sabato 10 agosto 2019

Operazione "SMASCHERIAMO I SICOFANTI LIBEROIDI" (1)

Paolo Becchi è un ladro di parole. Usa il termine "sovranismo", sottratto, grazie alla complicità dei media main stream e di un ben noto gruppetto di traditori, a quelli che lo avevano introdotto, per parlare di "governo sovranista" riferendosi a quello gialloverde, per di più indignandosi per il fatto che i 5s si siano posti di traverso sull'autonomia, perché secondo questo ladro di parole il sovranismo non può significare "Stato gentiliano", cioè fortemente unitario.

Peccato che "sovranismo", nella visione di chi ha introdotto questo termine nel dibattito politico, significhi esattamente questo! Pertanto Paolo Becchi commette il reato politico di furto e distorsione semantica, qualificandosi come un ennesimo buffone di corte.

Claudio Messora queste cose le sa, e dovrebbe ricordargliele.

Per altro questa di prendere una parola e distorcerne il significato è prassi comune tra i sicofanti liberoidi. Non abbiamo forse visto i sedicenti "socialisti" inneggiare alla libera circolazione dei capitali? Ecco, appropriarsi del termine "sovranismo" e sostenere che esso non può significare "Stato gentiliano", cioè "Stato fortemente centralizzato", è la stessa cosa. E siccome tutto si può dire di Paolo Becchi meno che sia un ignorante o persona poco intelligente, ne segue che è un sicofante liberoide.

Si prega di condividere per dare risalto all'accusa. Basta inquinare i pozzi, basta inquinare le sorgenti della dialettica politica, cioè il corretto significato delle parole!

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