si sgomita (molto) e, se si è anche bravi oltre che fortunati si fa strada. Questa è la carriera di un politico, senatore Bagnai! Non si può dire che come scienziato (ma l'economia è una scienza?) si pensa una cosa ma, come politico, ci si mette a disposizione. 

Che fa, va in Europa a dire ai tedeschi e ai francesi che secondo Lei, come scienziato, l'euro è una catastrofe ma che si può trovare un accordo per il bene di tutti i paesi europei e di tutte le classi sociali, dai lavoratori ai capitalisti? No senatore, lasci che le spieghi alcuni concetti elementari. Vede, la Lega e il M5S sono due partiti il cui obiettivo primario non è quello di ricercare una qualche specie di equilibrio di Marshall, la politica non funziona così. Se quelli che le hanno offerto un seggio al Senato capiscono che Lei ragiona ancora così, ancora da scienziato, la manderanno a parlare alle feste paesane in Brianza. Lei oggi è della Lega, e finché resta nella Lega non può dire che l'euro è un disastro dal punto di vista della scienza economica per la semplicissima ragione che oggi la Lega sostiene una cosa diversa. Pertanto Lei, se vuole fare il politico, deve dire che oggi l'euro è sostenibile se si faranno gli aggiustamenti possibili. A dire il vero questa cosa l'ha anche detta, ma deve esserle rimasta indigesta perché, messo sotto pressione da quel mastino della Annunziata, ha ceduto di schianto

Sa una cosa senatore? Io sono molto meno bravo di Lei, ma una cazzata del genere non l'avrei mai fatta. Le do un consiglio, se davvero vuole fare il politico, anzi due. Poi faccia quel che vuole, ma ascolti.

Primo consiglio: si metta davanti a uno specchio e ripeta:
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
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la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti, 
la situazione è cambiata e oggi l'euro è sostenibile con piccoli e possibili aggiustamenti...

Lo faccia finché non ne sarà intimamente convinto.

Secondo consiglio: si rassegni al fatto di essere perculato da Puglisi, Yanez, massacrato da Bongano, perfino da una nullità come me. E' il prezzo della politica sa? Lo paghi se vuole andare avanti, oppure torni a fare il pendolare tra Roma e Pescara, ne guadagnerà in salute. E anche in reputazione.

Ora scelga Lei. Se vuole fare il politico per i suoi ideali sappia che la sconfitta o il successo dovranno esserle indifferenti; se invece vuole fare il politico a prescindere, allora le possibilità sono tre e soltanto tre: o Alcibiade, o la Gradisca, o Cicciolina. Io la vedrei bene come Alcibiade, ma mi ha già talmente deluso che a volte ho l'impressione che la strada che ha intrapreso sia quella della Gradisca o, Dio non voglia, di Cicciolina.

Ci faccia sapere.

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