L'IVA colpisce i consumi interni, quindi un suo aumento deprime la domanda interna, mentre non si applica sui beni esportati. Pertanto l'aumento dell'IVA è coerente con una politica mercantilista, e ci sarà perché la cosiddetta Unione Europea è, in realtà, una feroce partita a poker giocata con le fiches della BCE ma, alla fine, i rapporti tra creditori e debitori si saldano con i beni reali. E la nostra borghesia cotoniera ha trovato il modo di giocarsi la partita con la ricchezza degli italiani: se vince vince lei, se perde perdiamo noi.
Dunque l'aumento dell'IVA al 25% ci sarà, comunque vada. Che i cretini continuino a parlare e straparlare dei maggiordomi delle diverse fazioni liberali, ma io faccio una previsione che non è nemmeno tale: l'aumento dell'IVA ci sarà.
Chi perde tempo dietro alle evoluzioni di una partita completamente interna agli interessi della borghesia cotoniera è un imbecille che non merita la mia attenzione. Quando questa previsione si avvererà, e si avvererà, non verrò a rivendicare di avervelo detto, perché non meritate tanta attenzione. Gli imbecilli vanno dimenticati e basta.
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