sabato 31 agosto 2019

Fatemi sapere quando sarete stanchi di essere presi in giro

Francamente non so più come dirvelo, come farvi capire quello che a me appare evidente e che troppi di voi non vogliono vedere, ma ci provo ancora una volta. Per prima cosa vi ricordo che tutti noi siamo inondati da un flusso costante di immondizia informativa, sia sulle Tv che sui giornale e i social. Volete un esempio, uno fra tanti? Vi accontento.


Il prestigioso - si fa per dire - quotidiano "Il Tempo" racconta ai suoi lettori - si fa per dire - che l'ex ministro Toninelli è uno spendaccione capriccioso che scialacqua 1300+1600=2900 euro per farsi aggiustare una lavastoviglie e un frigorifero. Come se questi elettrodomestici fossero ad uso personale e perenne di Toninelli e non, invece, parte delle dotazioni di qualunque ministro di qualsiasi partito che ha occupato e occuperà quella carica. Domandiamoci: perché Il Tempo fa questi articoli? La risposta la sapete ma molti si rifiutano di riconoscerla, e allora lo dico qui, sebbene chi non conosce la risposta non frequenti questo blog. Ma, forse, qualcuno di quelli che la conoscono e non vogliono riconoscerla sì:

perché chi dirige Il Tempo sa bene che c'è una bella quantità di imbecilli che ci cascano, e quando dico una bella quantità intendo dire milioni di scemi.

Sono gli stessi che, dopo aver votato per decenni PD e FI, quando ha cominciato a bruciargli il deretano hanno creduto di trovare nel M5S prima, nella Lega poi, i loro difensori. E così oggi abbiamo gli scemi incalliti che continuano a votare PD e FI, e i nuovi scemi che votano M5S e Lega.

Fin qui niente di nuovo, signora mia! Che vogliamo farci? Da sempre il Potere si fonda sulla credulità degli scemi, che sono milioni. Ma, siccome in questo paese non ci si fa mancare niente, ecco che al popolino credulino si sono aggiunti nel tempo anche alcuni ribellini della prima orina... e scusate l'assonanza. Ma sapete com'è: gli pisciano in bocca e gli dicono che è Moet e Chandon, così sono contenti. Diciamo le scolature di tavole come questa, in cui sono ritratti il magnate americano John David ROCKEFELLER e Isabella Rossini, la mamma del noto Antonio Maria RINALDI, ora europarlamentare leghista.


Sorpresi? Sconcertati? Mi spiace, non posso aiutarvi.

Veniamo al dunque, cioè all'essenza del problema da alcuni decenni a questa parte. Avete presente gli art. 75 e 117 della Costituzione?

Art. 75: «Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.»

Art. 117: «La potestà legislativa è esercitata dallo Stato [70 e segg.] e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonchè dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali...»

con l'ovvia precisazione che l'art.117 originario suonava una musica lievemente diversa: ««La Regione emana per le seguenti materie norme legislative nei limiti dei principî fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato, sempreché le norme stesse non siano in contrasto con l’interesse nazionale e con quello di altre Regioni...»

E' tutto qui sapete, veramente tutto qui. L'essenza è che la nostra sovranità nazionale è stata totalmente sottratta al controllo del popolo, e dunque non è più una sovranità popolare. Questo cambiamento è stato iscritto in Costituzione con la legge costituzionale n° 3 del 18 ottobre 2001, primo ministro Silvio Berlusconi, ma preparata e concordata con i precedenti governi di Giuliano Amato e Massimo D'Alema. Può bastare?

Per chi non fa parte della legione degli scemi, né del battaglione dei paraculi che la guida, questo basta e avanza. L'essenza politica consiste nel fatto che la sovranità popolare è stata ridotta e delimitata in ambiti che non possono e non devono interferire con le scelte importanti. Il popolo è stato così costretto ad occuparsi delle questioni secondarie, le quali discendono da quelle principali che ne determinano i vincoli. Un cambiamento, rispetto agli equilibri della prima repubblica, che definire eclatante è dir poco, ottenuto a suon di bombe, scandali politici, colonizzazione di ogni spazio culturale e informativo, dulcis in fundo (per i beneficiati) corruzione.

Volete voi che, ai primi accenni di una possibile rivolta, non siano state prese le opportune precauzioni? E che forma possono mai prendere queste "opportune precauzioni", se non quella di infiltrare con malafede i movimenti che sorgevano dal basso? E a chi chiedere aiuto e collaborazione se non ai declassé, cioè agli sfigati falliti dei ceti dominanti? I quali, non essendo ovviamente conosciuti per non essere riusciti a raggiungere cariche importanti, sono stati sguinzagliati negli incontri e convegni che, dal 2011 in poi, hanno scandito i tentativi, tutti falliti soprattutto a causa di questa opera di infiltrazione, di ricostituire un'opposizione politica al Partito Unico Liberale (PUL)?

Io sono un uomo ormai anziano, anche se in pensione non mi ci mandano, e so che siamo stati sconfitti. Ma non sono un depresso perché, nella debacle, ho sempre trovato la forza di ragionare con la mia testa, anche correndo il rischio di sbagliare. Il bello è che non ho sbagliato, avevo e ho ragione. Potrò fare ancora qualcosa, non mi arrenderò, ma una cosa l'ho capita: gli scemi esisteranno sempre e l'unica cosa che si possa fare, almeno fino a quando non saremo in grado di mettere in piedi una riforma della scuola che salvi una buona percentuale di cittadini dalla più abietta stupidità, o in alternativa costruire e far crescere una vasta comunità politica capace di ragionare logicamente e non sentimentalmente - come si sostiene da parte del PUL essere l'inevitabile natura del popolo, è quella di costruire piccole organizzazioni, culturalmente e politicamente agguerrite.

