Link correlati: H.W. Sinn sui saldi Target (parte prima - parte seconda)
Sostiene Hans Werner Sinn: «L'eccessiva creazione di credito nei paesi in crisi, che ha consentito trasferimenti netti verso i paesi dell'europa settentrionale, è stata compensata da un corrispondente declino nella creazione di credito in Germania in quanto il trasferimento di denaro dalle altre banche centrali ha reso superfluo l'indebitamento nei confronti della propria banca centrale. Negli anni 2012 e 2013 in Germania non vi è stato alcun ricorso al credito della Bundesbank. In Germania circolava solo il denaro delle rimesse che le altre banche centrali avevano commissionato.»
Non so a voi, ma a me sembra che H.W. Sinn si lamenti del fatto che, in conseguenza del fatto che "In Germania circolava solo il denaro delle rimesse che le altre banche centrali avevano commissionato", i tassi di interesse sono crollati. Dunque in Germania, paese esportatore netto grazie all'euro, il settore industriale fa festa mentre quello finanziario è a lutto. Al contrario, nei paesi dell'eurozona in deficit dove i tassi di interesse sono più alti, è il settore finanziario a far festa e quello industriale ad essere a lutto.
Sarà per questo che in Germania i partiti eurocritici sono quelli che sembrano interpretare le istanze e i timori della rendita di stampo conservatore, mentre da noi sono quelli che trovano consenso tra i ceti della piccola e media industria?
Sarà per questo che la classe operaia si è messa sulla scia della Lega non potendo contare su una rappresentanza politica che ne interpreti gli interessi in una prospettiva socialista? Ma se le cose stanno così, perché non vi sono forze politiche socialiste che siano non dico capaci di rappresentare i lavoratori, ma nemmeno ci provano, mettendo chiaramente in discussione l'adesione all'eurozona? Cosa hanno da guadagnare i lavoratori dall'euro e dalla globalizzazione?
Finirà che gli interessi reali e concreti dei lavoratori dei paesi del sud si salderanno con quelli dei rentiers del nord Europa?
Nessun commento:
Posta un commento