Ecco, fare quel che è possibile fare anche se non è tutto quel che vorremmo fare. Almeno questo!

5 commenti:

  1. Il problema secondo me è che se ci guardiamo in faccia, noi che ci stiamo provando a ragionare sulle cose, non abbiamo meno di quarant'anni...mio nonno tra i 6 e i 9 anni portava i messaggi ai partigiani (che avevano dai 14 ai 20 anni), veniva fermato dai soldati tedeschi e non ha mai parlato... Noi non abbiamo la motivazione e la forza e i giovani sono stati comprati con un oggetto tecnologico che li renderà schiavi, i pochi che ci provano sono diretti verso falsi obiettivi...so di essere pessimista ma chi di voi vede la speranza e dove me lo dica, sono pronto a cambiare idea.

    RispondiElimina
  2. La questione non è tanto avere giovani svegli, gente di valore, organizzazioni compatte e agguerrite, eccetera; o meglio, queste cose sono sì molto importanti, ma a mio parere non decisive.

    Ciò che è decisivo è altro, e cioè le condizioni di conflitto esterno che si creano, e che bisogna, certamente, sfruttare: a sfruttarle devono essere queste organizzazioni di cui sopra, che però senza la condizione, non sufficiente ma assolutamente necessaria, del conflitto esterno non hanno margine di manovra.

    Due esempi:
    1) i partigiani fu bene che fossero operativi e pronti a sfruttare il contesto e a battagliare eroicamente, ma senza gli USA e l'URSS che schiacciarono il fascismo e il nazismo, non avrebbero oggettivamente potuto nulla;

    2) la Costituzione del 1948 nacque come virtuosa sintesi delle ideologie socialista, comunista e cristiano-sociale (personalismo, ecc.), ma senza il contesto costituito dalla tremenda deflagrazione della Seconda guerra mondiale e successive rovine, forse non sarebbe stata neppure pensabile (non alludo quindi al Piano Marshall, ma proprio al sedersi al tavolo delle diverse forze politiche che diedero luogo ai lavori preparatori che a loro volta diedero vita alla Carta del '48).

    RispondiElimina
  3. Caro Tiziano,non sei affatto pessimista almeno rispetto al mio punto di vista.
    Gia Fiorenzo in un suo video ci ha detto che i regazzi nelle sue scuole non riescono più a dedurre dalle premesse le inevitabili conclusioni. Io pur non appartenendo al mondo scolastico posso confermare la sua osservazione. Mi è capitato di osservare che in ragazzi diplomati allo scientifico o ad istituti tecnici informatici e iscritti alle Università ad indirizzo scientifico si fanno tatuare la "Formula dell'amore sulla pelle". Questa non è altro che la formula di Dirac che prevede l'esistenza dell'antimateria e che afferma che se la materia e l'antimateria si incontrevno si annichiliscono. Bene i giovani non solo non sanno cosa significa la formula,ma credono che se incontrano il loro amore vivranno una vita insieme.
    Se non mi credi fatti un giro su Google e digita La formula dell'amore e vedrai che roba esce fuori! Quindi io ne ho dedotto che ormai le nuove generazioni sono pronte a farsi tatuare sulla mano destra e sulla fronte le tre lettere greche Χ (chi) ξ (csi ) Ϛ (Stigma) .
    χ (chi) = 600, ξ (csi) = 60 e ϛ (stigma) = 6. totale 666 che è il numero dell'Anticristo nell' Apocalisse.Metto le lettere greche perchè il libro dell'Apocalisse è stato scritto in quella lingua. « Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio " Ovviamente alle nuove generazioni sarà data una spiegazione edulcorata di tale simbolo. E nel degrado culturale e nell'oblio della letteratura greca chi vuoi che associ le tre lettere ai tre numeri ? Il travisamento della formula di Dirac depone già a loro sfavore.
    Buona Vita

    RispondiElimina
  4. ho girato recentemente per negozi di elettrodomestici, e vi posso assicurare che per 1300 euro si comprano NUOVE due lavapiatti, per 1600 euro si comprano NUOVI due frigoriferi. se questo è un deficiente, il tempo ha fatto benissimo a rivelarcelo.

    RispondiElimina
  5. La gestione delle foresterie riservate ai componenti del governo è compito esclusivo della struttura tecnica di supporto. Se Lei fosse ministro e si rompesse un elettrodomestico nella foresteria assegnatale, dovrebbe limitarsi a segnalare la circostanza e la riparazione avrebbe luogo secondo le procedure e i costi standard. Pertanto Toninelli non c'entra niente, lo stesso sarebbe accaduto (e accade) con qualsiasi ministro di qualsiasi partito di qualsiasi governo.

    Il senso della foto del titolone a 8 colonne de Il Tempo era quello di segnalare il livello indecoroso raggiunto dalla propaganda. La quale, se viene messa in campo con metodi così rozzi, è evidentemente efficace perché ci sono milioni di boccaloni che se la bevono.

    Temo che Lei, sig. Gianni, abbia perso un'occasione per tacere. E qualcosa mi dice che Lei è un grillino.

    RispondiElimina